Martedì 23 Aprile 2024

'Gli idoli delle donne', la commedia di Lillo e Greg

Al cinema dal 13 aprile, è un film garbato che offre intrattenimento senza pensieri: ecco trama, trailer e recensioni

Pasquale 'Lillo' Petrolo e Claudio 'Greg' Gregori

Pasquale 'Lillo' Petrolo e Claudio 'Greg' Gregori

Coloro che cercano un intrattenimento leggero, ma non stupido, tengano presente che giovedì 14 aprile esce nelle sale cinematografiche italiane il film 'Gli idoli delle donne', la nuova commedia di Lillo e Greg. Una storia che parla di uomini, seduzione e del coraggio di essere se stessi in un mondo che sembra premiare una bellezza vuota e stereotipata.

'Gli idoli delle donne', tutto sul film

La trama racconta di un gigolò di nome Filippo che, nonostante sforni frasi fatte e banalità, è talmente bello da risultare irresistibile per il gentil sesso. Un giorno, però, resta vittima di un incidente automobilistico e si ritrova trasformato in un uomo decisamente meno avvenente e in forma. Siccome nessuna donna è più interessata a lui, il nostro eroe chiede alla propria agente di mandarlo a lezione da un guru che possa farlo tornare a essere uno sciupa femmine. Gli insegnamenti però non sembrano sortire effetti. Poi Filippo incontra la figlia di un boss della droga e questo gli cambia la vita per sempre.

'Gli idoli delle donne' è scritto, diretto e interpretato da Pasquale 'Lillo' Petrolo e Claudio 'Greg' Gregori, che si cimentano per la seconda volta in questo triplo ruolo dopo 'D.N.A. - Decisamente non adatti' (commedia del 2020). Ad affiancarli in fase di regia c'è Eros Puglielli ('Copperman', 'Nevermind', 'Il bello delle donne... alcuni anni dopo'), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Lillo e Greg insieme a Matteo Menduni ('Non uccidere') e Tommaso Renzoni ('Braccialetti rossi'). Nel cast ci sono anche l'ex tronista Francesco Arca, la star del web Maryna e poi Corrado Guzzanti, Daniela Piperno, Marco Mazzocca, Valerio Lundini e Ilaria Spada.

Il trailer

Le recensioni, cosa ne pensa la critica

Bene, ma non benissimo: è una frase che riassume perfettamente il giudizio della critica italiana. A favore del "bene" c'è una comicità garbata, che riesce a giocare con temi complessi (il body shaming, per esempio) senza mai cadere nelle trappole del cattivo gusto e della volgarità gratuita. A favore del "ma non benissimo" c'è che 'Gli idoli delle donne' non ha la zampata che gli fa fare un salto di qualità, capace di trasformarlo in un ficcante commento alle ossessioni contemporanee.

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