Mercoledì 24 Aprile 2024

Salmo e Fedez: lite tra rapper sul live fuorilegge. E De Gregori: "Artisti penalizzati"

Salmo rivendica il concerto di Olbia: "Le regole ingiuste vanno infrante". Fedez attacca: non è coraggio questo

Dj Salmo

Dj Salmo

Non bastavano l’afa e gli incendi: a infuocare Ferragosto è stata – ed è tuttora – la polemica scoppiata tra Salmo e Fedez che sta coinvolgendo via social mezza Italia. Tutto nasce dal famoso concerto "a sorpresa" di Salmo a Olbia venerdì sera, in cui si sono trovate quattromila persone, molte senza mascherina e senza distanziamenti.

Lo scambio via Instagram tra Salmo e Fedez sta diventando una vera e propria guerra tra rapper, in pieno stile “dissing“, con schiere di fan e fette crescenti di opinione pubblica chi pro, chi contro. Salmo da un punto di vista cantautorale è più credibile ed engagé di Fedez; Fedez però ha dalla sua un altro tipo di credibilità, quella di militante anti-Covid acquisita a partire dalla raccolta di 4,5 milioni di euro per la terapia intensiva del San Raffaele di Milano.

Salmo rivendica il suo show "a sorpresa" come atto di un "artista che ha le palle di infrangere le regole"; l’avrebbe organizzato per trovare fondi per aiutare la sua terra devastata dal fuoco, per ripiantare alberi, e poi per far capire che il settore musicale è da troppo tempo in difficoltà, con i concerti sottoposti a norme discriminatorie rispetto a quelle delle manifestazioni sportive. Fedez – e con lui altri artisti, da Alessandra Amoroso a Motta – ha ribattuto punto per punto: come facevi a raccogliere fondi se il concerto era gratis? E poi per ripiantare alberi dopo gli incendi occorre aspettare almeno 5 anni.

Ma è soprattutto la questione dell’artista che infrange le regole quella che fa discutere di più: "Ti avevo invitato a collaborare in due progetti benefici per la Sardegna e tu ti sei negato perché ti sto sul c...o? Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del Paese, di chi ascolta la tua musica e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo non sei un artista, sei uno str...o", posta Fedez. "Trovo che oggi rispettare le regole sia diventato molto più punk di qualsiasi altra cosa", gli fa eco Motta; "Parlare di artista “con le palle“ fa parte di una cultura rap discriminante e machista che andrebbe abbandonata", nota l’influencer Francesco Cicconetti.

Ma mentre il ministro Franceschini assicura che musica e sport sono governati con le stesse misure, a schierarsi dalla parte di Salmo è Francesco De Gregori: "Ha richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15mila in uno stadio, per i concerti all’aperto massimo 1000 persone sedute e distanziate", fa notare il Principe. Pur se qualcuno a sua volta commenta: è come dire che almeno Hitler ha richiamato l’attenzione sull’antisemitismo.

La vicenda – fuori dallo scambio di opinioni – avrà comunque conseguenze giudiziarie: ieri il rapper sardo ha spiegato che l’evento di Olbia era annunciato come quello del fantomatico Dj Triplo al posto del quale è salito lui sul palco. "In Comune non sapevano che si sarebbero trovati davanti quattromila persone", ha detto Salmo. Ma gli investigatori vogliono accertare eventuali connivenze: l’artista aveva detto di voler fare un concerto gratis per la Sardegna devastata dagli incendi, ma i responsabili dell’ordine pubblico gli avevano intimato di desistere. Chi a quel punto l’ha aiutato a organizzare un concerto che senza autorizzazione non si sarebbe tenuto? Nessuno negli uffici che hanno dato l’ok all’installazione del palco sapeva che in realtà era per il suo show “a sorpresa“? A questi quesiti dovrà rispondere l’inchiesta aperta contro ignoti della Procura di Tempio Pausania. Mentre il caso – di chi è la responsabilità? – è pronto ad arrivare in Parlamento, con un’interrogazione di Fd’I.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro