Giovedì 25 Aprile 2024

Un capolavoro di bronzo etrusco È il putto sorridente trovato nel fango

Gli scavi a San Casciano dei Bagni restituiscono l’opera lunga 36 centimetri

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S. CASCIANO DEI BAGNI (Siena)

È un putto di epoca etrusca la vera star dei ritrovamenti del sito del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni, comune senese al confine con il Lazio e l’Umbria. È il quarto anno di una campagna scavi che regala continue sorprese. Lo scorso anno fu rinvenuto un tempio dedicato ad Apollo, all’interno del quale una vasca sacra ospitava altari dedicati ad Iside, a Fortuna Primigenia, a Igea. Molteplici divinità alle quali venivano donati ex-voto, bronzetti, clave di Ercole e centinaia di monete, oltre 1200 quelle tornate alla luce. E quest’anno il fango ha restituito un putto in bronzo, lungo 36 centimetri. I direttori del progetto Jacopo Tabolli ed Emanuele Mariotti hanno raccontato il momento in cui è stato rinvenuto. "Sono stati attimi di assoluta felicità. Il bambino in bronzo era stato deposto a testa in giù, e ad un certo punto sono spuntati I piedini, perfetti così come il resto del corpo". Al collo porta una “bulla“, un gioiello circolare, attributo caratteristico dei riti di passaggio dell’infanzia, un amuleto di protezione. Il putto ha un’espressione sorridente, per oltre duemila anni è stato protetto dall’acqua termale e nella mano sinistra tiene un pomo e nella destra doveva reggere una colomba. Si colloca agli inizi del II secolo a.C.

Si tratta del più eccezionale putto in bronzo rinvenuto e compete con i capolavori del tardo periodo etrusco come il Putto Graziani trovato nei pressi del Trasimeno, esposto ai Musei Vaticani. Un ritrovamento importante perché conferma l’importanza della vasca sacra del Bagno Grande, sempre più identificabile con i Balnea Clusinis (Terme di Chiusi). Ora il putto è a Grosseto per il restauro.

Federica Damiani

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