Giovedì 25 Aprile 2024

Midsommar - Il villaggio dei dannati, il film horror d'autore

Esce il 25 luglio ed è la seconda regia per Ari Aster, autore di 'Hereditary': ecco trailer, recensioni e informazioni

Foto: B-Reel Films/Square Peg

Foto: B-Reel Films/Square Peg

Dopo il successo di 'Hereditary: le radici del male' (2018), il regista e sceneggiatore Ari Aster torna a proporre la sua versione d'autore del genere horror grazie al film 'Midsommar - Il villaggio dei dannati': esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 25 luglio ed è stato accolto piuttosto bene dal pubblico e dalla critica esteri. Prepariamoci per assistere a luoghi idilliaci che si rivelano infernali, a riti di benessere che nascondono violenti culti pagani e a un bel po' di sangue versato.

Midsommar - Il villaggio dei dannati, il film

La trama racconta di una giovane donna (interpretata dalla brava Florence Pugh) che ha subito un forte trauma psicologico e che accetta di accompagnare il fidanzato e alcuni amici in un remoto villaggio svedese. L'obiettivo è partecipare alle celebrazioni per il solstizio d'estate, ma lentamente diventerà chiaro che la superficie rasserenante del luogo, e delle persone, nasconde una sostanza ben più inquietante. Le coordinate di 'Midsommar - Il villaggio dei dannati' sono sostanzialmente due: da un lato la tradizione del folk horror, quello codificato dal film di culto 'The Wicker Man' (1973), e dall'altro l'uso delle dinamiche di genere per metaforizzare i lati oscuri della società contemporanea. In questo caso della sua metà maschile. Questi due elementi sono poi gestiti da Ari Aster in modo molto personale, soprattutto lavorando su ritmi dilatati (il film dura quasi due ore e mezza), su una messa in scena che punta all'angoscia più che allo spavento e che intende essere esplicitamente d'autore. Con tutti i rischi che quest'ultima cosa comporta, per esempio il prendersi troppo sul serio: una critica che è stata mossa da alcuni dei recensori più attenti.

Il trailer in italiano

Com'è 'Midsommar', le recensioni

In media pubblico e critica internazionali concordano nell'assegnare al film un sette abbondante (su dieci): un voto giustificato dall'innegabile abilità di Ari Aster, che al suo secondo lungometraggio conferma di avere piena padronanza del mezzo cinematografico e di saperla utilizzare per realizzare opere che abbiano una certa originalità. La convincente interpretazione di Florence Pugh ha inoltre contribuito alla soddisfazione generale. Non sono però state tutte rose e fiori, per 'Midsommar - Il villaggio dei dannati': chi ha avanzato perplessità l'ha fatto soprattutto perché Aster tende a sottolineare le scelte d'autore che compie, trascurando talvolta la sostanza di ciò che viene raccontato. Ci sono scene nelle quali i costumi curati e la fotografia elegante contano più dei personaggi: non è un bene. Leggi anche: - Le serie TV Marvel della fase 4 - Emmy 2019, le 4 cose da sapere sulle nomination - Barbie: il film di Margot Robbie diventa indie
è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro