Mercoledì 24 Aprile 2024

Per ammirare l'alba alle Hawaii devi prenotare due mesi prima

Troppi turisti andavano a vedere il sole che sorge dalla cima del vulcano dell'isola di Maui: adesso l'accesso è a numero chiuso

L'alba dalla cima del vulcano Haleakala, alle Hawaii

L'alba dalla cima del vulcano Haleakala, alle Hawaii

Chiunque abbia ammirato l'alba dalla sommità dell'Haleakala, il vulcano più grande dell'isola di Maui alle Hawaii, giura che è uno spettacolo formidabile, di quelli che si ricordano per tutta la vita. E infatti è una delle attrazioni più gettonate dell'isola. Ma non pensate che sia sufficiente alzarsi prestissimo e guidare di notte fino al parcheggio che dà accesso alla vetta, a tremila metri di altezza: se non avete prenotato, per voi niente sole che sorge. Insomma: è un'alba a numero chiuso. Anche qui siamo di fronte a un caso di sovraffollamento di turisti, con conseguente congestione dei piccoli parcheggi, lotta per accaparrarsi un posto auto e rischi di sicurezza per la gente su al punto di osservazione. Nel 2017 le autorità dell'Haleakala National Park hanno deciso di intervenire per proteggere l'integrità naturalistica del luogo (che per altro è sacro per i nativi) e assicurare l'incolumità dei visitatori, garantendo loro al tempo stesso un'esperienza mistica senza ressa. È stato così fissato un limite al numero di macchine che possono accedere alla parte superiore del parco dalle 3 alle 7 delle mattino. Adesso, per avere diritto a un posto auto (e quindi per potere ammirare l'alba), è necessario prenotare in anticipo sul sito apposito, scegliendo la data che si preferisce fino a due mesi prima. Ogni giorno sono assegnati solo 150 tagliandi, al costo di un dollaro ciascuno, che si va ad aggiungere alla tariffa di 25 dollari a veicolo necessaria per l'ingresso nel parco. Una manciata di tagliandi last-minute viene messa a disposizione sul sito per l'alba di due giorni dopo, ma meglio non farci troppo affidamento e organizzarsi per tempo. Se però vi capita una mattinata nuvolosa che rovina l'alba, fatevene una ragione: non è previsto il rimborso. Leggi anche: - Troppi turisti: anche la città di Bruges dice basta - Il video della finta vacanza alle Hawaii diventa virale - Troppi selfie con i vombati: in Australia vi chiedono di smetterla