Domenica 8 Giugno 2025
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Bill Viola, il Rinascimento elettronico arriva a Firenze

L’umanità sofferente di Bill Viola, maestro della video-arte esposte a Palazzo Strozzi

Bill Viola, maestro della video-arte a Palazzo Strozzi

Firenze, 8 marzo 2017 - Ci sono mostre che richiedono tempi lunghi,  un alto grado di capacità introspettiva e un consistente bagaglio di conoscenza. Elementi fondamentali per catalizzate il messaggio e far sì che arrivi a destinazione.  È il caso dell’esposizione “Rinascimento elettronico” (da dopodomani al 23 luglio a Firenze, Palazzo Strozzi http://www.palazzostrozzi.org/), imponente personale con il non facile compito di raccontare 40 anni di carriera dell’artista americano Bill Viola, dalle prime sperimentazioni con il video negli anni Settanta fino alle grandi installazioni più recenti, capaci di catturare il pubblico con forti esperienze sensoriali.

Un viaggio nell’inconscio, verso la liberazione dalle tenebre, che prende il via dall’incontro tra le videoinstallazioni del maestro contemporaneo e i capolavori dei grandi del passato. Per la prima volta i suoi video dialogano infatti  con immense eredità del Rinascimento, «senza alcuna paura del confronto», come spiega Bill Viola durante la conferenza stampa di presentazione della rassegna a cura di Arturo Galansino (direttore generale, Fondazione Palazzo Strozzi), allestita  nel piano nobile e nelle sale della Strozzina

A Firenze il videoartista ha  trascorsi importanti, due anni formativi, appena 23enne, e una fondamentale collaborazione con l’Art/Tapes 22 di via Ricasoli, uno dei primi studi italiani di videoarte sperimentale, nato in pieno centro e fondato da Maria Gloria Bicocchi: «Bill vedeva i lavori del Rinascimento, ma nessuno gli dava quella sensazione e quel sentimento che cercava. All’università odiava storia dell’arte, voleva giocare con i video, con le cineprese. Poi vide il “David” di Michelangelo e quello ha davvero lasciato il segno», racconta per lui Kira Perov in atteggiamento molto Zen, moglie e “amministratrice” dell’arte di Bill Viola (direttore esecutivo, Bill Viola Studio), al suo fianco da 35 anni,  presentando la rassegna fiorentina, un’immersione tra i video dell’artista visuale newyorkese, proiettati su grandi schermi nelle sale  in penombra, accostati e messi in dialogo con opere di grandi artisti rinascimentali come Pontormo, Masolino da Panicale, Paolo Uccello e Lukas Cranach

«Durante quel primo periodo fiorentino Bill non riuscì a stabilire una connessione immediata col Rinascimento - prosegue il racconto la moglie -  anche perché trovava noiosa la storia dell’arte. Poi è maturato, è venuto a Firenze, e ha cambiato idea». Tema costante dei video e delle installazioni di Viola a Palazzo Strozzi, la deperibilità dell’essere umano, la supremazia della Natura e degli elementi, capaci di sommergerlo, fustigarlo, arderlo e vederlo sparire, nella speranza di una Rinascita. Da qui l’idea del dialogo e il confronto fra i grandi classici dell’arte rinascimentale e le sue produzioni: «I visitatori vedranno molto ma, soprattutto, sentiranno molto» sorride algida Kira Perov

Due i concetti chiave: l’arte come espressione  dell’uomo e della sua esistenza (nascita, morte, emozione, coscienza e spiritualità)  e la “extended vision”, l’invito a interpretare e a guardare più da vicino le opere che magiormente toccano queste esperienze primarie. Solo così l’artista può raggiungere la vita interiore e descrivere l’animo umano. Viola  mette gli spettatori delle sue opere (da tener presente che, essendo video, vanno guardate nella loro interezza, 20 minuti, anche mezz’ora) al cospetto delle loro fragilità: ecco che l’essere umano viene rappresentato come inerme,  preda delle forze della natura (la mostra inizia e finisce con  video di acqua). Un bagno di “purificazione e trascendenza” alla ricerca della bellezza assoluta, unica speranza di salvezza  per “raggiungere la liberazione”. Ma intendiamoci, niente a che vedere con la Fede: «Il nostro obiettivo non niente a che vedere con la religiosità (anche se i soggetti di alcune delle installazioni “The Deluge”, “Emergence”, “The Greeting” si riferiscono a episodi delle Sacre Scritture rappresentate  dai maestri del Rimascimento), non siamo interessati alla storia della Croce, ma al dolore e al lutto che sperimentiamo», sottolinea  Kira Perov.

Molto vicina alla visione mistica, invece, la fruizione nel piano nobile di Palazzo Strozzi, al buoi e in raccoglimento con rumori di sottofondo poco comprensibili, per dar modo all’anima, prima che alla mente, di assimilare le opere: significativa  il “Diluvio universale” (2002), un video di 36 minuti che racconta di una catastrofe che non arriva dagli elementi esterni, ma prende forma progressivamente dall’interno di un a casa e si manifesta con tutta la violenza verso l’esterno, mentre un’umanità terrorizzata cerca di mettere in salvo oggetti, brandelli di vita.

Come tradizione della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra “invade” pacificamente altri spazi fiorentini, dagli Uffizi (Autoritratto) al Museo di Santa Maria Novella: da vedere nel Museo dell’Opera del Duomo i video “Acceptance” e “Observance”, in dialogo con la "Maddalena penitente" di Donatello e la "Pietà Bandini" di Michelangelo. Tutte le informazioni sulla mostra - promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dal Bill Viola Studio con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana, ed è resa possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, al supporto di Banca CR Firenze/Intesa Sanpaolo e alla collaborazione con Fondation Etrillard - e relative convenzioni, sul rito della Fondazione http://www.palazzostrozzi.org/

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Bill Viola. Rinascimento elettronico Palazzo Strozzi e altre sedi 10 marzo-23 luglio 2017 Prenotazioni e attività didattiche: Sigma CSC T. +39 055 2469600 F. +39 055 244145 prenotazioni@palazzostrozzi.org Orari: tutti i giorni 10-20, giovedì 10-23. Dalle ore 9 solo su prenotazione. Informazioni in mostra T. +39 055 2645155  www.palazzostrozzi.org