Giovedì 25 Aprile 2024

Simone Moro e Tamara Lunger in vetta alla montagna più fredda

Gli alpinisti italiani hanno scalato per primi in invernale una montagna nel cuore remoto della Siberia, uno dei luoghi più difficili del pianeta

La foto del post di Simone Moro sulla conquista del Pik Pobeda - Simone Moro Facebook

La foto del post di Simone Moro sulla conquista del Pik Pobeda - Simone Moro Facebook

Dopo il Nanga Parbat in invernale, Simone Moro ha raggiunto la vetta del (Gora Pobeda) Pik Pobeda, in Siberia. Non si tratta di un ottomila, anzi la montagna ha un'altezza piuttosto modesta (3003 metri) ma nessuno l'aveva mai scalata in inverno a causa delle temperature proibitive: è situata nella catena dei monti Cerskij, considerata la zona più fredda del mondo.“Vetta!!”: così l'alpinista bergamasco ha annunciato l'impresa in un post su Facebook. Insieme a lui c'è Tamara Lunger, l'atleta altoatesina che si era fermata a 70 metri dalla vetta del Nanga Parbat. I due hanno toccato la cima l'11 febbraio alle 15.37 (ora locale) dopo 7 ore di scesa dal campo base.Sulle difficoltà tecniche, poche parole: “Ha nevicato tutto il giorno ma c’era visibilità, tanto tanto tanto freddo, quanto non so!” Nei giorni precedenti la salita, il termometro segnava -60 gradi e gli alpinisti italiani hanno dovuto affrontare non poche difficoltà, raggiungendo il campo base dopo un viaggio infinito che li ha visti partire da Bergamo in aereo, per poi avanzare su fuoristrada, sci, slitte e anche sul dorso di renne, accompagnati dai nomadi siberiani.