Lunedì 29 Aprile 2024

Il mago di Oz, ritrovate le scarpe rubate di Judy Garland

Nel 2005 le scarpe indossate dalla Garland per interpretare Dorothy furono rubate: dopo anni di intrighi e false piste l'FBI le ha finalmente recuperate

Una scena del film 'Il mago di Oz' (1939) – Foto: MGM/Warner Home Video

Una scena del film 'Il mago di Oz' (1939) – Foto: MGM/Warner Home Video

Le scarpette rosse che Judy Garland indossa nel film 'Il mago di Oz' (1939) sono uno degli oggetti più famosi della storia del cinema. Forse anche per questo vennero rubate nell'agosto del 2005. Ora l'FBI fa sapere di averle recuperate, intatte, dopo anni di intrighi e sospetti. LA CURIOSA STORIA DELLE SCARPE DEL MAGO DI OZ La storia delle calzature di Dorothy, interpretata dalla Garland, è sin dall'inizio un piccolo giallo: pare che ne siano esistite almeno sette paia, preparate per le riprese e tutte indossate dall'attrice, in una o più scene. Quando MGM decise di organizzare un'asta di memorabilia legate al 'Mago di Oz', l'incaricato di stendere il catalogo, Kent Warner, mentì dicendo che c'era un solo paio di scarpe: lo acquistò e portandolo a casa nascose nella borsa le altre paia, quante esattamente non si sa. Nel corso degli anni successivi Warner vendette sotto banco le scarpe in eccesso e, dopo la sua morte, nessuno ha mai capito con esattezza quante ne esistono e chi le abbia comprate. LE SCARPE RUBATE Un paio finì in mano al collezionista Michael Shaw, che nel 1970 le comprò da Warner a 2500 dollari. Nel 2005 lo prestò al Judy Garland Museum, in Minnesota, perché le esponesse. Le scarpe furono assicurate per un milione di dollari e il responsabile del museo suggerì di metterle in cassaforte ogni sera, appena dopo la chiusura: Shaw si oppose perché non voleva che qualcuno toccasse giornalmente il prezioso oggetto, con il rischio di rovinarlo. Preoccupazione legittima, ma che facilitò il furto del 2005, nonostante la presenza di un allarme (che però fece cilecca). LA RICERCA DELLE SCARPE RUBATE Appena scoperto il furto, la polizia offrì 250mila dollari di ricompensa a chiunque avesse fornito indicazioni utili al ritrovamento, ma la somma promessa non portò a un avanzamento delle indagini. Poco tempo dopo una persona rimasta anonima alzò la posta, proponendo 1 milione di dollari in cambio del nome del ladro e del luogo in cui aveva nascosto la refurtiva. Anche in questo caso niente di fatto. Nel frattempo, la compagnia di assicurazione sospettò un tentativo di frode ai suoi danni e fece causa a Michael Shaw e al Judy Garland Museum: il procedimento giudiziario terminò nel 2007, con un accordo in base al quale Shaw avrebbe ricevuto dall'assicurazione 800mila dollari. IL RITROVAMENTO DELLE SCARPE Nell'estate del 2017 la svolta: qualcuno contatta la compagnia di assicurazione sostenendo di sapere come rintracciare le scarpe di Dorothy. Presto diventa chiaro che si tratta di un tentativo di estorsione e dunque sono coinvolti gli agenti dell'FBI. Dopo una complessa operazione sotto copertura, la refurtiva viene recuperata e vengono identificate una serie di persone sospettate di aver preso parte al furto e di aver tentato di estorcere denaro. Le indagini sono ancora in corso per verificare se ci sono ulteriori complici da rintracciare. Leggi anche: - Neil Gaiman e Haruki Murakami candidati al Nobel alternativo - Occupation: il Monopoly sull'occupazione nazista - City of Joy, il documentario. Come sopravvivere agli stupri in Congo
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