Sin da quando la piattaforma di streaming Hulu ha annunciato la serie TV su Mike Tyson, l'ex campione di pugilato non l'ha presa bene. A pochi giorni dal debutto statunitense, fissato per il 25 agosto, Tyson ci tiene a ricordare che è assolutamente contrario a 'Mike' e che considera i produttori degli "schiavisti". Creata da Steven Rogers ('Tonya'), 'Mike' è dichiaratamente uno "sguardo non autorizzato e senza esclusione di colpi sulla vita di Mike Tyson". Sin dall'inizio, cioè, non è stata cercata una collaborazione con il pugile, forse per avere massima libertà d'azione attorno agli aspetti più controversi della sua vita: in primis violenze domestiche e stupro. E fin dall'inizio Tyson ha espresso la propria contrarietà all'intero progetto. L'avvicinarsi del debutto in streaming ha portato a un nuovo surriscaldamento della situazione, con il pugile che carica a testa bassa i produttori di Hulu. In un recente post di Instagram ha ribadito che "non sostengo la loro storia sulla mia vita. Non è l'anno 1822, è il 2022. Hanno rubato la mia vita e non mi hanno dato un centesimo. Ai produttori di Hulu dico che non sono un n***o che possono vendere all'asta". E per non far mancare chiarezza alle sue parole, ha anche detto che la serie TV è "una versione da schiavisti della mia vita". A corollario di questi fatti ce n'è uno che vale la pena di ricordare: Mike Tyson ha tentato di avviare una miniserie sulla propria vita, con Jamie Foxx protagonista. Avrebbe avuto la sua approvazione a l'avrebbe visto ricoprire il ruolo di produttore esecutivo. Ma le cose non sono andate come sperato e la cordata di produttori/distributori non si è mai concretizzata. Tecnicamente, il progetto è ancora in ballo. Di fatto ha perso spinta e pare interessare poco: rischia di rimanere per sempre nel cassetto.
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