Sabato 27 Aprile 2024

Dogman, il film di Matteo Garrone. Il trailer

È in concorso al Festival di Cannes ed esce nelle sale italiane il 17 maggio: ecco trailer e informazioni varie

Dogman, il film di Matteo Garrone

Dogman, il film di Matteo Garrone

Mercoledì 16 maggio 'Dogman', il nuovo film di Matteo Garrone ('Gomorra', 'Reality', 'Il racconto dei racconti') verrà proiettato all'interno del concorso principale del Festival di Cannes 2018. Il giorno successivo, giovedì 17, uscirà nelle sale cinematografiche italiane senza attendere di conoscere se avrà o meno conquistato la Palma d'Oro, o un altro premio del concorso. L'idea è di capitalizzare l'attenzione dei potenziali spettatori, strategia che in passato ha dato ottimi frutti. DOGMAN, IL FILM Diretto da Matteo Garrone e da lui scritto insieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, 'Dogman' racconta una storia ambientata in una periferia degradata, dove un uomo mite e semplice di nome Marcello si prende cura della figlia e dei cani che accoglie nel suo modesto negozio di toelettatura. Marcello ha uno rapporto ambivalente con Simoncino, un marcantonio violento e rozzo che terrorizza l'intero quartiere e nei confronti del quale, dopo l'ennesima sopraffazione, immagina di mettere in atto una vendetta. IL TRAILER IL CAST I due protagonisti principali di 'Dogman' sono Marcello Fonte (che interpreta Marcello) ed Edoardo Pesce (Simoncino). Fonte è musicista, scultore e attore stabile della compagnia romana 'Fort Apache Cinema Teatro', che fa lavorare insieme professionisti ed ex carcerati, o detenuti in misura alternativa. Anche Pesce è attore di teatro e musicista: suona e canta nel gruppo blues 'The St. Peter's Stone' e nel collettivo di teatro canzone 'Orchestraccia'. Il grande pubblico lo conosce soprattutto grazie alle serie TV 'Romanzo criminale', 'I Cesaroni' e la recente 'Il cacciatore', nella quale interpreta Giovanni Brusca. LA PAROLA A MATTEO GARRONE “Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l'ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l'incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente.” Leggi anche: - Quanto è disturbante il nuovo film di Lars Von Trier? - Deadpool 2, il film col supereroe sboccato e pansessuale - 2001: Odissea nello spazio torna in sala, ecco perché guardarlo