Sabato 27 Aprile 2024

UNA STRADA TRA LE ALGHE PER USCIRE DAI DANNI TIROIDEI POST-SCOPPIO DI CHERNOBYL

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di Ciro Vestita

Nel 1933 Italo Balbo organizza il viaggio del secolo; al comando di una squadriglia di 25 idrovolanti Savoia-Marchetti parte da Orbetello e dopo alcuni scali arriva trionfante a New York acclamato da una folla festante degna di quella che nel 1969 accolse Neil Armstrong e Buzz Aldrin al ritorno dal loro viaggio sulla luna. Ma, ahimè, Mussolini è geloso del successo di Balbo e quindi fingendo di promuoverlo lo spedisce in Libia a fare il vicerè. "Promoveatur ut amoveatur" (promosso per essere rimosso) avrebbero detto gli antichi romani. Pochi anni dopo, nel ’40, l’aereo su cui volava venne mitragliato ... dai soliti noti. Nella sua breve vita comunque Balbo fece cose egregie; una delle più note riguarda le Vacanze di Guerra; nel ’40 egli organizza per i bambini dai 4 anni in su un viaggio in Italia per far conoscere a questi ragazzi, figli di italiani, le meraviglie della madrepatria. Evento nobile ma sfortunato; scoppiata la guerra questi bambini non poterono tornare in Libia; vennero quindi trattati come pacchi postali e spediti in posti remoti, al Nord, per tenerli lontano dalla guerra. E qui per la loro salute accade un fatto strano. Abituati al sole della Libia, non avevano mai avuto problemi di rachitismo o di tiroide. Ma nel gelo del Norditalia il loro Dna si mostrò fragile e iniziarono a soffrire di rachitismo e gozzo tiroideo. Si salvarono da queste patologie solo quelli che erano stati ospitati nel golfo di Trieste. Da qui si dedusse l’importanza del clima marino e di un’alimentazione ricca di iodio quale era quella triestina per fare profilassi del rachitismo e delle patologie tiroide. Inoltre lì erano onnipresenti zuppe di alghe (ricche di questo minerale), zuppe molto frequenti vista la povertà imperante. La sfortuna di questi ragazzini finì nel ’46 quando la Croce Rossa li riportò in Libia ma purtroppo per molti di loro la frittata era fatta.

Nel 1984 altra tragedia per le patologie tiroidee; a Chernobyl esplode la centrale nucleare con una nube tossica ricca di Iodio 131 radioattivo. Questa malefica nuvola piombò velocemente su tutta l’Europa creando problemi inimmaginabili. Purtroppo della gravità dei fatti ci si accorse solo quando una stazione di controllo svedese lanciò l’allarme; ci fu quindi la corsa ad assumere pasticche di iodio naturale che vietasse l’assimilazione di quello radioattivo. Un piccolo aiuto venne dai cibi ricchi di iodio quali appunto le alghe presenti soprattutto nel Nord dell’ Adriatico.

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