Mercoledì 24 Aprile 2024

Viaggio nel Paleolitico nelle grotta virtuale Il tesoro di Lascaux

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È come entrare nel retrovisore e andare contromano o meglio, contro tempo. Giusto 20mila anni o giù di lì, quando gli uomini e le donne riproducevano nelle grotte, i paesaggi e le creature che stavano loro attorno. A svelare le meraviglie del Paleolitico nella Valle della Vézère erano stati 4 giovani che nel dicembre 1940, a Lascaux (foto: Lascaux CRT Nouvelle-Aquitaine), scoprirono una cavità rocciosa con centinaia di pitture policrome realizzate tramite incisioni e pigmenti minerali. Un patrimonio fragile: le autorità francesi, nel 1963, chiusero quest sito definito ’La Cappella Sistina della Preistoria’.

È un’emozione identica quella che tutti possono vivere visitando ’Lascaux IV’, replica totale dei 230 metri della grotta, operazione realizzata grazie all’Atelier des Fac-Similés e all’utilizzo di tecnologie digitali, in un edificio moderno e seminterrato di 8mila metri quadri dove ammirare circa 2mila rappresentazioni di animali e scene di cavalli e cervi, rinoceronti, felini e scimmie. Un’esperienza totale con visite esclusive alla luce delle fiaccole, l’assistenza di un mediatore capace di rivelare quello che si vede e quello che non si vede; e con l’aiuto di tablet per scoprire al meglio tanta bellezza grazie alla realtà virtuale. Info sul sito www.lascaux.fr

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