Guida ai film in sala: Suzhou River - La donna del fiume

Di Federico Metri - I fiumi sono creature insolite e misteriose. Insolite perché assomigliano a serpenti che zigzagano dividendo il mondo a loro piacimento, misteriose perché spesso si lasciano penetrare dalla luce, altre volte invece si chiudono e si nascondono. È proprio attorno al mistero di uno dei fiumi che dividono Shangai che Lou Ye ha costruito il suo capolavoro, Suzhou River – La donna del fiume, ennesimo progetto censurato in Cina ma che gli ha permesso di raggiungere la notorietà in quell’Occidente che lo ha influenzato e poi accolto. Il film, a più di vent’anni dalla sua uscita, arriva per la prima volta nelle sale il 14 luglio in una versione restaurata, occasione imperdibile per conoscere un regista che in Italia è ancora sconosciuto. Suzhou River – La donna del fiume è un film criptico come il fiume dove si ambienta la storia dell’incontro tra un fotografo e una sirena, il loro effimero amore che si legherà a quello di un corriere che sta cercando la ragazza che ha perso lungo la stessa riva. Lou Ye racconta sfumature complesse e profonde dei legami, alterna la prospettiva in terza persona con quella in prima persona per dividere le linee temporali e separare le prospettive dei personaggi, tra spazi scenici unici e amori tormentati, favole che si scontrano con la realtà, fughe e rincorse emotive che scorrono tra un fiume misterioso e una città immobile...