Lunedì 20 Maggio 2024
CRISTIANA MARIANI
Spettacoli

Chi è Drillionaire e perché ‘10’ è un album da record

Produttore, ma anche calciatore: il debutto di Diego Vincenzo Vettraino con un disco trap

Drillionaire, ovvero Diego Vincenzo Vettraino

Drillionaire, ovvero Diego Vincenzo Vettraino

Drillionaire e il suo album '10'. Uno degli album più attesi della stagione nel mondo della trap, non foss'altro che per il numero incredibile di ospiti - una ventina in undici brani, praticamente la panchina della Nazionale italiana di calcio - e per i nomi altisonanti dei featuring.

Un album che sulla carta avrebbe tutti i requisiti per diventare una pietra miliare alla Thasup, ma che all'ascolto si appiattisce un po'. In maniera peraltro inaspettata. Perché comunque le idee ci sono, i grandi nomi non mancano – un vero record per il numero di artisti, ma anche per gli streaming che ognuno di essi porta con sè - e anche il sound è molto interessante. In ritardo però di almeno cinque anni per poter essere considerato innovativo.

Chi è Drillionaire? Il suo nome è Diego Vincenzo Vettraino e agli appassionati di calcio dirà qualcosa. Perché Vettraino, originario di Vizzolo Predabissi alle porte di Milano, ha vestito maglie di squadre di calcio anche importanti: Pergolettese, Monza, Pro Patria, Siena, ma anche Arconatese, Salernitana, L'Aquila e Gubbio. Dal 2010 al 2018 il centrocampista ha giocato in diverse squadre, sfiorando anche la serie A.

Calcio, ma non solo. L'altra grande passione di Vettraino è sempre stata anche la musica. Che ha frequentato in particolare come produttore, collaborando prima con Lazza - era il 2016 e i tempi di brani come 'Panico' erano ancora ben lontani - poi con Rkomi, Sfera Ebbasta e Salmo. Ecco quindi spiegato il motivo dei numerosi featuring dell'album '10'. Ancora prima di pensare ad essere protagonista in prima persona, Diego Vincenzo Vettraino è stato dietro le quinte. Con produzioni di qualità, sia chiaro.

Ora la qualità l'ha messa nel suo primo album da Drillionaire. Album che comincia con 'Parole', con la partecipazione di Noemi, Lazza, Tedua e Marracash e una notevole ripresa di 'Sono solo parole', il capolavoro di Fabrizio Moro. 'Bon ton' ha la tipica cifra stilista di Blanco e Michelangelo, quindi un già sentito. 'Yalla' vede Drillionaire duettare con i king Guè e Marracash e proprio qui c'è la strofa "Dillo a mamma, dillo all'avvocato che Marra è tornato, che Marra è inc...ato" citando il dissing fra Fedez e Luis Sal. 'Fashion' con Anna, Lazza, Tony Effe e Benny Benassi, 'Pelota' con Tony Effe e Guè e '10' con Lazza e Sfera Ebbasta non si distinguono particolarmente, mentre non sono male 'Upper' con Thasup e Shiva, 'Desolé' con Rhove e Geolier e 'Proibito' con Taxi B, Mahmood e Fabri Fibra - brano che comunque ha atmosfere arabeggianti proprio "alla Mahmood'). '90 Special" con Sfera Ebbasta e Rhove è il trionfo esibito dell'autotune. Anche troppo. Insomma, un album nel complesso di alta qualità – siamo per fortuna ben lontani da moltissimi dei tipici progetti trap che si sentono negli ultimi anni e che naufragano nel giro di pochi mesi -, ma che non sembra essere riuscito a sfondare come i grandi nomi e l'ambizione del progetto avrebbero potuto far pensare.

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