Venerdì 26 Aprile 2024

Sicilia, isola che vai carattere che trovi

Alle località più conosciute e mete imperdibili si aggiungono quelle che illuminano gli approdi degli arcipelaghi, tra loro sempre molto diversi

Sicilia

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Ormai si è capito che quest’estate il popolo dei vacanzieri preferirà gli appartamenti agli alberghi e le destinazioni meno frequentate a quelle normalmente sovraffollate. E si è anche capito che chi ha sempre amato la Sicilia ci tornerà, potendo contare su numerosissime alternative alle località più consuete. 
 
Chi non può fare a meno di trascorrere almeno qualche giorno nelle isole avrà ad esempio l’occasione di scoprire - a volte anche all’interno dello stesso arcipelago - altre realtà. Alle Egadi, ad esempio, non c’è solo Favignana ma verrà rivalutata la più piccola Levanzo; nelle Pelagie, non c’è solo Pantelleria ma anche Lipari e chi cercherà la tranquillità assoluta sceglierà Ustica alle più trafficate Panarea, Salina e Filicudi.
 
Levanzo è la più piccola e la più affascinante delle Isole Egadi ma è anche quella dove è più difficile trovare un posto per l’estate e le poche case vacanze vanno prenotate immediatamente. Per arrivarci da Trapani bastano pochi minuti di aliscafo e, appena sbarcati al porto, si entra immediatamente in un mondo parallelo di tranquillità e di calore (e non solo per la temperatura) abbracciati da un mare turchese. Levanzo si offre al turista in tutta la sua feroce bellezza fatta di una costa di scogli e grotte (quella del Genovese, su tutte, dove ci sono perfino graffiti preistorici), dei sapori forti della sua cucina e dei profumi intensi della macchia mediterranea che si respirano quando ci si arrampica al tramonto fino ai 270 metri di quota del Pizzo Monaco, l’altura che ne sovrasta i pochi kmq di superficie. Le spiagge - più di sassi che di sabbia - e le calette raggiungibili via mare sono di prim’ordine: su tutte Cala Fredda - a pochi metri da Cala Dogana dove c’è il porto e l’unico villaggio - e Cala Tramontana, sul lato opposto dell’isola.
 
Linosa invece, a 21 miglia nautiche di distanza da Lampedusa e a metà strada tra le coste italiane e quelle tunisine, è una scelta che andrebbe definita come “insolita”. La distanza dalla terraferma non è indifferente ma basta poco per comprendere che ne vale certamente la pena: qui la distanza tra le persone non è una condizione imposta dalle regole della pandemia ma è una scelta di vita che può piacevolmente essere condivisa per il periodo delle vacanze. Non a caso le tartarughe Caretta Caretta e diverse altre specie rare di uccelli migratori vengono qui a deporre le uova. Del resto, tutta Linosa è una riserva naturale protetta. Isola vulcanica se ce n’è una (ci sono ben tre crateri alti circa 200 metri slm su questi soli 5 kmq di superficie), ha coste piuttosto spioventi sul mare e la strada principale, i negozi e le case - tipicamente squadrate e bianchissime - sono tutti “in quota”. Da non perdere la piccola baia di Punta Beppe Tuccio e la spiaggia di Cala Pozzolana. Discorso simile si può fare anche per Ustica, l’isola più grande tra le citate, 70 km a nord di Palermo. Qui la vita rallenta naturalmente e ci si sente obbligati a lasciare l’orologio nel cassetto: un appartamento in paese, sopra al porto, con vista panoramica e terrazza per cenare (Residence Prua d’Amare, www.lapruadamare.it) può diventare la base di partenza per numerose escursioni nell’isola (come alla Rocca della Falconiera) e una visita al vicino Museo Archeologico locale, cambiando spiaggia ogni giorno, a partire dalla nerissima Cala Sidoti.