Mercoledì 24 Aprile 2024

Occupation: il Monopoly sull'occupazione nazista

Ritrovato per caso un gioco ispirato al Monopoly e probabilmente diffuso clandestinamente nei primi anni Quaranta: ironizzava sulla vita ai tempi della guerra

Foto: naturalista/iStock

Foto: naturalista/iStock

Quando i tempi sono duri, riderci sopra aiuta a tirare avanti: evidentemente è ciò che ha pensato l'anonimo produttore di un gioco da tavolo ispirato al Monopoly e pensato per ironizzare sulla vita sotto l'occupazione nazista. Si chiama Occupation ed è stato rinvenuto per caso sull'isola di Jersey, che si trova nel Canale della Manica e che dall'1 luglio 1940 fino al 9 maggio 1945 ha subito l'occupazione delle truppe tedesche. UN GIOCO DA TAVOLO CONTRO L'OCCUPAZIONE NAZISTA Il gioco si presenta come il classico Monopoly. La differenza è che le caselle con i nomi delle vie sono sostituite da frasi relative alla routine quotidiana di un paese occupato da truppe nemiche: ci sono quelle positive ("Ricevi due uova, avanza di tre caselle"), quelle negative ("In coda per ricevere il latte, salta due turni") e quelle neutre, dove non accadono cose. A suon di dadi e di avanzamenti, o indietreggiamenti, i giocatori si destreggiavano fra razioni di cibo, quote di elettricità da non superare, sigarette da ricevere in regalo o passaggi dalla prigione di Gloucester Road (strada dov'erano realmente situate le carceri locali). LA SCOPERTA DEL GIOCO Secondo quanto riportato dal britannico Guardian, il ritrovamento è avvenuto nel soppalco di una casa dell'isola di Jersey, all'interno di una valigia rinvenuta dal nuovo proprietario dell'abitazione, il signor Simon Griffiths. Incuriosito dal gioco, Simon l'ha mostrato a suo nonno Colin, 72enne ed ex pilota della RAF, che ha ricordato di averci giocato durante il periodo dell'occupazione. A questo punto l'oggetto è stato portato a Val Nelson, del Jersey Heritage, perché lo analizzasse con gli occhi dell'esperto. L'ORIGINE DEL GIOCO Secondo Nelson è probabile che il gioco da tavolo sia stato disegnato e stampato dalla famiglia Ashelford, segretamente e in un numero ridotto di copie poi vendute sottobanco nel negozio Red Triangle. "Non abbiamo niente di simile, nel nostro archivio", ha commentato Val Nelson: "È molto bello e anche un po' sovversivo, un esempio interessante dell'umorismo nero utilizzato come meccanismo per mantenere alto il morale". La famiglia Griffiths ancora non ha deciso cosa fare di Occupation: è ragionevole pensare che lo doneranno perché venga esposto in un museo. Leggi anche: - Disco più venduto: gli Eagles battono Michael Jackson - Anche le balene vanno in menopausa - Cina, la mamma panda che non sa di avere due cuccioli
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