Sabato 27 Aprile 2024

Influenza, la cipolla è fake news: non ferma il raffreddore

Già 370mila a letto con la febbre, i bambini i più colpiti. I consigli degli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità

Influenza, raffreddore (foto: Zinkevych/iStock)

Influenza, raffreddore (foto: Zinkevych/iStock)

Roma, 23 novembre 2018 - In tempo di malanni invernali, gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) smontano una fake news, una bufala alimentata da credenze popolari, secondo cui la cipolla sarebbe utile nel fermare il raffreddore. In realtà la cipolla vicino al letto, non previene il raffreddore. E gli antibiotici, così utili in buone mani, non sono una panacea da prendere senza criterio, alla comparsa di brividi, febbre e mal di gola: occorre lasciare al giudizio del medico la scelta. 

Sale intanto il numero dei casi di influenza stagionale: nell'ultima settimana ci sono stati 112mila nuovi contagi, per un totale da inizio stagione di circa 370mila casi. L'attività dei virus influenzali è comunque ancora ai livelli di base e il picco è atteso per dicembre. A segnalarlo è l'ultimo bollettino Influnet. L'incidenza totale è leggermente aumentata arrivando a 1,86 casi per mille assistiti, rispetto alla settimana precedente. I più colpiti sono stati i bambini mentre i valori sono stati più bassi nelle altre fasce d'età. Le regioni dove i medici sentinella hanno segnalato più casi sono Abruzzo, Piemonte, Umbria, Sicilia e Toscana, anche se, precisa l'Iss, l'incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati. La sorveglianza sentinella della sindrome influenzale InfluNet è coordinata dall'Iss con il sostegno del Ministero della Salute.

Tornando alle fake news, le cipolle sono spesso usate come rimedio naturale contro tosse e raffreddore. Si pensa infatti erroneamente che posizionando accanto al letto dei bambini degli spicchi di cipolla, queste sarebbero in grado di attirare i microbi, ricordano gli esperti dell'Istituto. "Il falso mito, così come riportato in rete, risalirebbe ai primi anni del Novecento, quando un medico avrebbe incontrato una famiglia di contadini sfuggita all'influenza per aver posizionato cipolle nella loro dimora abituale, sostenendo che queste avrebbero intrappolato virus e batteri. In realtà non esistono calamite batteriche perché i microbi si propagano ad esempio attraverso contatti diretti (starnuti, colpi di tosse) ma non esistono cibi che attirano i germi.

Studi scientifici dimostrano che la cipolla ha un grande potenziale nel prevenire le malattie cardiovascolari e nel controllare la pressione arteriosa e il colesterolo. Dunque la cipolla - aggiungono gli esperti - rimane comunque un alimento che presenta svariati benefici. Contiene calcio, ferro e fosforo che risultano di grande aiuto contro la stanchezza fisica e mentale; contiene inoltre zinco, sodio e potassio che aiutano a mantenere i tessuti elastici. In conclusione, la cipolla è un alimento sano e naturale, ma la che la cipolla affettata e lasciata in giro per casa ha proprietà miracolose è falsa.