Venerdì 26 Aprile 2024

Vivere la montagna d'estate

Concerti in alta quota e cene medioevali, antichi mestieri e giornate per i bambini, mondanità e sport: tante idee per vivere in luglio gli appuntamenti più interessanti.

Un'immagine di Bormio

Un'immagine di Bormio

Montagna d’estate per trovare un po’ di refrigerio in giornate torride, ma anche per vivere una serie di appuntamenti uno più intrigante dell’altro, fra sport, antiche usanze e i buoni sapori i dei cibi d’alta quota. Occasioni anche per far conoscere ai bambini di città una realtà che sembrerà loro una favola. Come “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”.! Sutrio, il paese carnico degli artigiani del legno, invita infatti il 30 luglio grandi e piccoli a salire sul monte Zoncolan, per trascorrere una giornata diversa dal solito, alla scoperta di antichi mestieri e riti della montagna friulana, come la fienagione. Da mattina a sera si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne in costume che rastrellano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); la composizione (con l’aiuto di tutti) di altissimi covoni su cui donne e bambini si arrampicano con agilità. Il tutto con il contorno di una serie di attività: passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno. Un originale percorso gastronomico-naturalistico con tappa negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) porterà alla scoperta di cibi dai sapori perduti. In ciascuno di essi, infatti, si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan. Per conoscere i pacchetti turistici: www.carnia.it - Cell.: 331.7485400 Restiamo in tema di buoni antichi sapori della montagna e andiamo a Castelrotto, sul Monte Calvario, tra le Dolomiti, dove il 26 luglio ci sarà il Banchetto Krausen, una cena all’aperto tra sapori ed emozioni, nei luoghi in cui vivevano i signori di quella che oggi è l’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm. Torneremo ai tempi dei signori Krausen, che nel Medioevo qui vivevano nel loro castello, per partecipare ad un’esclusiva cena open air che è come un viaggio nella storia. È il Banchetto Krausen, che guida i commensali lungo un sentiero tra sapori e vini delle terre altoatesine per l’aperitivo, per poi giungere nello spazio in cui accomodarsi alle tavole all’aperto e degustare un prelibato menu, mentre suonatori di fanfara risalgono il Colle, per inondare di musica questo posto magico. Oggi sulla collina del castello è rimasto un torrione, che fa parte di una cappella. Si può ammirare attraversando un imponente portone ad arco, in uno scenario verdeggiante, che richiama le antichità del luogo e nei cui spazi viene imbandita la cena. Per partecipare bisogna contattare l’ l’ufficio informazioni di Castelrotto: +39 0471 706 333. L’Alpe di Siusi L’Alpe di Siusi è anche il luogo magico dove fiori ed erbe spontanee profumano i pascoli sovrastati dalle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), gli animali si godono la libertà sotto il sole e i sentieri attraversano boschi e praterie per raggiungere masi e fattorie, dove si produce ancora come una volta. Un universo in fattoria, che i bambini possono vivere e sperimentare con i genitori fino al 27 luglio, trasformandosi in piccoli contadini e contadine. C’è un appuntamento quasi tutti igiorni. Ogni lunedì di luglio, , i bimbi scoprono “tutto intorno ai cavalli”, al maneggio Unterlanzin di Castelrotto.. Martedì, imparano invece a trasformare il latte in formaggio con l’aiuto del contadino Franz della Malga Gostner all’Alpe di Siusi. Per partecipare alla trasformazione del chicco di grano in farina, il mercoledì , al mulino Malenger di Siusi allo Sciliar si macina con il contadino Max. Giovedì invece è il giorno in cui si scopre come passare “dalla farina al pane”. Il programma “Alpe di Siusi un universo in fattoria” è per i bambini da 6 anni in su accompagnati da un adulto. Programma dettagliato: www.seiseralm.it/universoinfattoria

Merano festeggia 700 anni L’estate a Merano, è un appuntamento classico fin dai secoli scorsi, quando da tutta Europa si veniva a “passare le acque” nelle storiche terme. Ma la storia della città è ben più antica. Infatti proprio quest’anno Merano celebra il Giubileo per i suoi 700 anni: nel giugno del 1317, infatti, fu dotata per la prima volta di un ordinamento civico. Dopo secoli in cui si rivelò un importante centro di commercio, fu nella prima metà del XIX secolo che assunse anche la connotazione di “città di cura”: per la sua posizione, infatti, è una località dal clima mite e dall’aria salubre. Non è un caso, dunque, se l’Imperatrice Sissi, a metà Ottocento, scelse proprio Merano per curare la salute della figlia Marie Valerie, contribuendo ad aumentare l’attrattiva turistica della città. Oggi naturalmente Merano offre anche molto altro oltre le famosissime Terme, dal movimento nella natura, al mangiare e bere all’insegna della qualità senza dimenticare lo shopping cittadino: la via dei Portici, in centro, è un doppio corridoio ad archi ribassato sorretto da colonne di pietra, ed è una meravigliosa “passeggiata coperta" che ospita negozi, boutique, bar e ristoranti. Molto rilassante, sempre in città, è la passeggiata Lungopassirio, ornata di fiori e piante multicolori, che passa per il Kurhaus, uno degli edifici in stile Liberty più belli di tutta la zona alpina. Sono comunque numerose le passeggiate che partono dalla città o che la attraversano, come la Gilf, che si addentra nella gola scavata dal fiume Passirio nel Monte San Zeno e poi attraversa il fiume collegandosi alla Tappeiner, percorso ideale per le famiglie o per correre, seguendo la quale si cammina al di sopra della città fino a raggiungere il vicino paese di Quarazze. Per chiunque visiti la città, le Terme di Merano rappresentano senza dubbio una meta irrinunciabile. Oggi, al di là degli aspetti terapeutici, si cerca soprattutto di far rilassare i visitatori e di farli sentire a proprio agio. Inaugurate nel 2005, sono un complesso moderno situato proprio nel centro cittadino e includono un fitness center, un parco e varie strutture dedicate al benessere. Molti hotel della zona offrono aree wellness ben attrezzate e specifici pacchetti orientati al benessere. Per i trattamenti vengono utilizzati prevalentemente ingredienti locali, come la mela, l’uva, il pino mugo, il fieno di montagna, le erbe aromatiche, la lana: la natura e il paesaggio dell’Alto Adige sono sempre protagonisti. Merano è anche una bellissima città-giardino, disseminata da molti piccoli parchi, come il Parco Sissi, che si trova in centro città. Il Parco delle Terme di Merano, invece, è uno dei giardini urbani più grandi d’Europa, ben 51.000 metri quadrati dove crescono varie specie di piante mediterranee e ninfee. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, adagiati sui pendii sottostanti l’omonimo castello, invece, presentando oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta, nel 2013 in Canada si sono persino guadagnati il titolo di “Giardino internazionale dell’anno”. Se viene voglia di una pausa culturale, in città non mancano i musei: il Palais Mamming, il Museo civico, è uno dei più antichi dell’Alto Adige e raccoglie sculture gotiche e dipinti barocchi mentre Merano Arte, come piattaforma per le arti espressive contemporanee, presenta periodicamente mostre di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, nuovi media. Per vivere Merano a 360°, in corso Libertà, fino a metà ottobre, tutti i sabati ha luogo il Mercato Meranese dove si possono acquistare manufatti artigianali, specialità altoatesine e naturali. Il Mercato Contadino invece, offre genuini prodotti freschi del territorio: si svolge sempre il sabato mattina in via Galilei. Dalla città si possono programmare tantissime escursioni: in pochi minuti di funivia si possono raggiungere le montagne circostanti, in particolare l’area naturalistica Merano 2000. I sentieri vanno dalle semplici passeggiate di rifugio, percorribili anche con passeggini sportivi, fino alle escursioni più impegnative, dai percorsi circolari o panoramici alle vie ferrate. Novità di quest’anno è l’Outdoor Kids Camp, una nuova area per i bambini presso la stazione a monte della funivia: qui i giovani esploratori, giocando, esercitano equilibrio, forza, velocità ed elevazione mentre i genitori si rilassano sulle sdraio formato famiglia. Gli amanti delle passeggiate potranno sbizzarrirsi anche tra i celebri Sentieri d’Acqua Meranesi, un percorso di 80 km, da percorrere per intero o a tappe: uniscono tra loro undici sentieri delle rogge del territorio meranese sui quali scoprire rifugi e castelli, chiese e meraviglie della natura. Dulcis in fundo, la zona di Merano e dei suoi dintorni per ragioni geografiche, storiche e climatiche, da sempre è caratterizzata da un tipo di cucina molto varia, che risulta dalla fusione di tradizione alpina e mediterranea, contaminando tutti i piatti, dall’antipasto al dolce. L’incontro tra il Nord e il Sud dell’Europa ha dato come risultato un territorio in cui l’offerta gastronomica spazia dallo speck alla pizza, dallo strudel di mele alla torta al limone, dallo sciroppo di sambuco al caffè espresso. La varietà di prodotti che il clima favorevole consente di coltivare, ha favorito la vivacità culinaria di questa zona dell’Alto Adige. Prodotti come il miele, i latticini, le erbe aromatiche, lo speck e gli insaccati, le marmellate possono essere assaggiati nelle malghe o nei ristoranti più raffinati, che propongono piatti in cui i sapori alpini si mescolano a quelli mediterranei. Per ulteriori informazioni e curiosità: www.merano-suedtirol.it. Courmayeur si conferma anche d’estate regina della mondanità, e Food, Shopping, Sport e Beat sono le quattro dimensioni intorno a cui si sviluppa una stagione ricca di contenuti interessanti ai piedi del Monte Bianco. In prima fila, grandi nomi della cultura, dello spettacolo, dello sport, con appuntamenti che si sdipaneranno fra luglio, agosto e settembre Musica, intrattenimento e cultura: il Beat è il battito, il ritmo fondamentale, trascinante che verrà scandito artisti come L’Aura (30 luglio ore 21.15), in concerto sull’onda del suo ultimo singolo. Il cinema avrà un ruolo molto importante nel raccontare sfide e stili di vita legati all’estremo: direttamente da Cervinia arriveranno quattro tra le migliori pellicole del CineMountain Festival di Cervinia (26 luglio, 2-20-23 agosto ore 21.15). Primo appuntamento con il food, il “Courmayeur Food Market” (25 luglio, 1 - 8 - 14 - 22 agosto dalle ore 8.00 alle 13.00), mercato agricolo settimanale. Originale poi la presentazione del progetto La Cave d'Orgerès (25 luglio), una campagna di scavi archeologici che indaga le origini della produzione casearia nell’area del Monte Bianco. Mda, arte benessere non possono mancare, dalla presentazione di Antonella Bondi (24 luglio), che mostrerà le fragranze ispirate alla Val Ferret e alla Val Veny, all’’associazione culturale Art Mont Blanc che propone dal 23 luglio al 27 agosto Rivelare-Découvrir: un’operazione di velamento e disvelamento del processo creativo di due figure chiave dell’arte contemporanea, Christo e di Jeanne-Claude. In mostra, una serie di opere e progetti che troveranno casa in località Pra Sec, in due baite lungo la Dora della Valle Ferret. Un luogo incantato, dove si svolgeranno, dal 29 luglio al 27 agosto, sempre nell’ottica di unire dimensione spirituale e montagna, 4 appuntamenti dedicati allo yoga ispirati alla Montagna Sacra, il Monte Bianco, con altrettanti docenti esperti. Una data importante e speciale sarà quella del 23 luglio per i cittadini di Mazia, frazione di Malles, sito alle pendici della Cima Palla Bianca in Val Venosta che partecipa al progetto transfrontaliero “Villaggio degli Alpinisti”. L’iniziativa è nata 10 anni fa con l’intento di preservare le aree autentiche montane delle Alpi da un turismo di massa sempre più invasivo, sostenendo i paesaggi e le realtà autentiche del territorio e incentivando un turismo ecologico e sostenibile. All’Austria si sono unite anche la Germania, la Slovenia e l’Italia con l’intento di creare una rete di 26 località montane interconnesse che comprendono paesi, regioni e culture differenti. L’Alto Adige è la prima realtà nazionale che si unisce a questo progetto e il paese di Mazia è simbolo di questa collaborazione. Mazia si trova a sud del Brennero ed è situata nel cuore delle alpi venoste. Data la sua posizione, a una altitudine di oltre 1.500 metri accanto al Rio Saldura e con una vista unica su La Palla Bianca, il paese è meta di escursionisti che seguono i sentieri dei vecchi canali di irrigazione chiamati Waale e di quelli che vogliono ammirare i sette Laghi di Saldur. Tra i siti di interesse religioso e storico la chiesa parrocchiale di San Florinus, la cappella di san Martino e i resti del Castel Mazia di Sotto. Curiosità, il passato della valle di Mazia è selvaggio quanto le sue montagne: i famigerati e leggendari cavalieri predoni Matscher Raubritter erano originari di questa zona. Il 23 luglio, in occasione della festa tradizionale del paese, si terrà la cerimonia di consegna della certificazione. Sempre nel mese di luglio anche le altre realtà partner firmeranno la dichiarazione di adesione: alla rete dei Villaggi degli alpinisti tedeschi quest’anno si aggiungono Sachrang e Schleching. Mentre Jezersko nelle Alpi di Kamnik e della Savinja, una perla delle alpi slovene, sarà il primo Villaggio degli alpinisti in Slovenia nel 2018. I suoni delle Dolomiti I suoni delle Dolomiti è l’appuntamento ormai immancabile dell’estate in montagna, che è iniziato il 7 luglio e si protrae fino al 31 agosto. Si tratta di 24 appuntamenti. Oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. www.isuonidelledolomiti.it Val d’Ega, tutte le facce del Latemar Può la montagna stessa diventare un parco divertimenti, in cui ogni sentiero prende la forma di un’attrazione unica? Forse suonerà impossibile ma in Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, è proprio così: il Latemar, uno dei gruppi montuosi più spettacolari e imponenti dell’Alto Adige, sembra avere una gran voglia di raccontarsi e di raccontare i suoi luoghi, passando la parola – ma soprattutto i fatti – al Latemarium, un regno di emozioni facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, pensato per offrire a bambini e genitori otto sentieri tematici che culminano nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., con una vista mozzafiato sul mondo alpino circostante. Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per le famiglie grazie a dislivelli minimi e stazioni interattive e didattiche, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna. Il LATEMAR.PANORAMA, direttamente sotto le rocce, offre oasi di relax con scorci straordinari ed è impreziosito da informazioni e dettagli sulle peculiarità geologiche di montagna, flora e fauna, sulle leggendarie gure del Latemar e sulla guerra di confine. A proposito di profondi respiri e atmosfere distese, il LATEMAR.RELAX scende aObereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini uno spettacolo unico, mentre i genitori si godono i lettini wellness. Ideale per famiglie con figli piccoli, perché percorribile anche con il passeggino, il sentiero LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi preferiti di mucche, cavalli e pecore al pascolo, con nuove stazioni interattive dedicate alle Dolomiti. Spesso si pensa che chi predilige una vacanza a tema culturale deve recarsi nelle metropoli, ricche di musei e mostre eccezionali. Con un grado di difficoltà medio, il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione davvero straordinaria nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, SandroScalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones. I più sportivi apprezzeranno invece il LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa (2671 m), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Infine, per sciogliere le gambe, il LATEMAR.METEO è un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl. Come una sorta di premio, al Passo Pampeago, “Eye to the Dolomites” è un’installazione artistica a forma di occhio, collocata a oltre 2000 metri, che regala al visitatore un’indimenticabile e meritatissima vista sul Latemar. All’ Alpe di Siusi, a Tires al Catinaccio appuntamento con le Notti dei Montanari, 3 serate di festa sotto il cielo stellato all’insegna dei migliori piatti della tradizione popolare dell’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm, concerti, artigianato e tante curiosità. Primo appuntamento il 14, luglio, poi il 28 luglio e l’11 agosto quando la luce del sole comincerà ad accarezzare le vette dolomitiche (Patrimonio Mondiale UNESCO) sprigionando la magia dei colori dell’enrosadira, alle 24.00. Nel centro di Tires, in un percorso a tappe tra i suggestivi scorci del paese, si potranno assaporare specialità gastronomiche della tradizione, tra cui canederli con ilgulash, ricette a base di selvaggina, dimostrazioni su come si fa il pane, degustazioni di vini. E godersi iconcerti jazz, blues, rock e country, tra balli popolari, perle di artigianato e le danze al chiaro di luna degli Schuhplattler di Collepietra e delle Alpler Plattlergitschen. Un servizio shuttle collegherà Aica di Fié, Tires e S. Cipriano. Tires al Catinaccio si trova nel cuore del Parco Naturale Sciliar – Catinaccio ed è ideale da scoprire a piedi: tanti sono infatti i sentieri per escursioni ad alta quota, ferrate per arrampicate e percorsi tra i paesaggi incantati delle Dolomiti. Come quello che si può ammirare al tramonto sul leggendario alpeggio di Proa, in occasione del Berglertafel, l’esclusiva Cena del Montanaro, che si svolge il terzo giovedì del mese di luglio, quest’anno il 20 luglio. Una tavolata lunga oltre 100 metri viene allestita seguendo le linee della montagna così che commensali possano cenare godendosi lo spettacolo della natura. Info. Tel ero 0471 642127 o scrivere a: [email protected] Montagna d’estate per trovare un po’ di refrigerio in giornate torride, ma anche per vivere una serie di appuntamenti uno più intrigante dell’altro, fra sport, antiche usanze e i buoni sapori i dei cibi d’alta quota. Occasioni anche per far conoscere ai bambini di città una realtà che sembrerà loro una favola. Come “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”.! Sutrio, il paese carnico degli artigiani del legno, invita infatti il 30 luglio grandi e piccoli a salire sul monte Zoncolan, per trascorrere una giornata diversa dal solito, alla scoperta di antichi mestieri e riti della montagna friulana, come la fienagione. Da mattina a sera si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne in costume che rastrellano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); la composizione (con l’aiuto di tutti) di altissimi covoni su cui donne e bambini si arrampicano con agilità. Il tutto con il contorno di una serie di attività: passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno. Un originale percorso gastronomico-naturalistico con tappa negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) porterà alla scoperta di cibi dai sapori perduti. In ciascuno di essi, infatti, si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan. Per conoscere i pacchetti turistici: www.carnia.it - Cell.: 331.7485400 Restiamo in tema di buoni antichi sapori della montagna e andiamo a Castelrotto, sul Monte Calvario, tra le Dolomiti, dove il 26 luglio ci sarà il Banchetto Krausen, una cena all’aperto tra sapori ed emozioni, nei luoghi in cui vivevano i signori di quella che oggi è l’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm. Torneremo ai tempi dei signori Krausen, che nel Medioevo qui vivevano nel loro castello, per partecipare ad un’esclusiva cena open air che è come un viaggio nella storia. È il Banchetto Krausen, che guida i commensali lungo un sentiero tra sapori e vini delle terre altoatesine per l’aperitivo, per poi giungere nello spazio in cui accomodarsi alle tavole all’aperto e degustare un prelibato menu, mentre suonatori di fanfara risalgono il Colle, per inondare di musica questo posto magico. Oggi sulla collina del castello è rimasto un torrione, che fa parte di una cappella. Si può ammirare attraversando un imponente portone ad arco, in uno scenario verdeggiante, che richiama le antichità del luogo e nei cui spazi viene imbandita la cena. Per partecipare bisogna contattare l’ l’ufficio informazioni di Castelrotto: +39 0471 706 333. L’Alpe di Siusi L’Alpe di Siusi è anche il luogo magico dove fiori ed erbe spontanee profumano i pascoli sovrastati dalle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), gli animali si godono la libertà sotto il sole e i sentieri attraversano boschi e praterie per raggiungere masi e fattorie, dove si produce ancora come una volta. Un universo in fattoria, che i bambini possono vivere e sperimentare con i genitori fino al 27 luglio, trasformandosi in piccoli contadini e contadine. C’è un appuntamento quasi tutti igiorni. Ogni lunedì di luglio, , i bimbi scoprono “tutto intorno ai cavalli”, al maneggio Unterlanzin di Castelrotto.. Martedì, imparano invece a trasformare il latte in formaggio con l’aiuto del contadino Franz della Malga Gostner all’Alpe di Siusi. Per partecipare alla trasformazione del chicco di grano in farina, il mercoledì , al mulino Malenger di Siusi allo Sciliar si macina con il contadino Max. Giovedì invece è il giorno in cui si scopre come passare “dalla farina al pane”. Il programma “Alpe di Siusi un universo in fattoria” è per i bambini da 6 anni in su accompagnati da un adulto. Programma dettagliato: www.seiseralm.it/universoinfattoria Merano festeggia 700 anni L’estate a Merano, è un appuntamento classico fin dai secoli scorsi, quando da tutta Europa si veniva a “passare le acque” nelle storiche terme. Ma la storia della città è ben più antica. Infatti proprio quest’anno Merano celebra il Giubileo per i suoi 700 anni: nel giugno del 1317, infatti, fu dotata per la prima volta di un ordinamento civico. Dopo secoli in cui si rivelò un importante centro di commercio, fu nella prima metà del XIX secolo che assunse anche la connotazione di “città di cura”: per la sua posizione, infatti, è una località dal clima mite e dall’aria salubre. Non è un caso, dunque, se l’Imperatrice Sissi, a metà Ottocento, scelse proprio Merano per curare la salute della figlia Marie Valerie, contribuendo ad aumentare l’attrattiva turistica della città. Oggi naturalmente Merano offre anche molto altro oltre le famosissime Terme, dal movimento nella natura, al mangiare e bere all’insegna della qualità senza dimenticare lo shopping cittadino: la via dei Portici, in centro, è un doppio corridoio ad archi ribassato sorretto da colonne di pietra, ed è una meravigliosa “passeggiata coperta" che ospita negozi, boutique, bar e ristoranti. Molto rilassante, sempre in città, è la passeggiata Lungopassirio, ornata di fiori e piante multicolori, che passa per il Kurhaus, uno degli edifici in stile Liberty più belli di tutta la zona alpina. Sono comunque numerose le passeggiate che partono dalla città o che la attraversano, come la Gilf, che si addentra nella gola scavata dal fiume Passirio nel Monte San Zeno e poi attraversa il fiume collegandosi alla Tappeiner, percorso ideale per le famiglie o per correre, seguendo la quale si cammina al di sopra della città fino a raggiungere il vicino paese di Quarazze. Per chiunque visiti la città, le Terme di Merano rappresentano senza dubbio una meta irrinunciabile. Oggi, al di là degli aspetti terapeutici, si cerca soprattutto di far rilassare i visitatori e di farli sentire a proprio agio. Inaugurate nel 2005, sono un complesso moderno situato proprio nel centro cittadino e includono un fitness center, un parco e varie strutture dedicate al benessere. Molti hotel della zona offrono aree wellness ben attrezzate e specifici pacchetti orientati al benessere. Per i trattamenti vengono utilizzati prevalentemente ingredienti locali, come la mela, l’uva, il pino mugo, il fieno di montagna, le erbe aromatiche, la lana: la natura e il paesaggio dell’Alto Adige sono sempre protagonisti. Merano è anche una bellissima città-giardino, disseminata da molti piccoli parchi, come il Parco Sissi, che si trova in centro città. Il Parco delle Terme di Merano, invece, è uno dei giardini urbani più grandi d’Europa, ben 51.000 metri quadrati dove crescono varie specie di piante mediterranee e ninfee. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, adagiati sui pendii sottostanti l’omonimo castello, invece, presentando oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta, nel 2013 in Canada si sono persino guadagnati il titolo di “Giardino internazionale dell’anno”. Se viene voglia di una pausa culturale, in città non mancano i musei: il Palais Mamming, il Museo civico, è uno dei più antichi dell’Alto Adige e raccoglie sculture gotiche e dipinti barocchi mentre Merano Arte, come piattaforma per le arti espressive contemporanee, presenta periodicamente mostre di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, nuovi media. Per vivere Merano a 360°, in corso Libertà, fino a metà ottobre, tutti i sabati ha luogo il Mercato Meranese dove si possono acquistare manufatti artigianali, specialità altoatesine e naturali. Il Mercato Contadino invece, offre genuini prodotti freschi del territorio: si svolge sempre il sabato mattina in via Galilei. Dalla città si possono programmare tantissime escursioni: in pochi minuti di funivia si possono raggiungere le montagne circostanti, in particolare l’area naturalistica Merano 2000. I sentieri vanno dalle semplici passeggiate di rifugio, percorribili anche con passeggini sportivi, fino alle escursioni più impegnative, dai percorsi circolari o panoramici alle vie ferrate. Novità di quest’anno è l’Outdoor Kids Camp, una nuova area per i bambini presso la stazione a monte della funivia: qui i giovani esploratori, giocando, esercitano equilibrio, forza, velocità ed elevazione mentre i genitori si rilassano sulle sdraio formato famiglia. Gli amanti delle passeggiate potranno sbizzarrirsi anche tra i celebri Sentieri d’Acqua Meranesi, un percorso di 80 km, da percorrere per intero o a tappe: uniscono tra loro undici sentieri delle rogge del territorio meranese sui quali scoprire rifugi e castelli, chiese e meraviglie della natura. Dulcis in fundo, la zona di Merano e dei suoi dintorni per ragioni geografiche, storiche e climatiche, da sempre è caratterizzata da un tipo di cucina molto varia, che risulta dalla fusione di tradizione alpina e mediterranea, contaminando tutti i piatti, dall’antipasto al dolce. L’incontro tra il Nord e il Sud dell’Europa ha dato come risultato un territorio in cui l’offerta gastronomica spazia dallo speck alla pizza, dallo strudel di mele alla torta al limone, dallo sciroppo di sambuco al caffè espresso. La varietà di prodotti che il clima favorevole consente di coltivare, ha favorito la vivacità culinaria di questa zona dell’Alto Adige. Prodotti come il miele, i latticini, le erbe aromatiche, lo speck e gli insaccati, le marmellate possono essere assaggiati nelle malghe o nei ristoranti più raffinati, che propongono piatti in cui i sapori alpini si mescolano a quelli mediterranei. Per ulteriori informazioni e curiosità: www.merano-suedtirol.it. Courmayeur si conferma anche d’estate regina della mondanità, e Food, Shopping, Sport e Beat sono le quattro dimensioni intorno a cui si sviluppa una stagione ricca di contenuti interessanti ai piedi del Monte Bianco. In prima fila, grandi nomi della cultura, dello spettacolo, dello sport, con appuntamenti che si sdipaneranno fra luglio, agosto e settembre Musica, intrattenimento e cultura: il Beat è il battito, il ritmo fondamentale, trascinante che verrà scandito artisti come L’Aura (30 luglio ore 21.15), in concerto sull’onda del suo ultimo singolo. Il cinema avrà un ruolo molto importante nel raccontare sfide e stili di vita legati all’estremo: direttamente da Cervinia arriveranno quattro tra le migliori pellicole del CineMountain Festival di Cervinia (26 luglio, 2-20-23 agosto ore 21.15). Primo appuntamento con il food, il “Courmayeur Food Market” (25 luglio, 1 - 8 - 14 - 22 agosto dalle ore 8.00 alle 13.00), mercato agricolo settimanale. Originale poi la presentazione del progetto La Cave d'Orgerès (25 luglio), una campagna di scavi archeologici che indaga le origini della produzione casearia nell’area del Monte Bianco. Mda, arte benessere non possono mancare, dalla presentazione di Antonella Bondi (24 luglio), che mostrerà le fragranze ispirate alla Val Ferret e alla Val Veny, all’’associazione culturale Art Mont Blanc che propone dal 23 luglio al 27 agosto Rivelare-Découvrir: un’operazione di velamento e disvelamento del processo creativo di due figure chiave dell’arte contemporanea, Christo e di Jeanne-Claude. In mostra, una serie di opere e progetti che troveranno casa in località Pra Sec, in due baite lungo la Dora della Valle Ferret. Un luogo incantato, dove si svolgeranno, dal 29 luglio al 27 agosto, sempre nell’ottica di unire dimensione spirituale e montagna, 4 appuntamenti dedicati allo yoga ispirati alla Montagna Sacra, il Monte Bianco, con altrettanti docenti esperti. Una data importante e speciale sarà quella del 23 luglio per i cittadini di Mazia, frazione di Malles, sito alle pendici della Cima Palla Bianca in Val Venosta che partecipa al progetto transfrontaliero “Villaggio degli Alpinisti”. L’iniziativa è nata 10 anni fa con l’intento di preservare le aree autentiche montane delle Alpi da un turismo di massa sempre più invasivo, sostenendo i paesaggi e le realtà autentiche del territorio e incentivando un turismo ecologico e sostenibile. All’Austria si sono unite anche la Germania, la Slovenia e l’Italia con l’intento di creare una rete di 26 località montane interconnesse che comprendono paesi, regioni e culture differenti. L’Alto Adige è la prima realtà nazionale che si unisce a questo progetto e il paese di Mazia è simbolo di questa collaborazione. Mazia si trova a sud del Brennero ed è situata nel cuore delle alpi venoste. Data la sua posizione, a una altitudine di oltre 1.500 metri accanto al Rio Saldura e con una vista unica su La Palla Bianca, il paese è meta di escursionisti che seguono i sentieri dei vecchi canali di irrigazione chiamati Waale e di quelli che vogliono ammirare i sette Laghi di Saldur. Tra i siti di interesse religioso e storico la chiesa parrocchiale di San Florinus, la cappella di san Martino e i resti del Castel Mazia di Sotto. Curiosità, il passato della valle di Mazia è selvaggio quanto le sue montagne: i famigerati e leggendari cavalieri predoni Matscher Raubritter erano originari di questa zona. Il 23 luglio, in occasione della festa tradizionale del paese, si terrà la cerimonia di consegna della certificazione. Sempre nel mese di luglio anche le altre realtà partner firmeranno la dichiarazione di adesione: alla rete dei Villaggi degli alpinisti tedeschi quest’anno si aggiungono Sachrang e Schleching. Mentre Jezersko nelle Alpi di Kamnik e della Savinja, una perla delle alpi slovene, sarà il primo Villaggio degli alpinisti in Slovenia nel 2018. I suoni delle Dolomiti I suoni delle Dolomiti è l’appuntamento ormai immancabile dell’estate in montagna, che è iniziato il 7 luglio e si protrae fino al 31 agosto. Si tratta di 24 appuntamenti. Oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. www.isuonidelledolomiti.it Val d’Ega, tutte le facce del Latemar Può la montagna stessa diventare un parco divertimenti, in cui ogni sentiero prende la forma di un’attrazione unica? Forse suonerà impossibile ma in Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, è proprio così: il Latemar, uno dei gruppi montuosi più spettacolari e imponenti dell’Alto Adige, sembra avere una gran voglia di raccontarsi e di raccontare i suoi luoghi, passando la parola – ma soprattutto i fatti – al Latemarium, un regno di emozioni facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, pensato per offrire a bambini e genitori otto sentieri tematici che culminano nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., con una vista mozzafiato sul mondo alpino circostante. Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per le famiglie grazie a dislivelli minimi e stazioni interattive e didattiche, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna. Il LATEMAR.PANORAMA, direttamente sotto le rocce, offre oasi di relax con scorci straordinari ed è impreziosito da informazioni e dettagli sulle peculiarità geologiche di montagna, flora e fauna, sulle leggendarie gure del Latemar e sulla guerra di confine. A proposito di profondi respiri e atmosfere distese, il LATEMAR.RELAX scende aObereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini uno spettacolo unico, mentre i genitori si godono i lettini wellness. Ideale per famiglie con figli piccoli, perché percorribile anche con il passeggino, il sentiero LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi preferiti di mucche, cavalli e pecore al pascolo, con nuove stazioni interattive dedicate alle Dolomiti. Spesso si pensa che chi predilige una vacanza a tema culturale deve recarsi nelle metropoli, ricche di musei e mostre eccezionali. Con un grado di difficoltà medio, il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione davvero straordinaria nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, SandroScalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones. I più sportivi apprezzeranno invece il LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa (2671 m), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Infine, per sciogliere le gambe, il LATEMAR.METEO è un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl. Come una sorta di premio, al Passo Pampeago, “Eye to the Dolomites” è un’installazione artistica a forma di occhio, collocata a oltre 2000 metri, che regala al visitatore un’indimenticabile e meritatissima vista sul Latemar. All’ Alpe di Siusi, a Tires al Catinaccio appuntamento con le Notti dei Montanari, 3 serate di festa sotto il cielo stellato all’insegna dei migliori piatti della tradizione popolare dell’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm, concerti, artigianato e tante curiosità. Primo appuntamento il 14, luglio, poi il 28 luglio e l’11 agosto quando la luce del sole comincerà ad accarezzare le vette dolomitiche (Patrimonio Mondiale UNESCO) sprigionando la magia dei colori dell’enrosadira, alle 24.00. Nel centro di Tires, in un percorso a tappe tra i suggestivi scorci del paese, si potranno assaporare specialità gastronomiche della tradizione, tra cui canederli con ilgulash, ricette a base di selvaggina, dimostrazioni su come si fa il pane, degustazioni di vini. E godersi iconcerti jazz, blues, rock e country, tra balli popolari, perle di artigianato e le danze al chiaro di luna degli Schuhplattler di Collepietra e delle Alpler Plattlergitschen. Un servizio shuttle collegherà Aica di Fié, Tires e S. Cipriano. Tires al Catinaccio si trova nel cuore del Parco Naturale Sciliar – Catinaccio ed è ideale da scoprire a piedi: tanti sono infatti i sentieri per escursioni ad alta quota, ferrate per arrampicate e percorsi tra i paesaggi incantati delle Dolomiti. Come quello che si può ammirare al tramonto sul leggendario alpeggio di Proa, in occasione del Berglertafel, l’esclusiva Cena del Montanaro, che si svolge il terzo giovedì del mese di luglio, quest’anno il 20 luglio. Una tavolata lunga oltre 100 metri viene allestita seguendo le linee della montagna così che commensali possano cenare godendosi lo spettacolo della natura. Info. Tel ero 0471 642127 o scrivere a: [email protected] Montagna d’estate per trovare un po’ di refrigerio in giornate torride, ma anche per vivere una serie di appuntamenti uno più intrigante dell’altro, fra sport, antiche usanze e i buoni sapori i dei cibi d’alta quota. Occasioni anche per far conoscere ai bambini di città una realtà che sembrerà loro una favola. Come “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”.! Sutrio, il paese carnico degli artigiani del legno, invita infatti il 30 luglio grandi e piccoli a salire sul monte Zoncolan, per trascorrere una giornata diversa dal solito, alla scoperta di antichi mestieri e riti della montagna friulana, come la fienagione. Da mattina a sera si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne in costume che rastrellano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); la composizione (con l’aiuto di tutti) di altissimi covoni su cui donne e bambini si arrampicano con agilità. Il tutto con il contorno di una serie di attività: passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno. Un originale percorso gastronomico-naturalistico con tappa negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) porterà alla scoperta di cibi dai sapori perduti. In ciascuno di essi, infatti, si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan. Per conoscere i pacchetti turistici: www.carnia.it - Cell.: 331.7485400 Restiamo in tema di buoni antichi sapori della montagna e andiamo a Castelrotto, sul Monte Calvario, tra le Dolomiti, dove il 26 luglio ci sarà il Banchetto Krausen, una cena all’aperto tra sapori ed emozioni, nei luoghi in cui vivevano i signori di quella che oggi è l’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm. Torneremo ai tempi dei signori Krausen, che nel Medioevo qui vivevano nel loro castello, per partecipare ad un’esclusiva cena open air che è come un viaggio nella storia. È il Banchetto Krausen, che guida i commensali lungo un sentiero tra sapori e vini delle terre altoatesine per l’aperitivo, per poi giungere nello spazio in cui accomodarsi alle tavole all’aperto e degustare un prelibato menu, mentre suonatori di fanfara risalgono il Colle, per inondare di musica questo posto magico. Oggi sulla collina del castello è rimasto un torrione, che fa parte di una cappella. Si può ammirare attraversando un imponente portone ad arco, in uno scenario verdeggiante, che richiama le antichità del luogo e nei cui spazi viene imbandita la cena. Per partecipare bisogna contattare l’ l’ufficio informazioni di Castelrotto: +39 0471 706 333. L’Alpe di Siusi L’Alpe di Siusi è anche il luogo magico dove fiori ed erbe spontanee profumano i pascoli sovrastati dalle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), gli animali si godono la libertà sotto il sole e i sentieri attraversano boschi e praterie per raggiungere masi e fattorie, dove si produce ancora come una volta. Un universo in fattoria, che i bambini possono vivere e sperimentare con i genitori fino al 27 luglio, trasformandosi in piccoli contadini e contadine. C’è un appuntamento quasi tutti igiorni. Ogni lunedì di luglio, , i bimbi scoprono “tutto intorno ai cavalli”, al maneggio Unterlanzin di Castelrotto.. Martedì, imparano invece a trasformare il latte in formaggio con l’aiuto del contadino Franz della Malga Gostner all’Alpe di Siusi. Per partecipare alla trasformazione del chicco di grano in farina, il mercoledì , al mulino Malenger di Siusi allo Sciliar si macina con il contadino Max. Giovedì invece è il giorno in cui si scopre come passare “dalla farina al pane”. Il programma “Alpe di Siusi un universo in fattoria” è per i bambini da 6 anni in su accompagnati da un adulto. Programma dettagliato: www.seiseralm.it/universoinfattoria Merano festeggia 700 anni L’estate a Merano, è un appuntamento classico fin dai secoli scorsi, quando da tutta Europa si veniva a “passare le acque” nelle storiche terme. Ma la storia della città è ben più antica. Infatti proprio quest’anno Merano celebra il Giubileo per i suoi 700 anni: nel giugno del 1317, infatti, fu dotata per la prima volta di un ordinamento civico. Dopo secoli in cui si rivelò un importante centro di commercio, fu nella prima metà del XIX secolo che assunse anche la connotazione di “città di cura”: per la sua posizione, infatti, è una località dal clima mite e dall’aria salubre. Non è un caso, dunque, se l’Imperatrice Sissi, a metà Ottocento, scelse proprio Merano per curare la salute della figlia Marie Valerie, contribuendo ad aumentare l’attrattiva turistica della città. Oggi naturalmente Merano offre anche molto altro oltre le famosissime Terme, dal movimento nella natura, al mangiare e bere all’insegna della qualità senza dimenticare lo shopping cittadino: la via dei Portici, in centro, è un doppio corridoio ad archi ribassato sorretto da colonne di pietra, ed è una meravigliosa “passeggiata coperta" che ospita negozi, boutique, bar e ristoranti. Molto rilassante, sempre in città, è la passeggiata Lungopassirio, ornata di fiori e piante multicolori, che passa per il Kurhaus, uno degli edifici in stile Liberty più belli di tutta la zona alpina. Sono comunque numerose le passeggiate che partono dalla città o che la attraversano, come la Gilf, che si addentra nella gola scavata dal fiume Passirio nel Monte San Zeno e poi attraversa il fiume collegandosi alla Tappeiner, percorso ideale per le famiglie o per correre, seguendo la quale si cammina al di sopra della città fino a raggiungere il vicino paese di Quarazze. Per chiunque visiti la città, le Terme di Merano rappresentano senza dubbio una meta irrinunciabile. Oggi, al di là degli aspetti terapeutici, si cerca soprattutto di far rilassare i visitatori e di farli sentire a proprio agio. Inaugurate nel 2005, sono un complesso moderno situato proprio nel centro cittadino e includono un fitness center, un parco e varie strutture dedicate al benessere. Molti hotel della zona offrono aree wellness ben attrezzate e specifici pacchetti orientati al benessere. Per i trattamenti vengono utilizzati prevalentemente ingredienti locali, come la mela, l’uva, il pino mugo, il fieno di montagna, le erbe aromatiche, la lana: la natura e il paesaggio dell’Alto Adige sono sempre protagonisti. Merano è anche una bellissima città-giardino, disseminata da molti piccoli parchi, come il Parco Sissi, che si trova in centro città. Il Parco delle Terme di Merano, invece, è uno dei giardini urbani più grandi d’Europa, ben 51.000 metri quadrati dove crescono varie specie di piante mediterranee e ninfee. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, adagiati sui pendii sottostanti l’omonimo castello, invece, presentando oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta, nel 2013 in Canada si sono persino guadagnati il titolo di “Giardino internazionale dell’anno”. Se viene voglia di una pausa culturale, in città non mancano i musei: il Palais Mamming, il Museo civico, è uno dei più antichi dell’Alto Adige e raccoglie sculture gotiche e dipinti barocchi mentre Merano Arte, come piattaforma per le arti espressive contemporanee, presenta periodicamente mostre di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, nuovi media. Per vivere Merano a 360°, in corso Libertà, fino a metà ottobre, tutti i sabati ha luogo il Mercato Meranese dove si possono acquistare manufatti artigianali, specialità altoatesine e naturali. Il Mercato Contadino invece, offre genuini prodotti freschi del territorio: si svolge sempre il sabato mattina in via Galilei. Dalla città si possono programmare tantissime escursioni: in pochi minuti di funivia si possono raggiungere le montagne circostanti, in particolare l’area naturalistica Merano 2000. I sentieri vanno dalle semplici passeggiate di rifugio, percorribili anche con passeggini sportivi, fino alle escursioni più impegnative, dai percorsi circolari o panoramici alle vie ferrate. Novità di quest’anno è l’Outdoor Kids Camp, una nuova area per i bambini presso la stazione a monte della funivia: qui i giovani esploratori, giocando, esercitano equilibrio, forza, velocità ed elevazione mentre i genitori si rilassano sulle sdraio formato famiglia. Gli amanti delle passeggiate potranno sbizzarrirsi anche tra i celebri Sentieri d’Acqua Meranesi, un percorso di 80 km, da percorrere per intero o a tappe: uniscono tra loro undici sentieri delle rogge del territorio meranese sui quali scoprire rifugi e castelli, chiese e meraviglie della natura. Dulcis in fundo, la zona di Merano e dei suoi dintorni per ragioni geografiche, storiche e climatiche, da sempre è caratterizzata da un tipo di cucina molto varia, che risulta dalla fusione di tradizione alpina e mediterranea, contaminando tutti i piatti, dall’antipasto al dolce. L’incontro tra il Nord e il Sud dell’Europa ha dato come risultato un territorio in cui l’offerta gastronomica spazia dallo speck alla pizza, dallo strudel di mele alla torta al limone, dallo sciroppo di sambuco al caffè espresso. La varietà di prodotti che il clima favorevole consente di coltivare, ha favorito la vivacità culinaria di questa zona dell’Alto Adige. Prodotti come il miele, i latticini, le erbe aromatiche, lo speck e gli insaccati, le marmellate possono essere assaggiati nelle malghe o nei ristoranti più raffinati, che propongono piatti in cui i sapori alpini si mescolano a quelli mediterranei. Per ulteriori informazioni e curiosità: www.merano-suedtirol.it. Courmayeur si conferma anche d’estate regina della mondanità, e Food, Shopping, Sport e Beat sono le quattro dimensioni intorno a cui si sviluppa una stagione ricca di contenuti interessanti ai piedi del Monte Bianco. In prima fila, grandi nomi della cultura, dello spettacolo, dello sport, con appuntamenti che si sdipaneranno fra luglio, agosto e settembre Musica, intrattenimento e cultura: il Beat è il battito, il ritmo fondamentale, trascinante che verrà scandito artisti come L’Aura (30 luglio ore 21.15), in concerto sull’onda del suo ultimo singolo. Il cinema avrà un ruolo molto importante nel raccontare sfide e stili di vita legati all’estremo: direttamente da Cervinia arriveranno quattro tra le migliori pellicole del CineMountain Festival di Cervinia (26 luglio, 2-20-23 agosto ore 21.15). Primo appuntamento con il food, il “Courmayeur Food Market” (25 luglio, 1 - 8 - 14 - 22 agosto dalle ore 8.00 alle 13.00), mercato agricolo settimanale. Originale poi la presentazione del progetto La Cave d'Orgerès (25 luglio), una campagna di scavi archeologici che indaga le origini della produzione casearia nell’area del Monte Bianco. Mda, arte benessere non possono mancare, dalla presentazione di Antonella Bondi (24 luglio), che mostrerà le fragranze ispirate alla Val Ferret e alla Val Veny, all’’associazione culturale Art Mont Blanc che propone dal 23 luglio al 27 agosto Rivelare-Découvrir: un’operazione di velamento e disvelamento del processo creativo di due figure chiave dell’arte contemporanea, Christo e di Jeanne-Claude. In mostra, una serie di opere e progetti che troveranno casa in località Pra Sec, in due baite lungo la Dora della Valle Ferret. Un luogo incantato, dove si svolgeranno, dal 29 luglio al 27 agosto, sempre nell’ottica di unire dimensione spirituale e montagna, 4 appuntamenti dedicati allo yoga ispirati alla Montagna Sacra, il Monte Bianco, con altrettanti docenti esperti. Una data importante e speciale sarà quella del 23 luglio per i cittadini di Mazia, frazione di Malles, sito alle pendici della Cima Palla Bianca in Val Venosta che partecipa al progetto transfrontaliero “Villaggio degli Alpinisti”. L’iniziativa è nata 10 anni fa con l’intento di preservare le aree autentiche montane delle Alpi da un turismo di massa sempre più invasivo, sostenendo i paesaggi e le realtà autentiche del territorio e incentivando un turismo ecologico e sostenibile. All’Austria si sono unite anche la Germania, la Slovenia e l’Italia con l’intento di creare una rete di 26 località montane interconnesse che comprendono paesi, regioni e culture differenti. L’Alto Adige è la prima realtà nazionale che si unisce a questo progetto e il paese di Mazia è simbolo di questa collaborazione. Mazia si trova a sud del Brennero ed è situata nel cuore delle alpi venoste. Data la sua posizione, a una altitudine di oltre 1.500 metri accanto al Rio Saldura e con una vista unica su La Palla Bianca, il paese è meta di escursionisti che seguono i sentieri dei vecchi canali di irrigazione chiamati Waale e di quelli che vogliono ammirare i sette Laghi di Saldur. Tra i siti di interesse religioso e storico la chiesa parrocchiale di San Florinus, la cappella di san Martino e i resti del Castel Mazia di Sotto. Curiosità, il passato della valle di Mazia è selvaggio quanto le sue montagne: i famigerati e leggendari cavalieri predoni Matscher Raubritter erano originari di questa zona. Il 23 luglio, in occasione della festa tradizionale del paese, si terrà la cerimonia di consegna della certificazione. Sempre nel mese di luglio anche le altre realtà partner firmeranno la dichiarazione di adesione: alla rete dei Villaggi degli alpinisti tedeschi quest’anno si aggiungono Sachrang e Schleching. Mentre Jezersko nelle Alpi di Kamnik e della Savinja, una perla delle alpi slovene, sarà il primo Villaggio degli alpinisti in Slovenia nel 2018. I suoni delle Dolomiti I suoni delle Dolomiti è l’appuntamento ormai immancabile dell’estate in montagna, che è iniziato il 7 luglio e si protrae fino al 31 agosto. Si tratta di 24 appuntamenti. Oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. www.isuonidelledolomiti.it Val d’Ega, tutte le facce del Latemar Può la montagna stessa diventare un parco divertimenti, in cui ogni sentiero prende la forma di un’attrazione unica? Forse suonerà impossibile ma in Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, è proprio così: il Latemar, uno dei gruppi montuosi più spettacolari e imponenti dell’Alto Adige, sembra avere una gran voglia di raccontarsi e di raccontare i suoi luoghi, passando la parola – ma soprattutto i fatti – al Latemarium, un regno di emozioni facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, pensato per offrire a bambini e genitori otto sentieri tematici che culminano nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., con una vista mozzafiato sul mondo alpino circostante. Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per le famiglie grazie a dislivelli minimi e stazioni interattive e didattiche, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna. Il LATEMAR.PANORAMA, direttamente sotto le rocce, offre oasi di relax con scorci straordinari ed è impreziosito da informazioni e dettagli sulle peculiarità geologiche di montagna, flora e fauna, sulle leggendarie gure del Latemar e sulla guerra di confine. A proposito di profondi respiri e atmosfere distese, il LATEMAR.RELAX scende aObereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini uno spettacolo unico, mentre i genitori si godono i lettini wellness. Ideale per famiglie con figli piccoli, perché percorribile anche con il passeggino, il sentiero LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi preferiti di mucche, cavalli e pecore al pascolo, con nuove stazioni interattive dedicate alle Dolomiti. Spesso si pensa che chi predilige una vacanza a tema culturale deve recarsi nelle metropoli, ricche di musei e mostre eccezionali. Con un grado di difficoltà medio, il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione davvero straordinaria nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, SandroScalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones. I più sportivi apprezzeranno invece il LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa (2671 m), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Infine, per sciogliere le gambe, il LATEMAR.METEO è un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl. Come una sorta di premio, al Passo Pampeago, “Eye to the Dolomites” è un’installazione artistica a forma di occhio, collocata a oltre 2000 metri, che regala al visitatore un’indimenticabile e meritatissima vista sul Latemar. All’ Alpe di Siusi, a Tires al Catinaccio appuntamento con le Notti dei Montanari, 3 serate di festa sotto il cielo stellato all’insegna dei migliori piatti della tradizione popolare dell’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm, concerti, artigianato e tante curiosità. Primo appuntamento il 14, luglio, poi il 28 luglio e l’11 agosto quando la luce del sole comincerà ad accarezzare le vette dolomitiche (Patrimonio Mondiale UNESCO) sprigionando la magia dei colori dell’enrosadira, alle 24.00. Nel centro di Tires, in un percorso a tappe tra i suggestivi scorci del paese, si potranno assaporare specialità gastronomiche della tradizione, tra cui canederli con ilgulash, ricette a base di selvaggina, dimostrazioni su come si fa il pane, degustazioni di vini. E godersi iconcerti jazz, blues, rock e country, tra balli popolari, perle di artigianato e le danze al chiaro di luna degli Schuhplattler di Collepietra e delle Alpler Plattlergitschen. Un servizio shuttle collegherà Aica di Fié, Tires e S. Cipriano. Tires al Catinaccio si trova nel cuore del Parco Naturale Sciliar – Catinaccio ed è ideale da scoprire a piedi: tanti sono infatti i sentieri per escursioni ad alta quota, ferrate per arrampicate e percorsi tra i paesaggi incantati delle Dolomiti. Come quello che si può ammirare al tramonto sul leggendario alpeggio di Proa, in occasione del Berglertafel, l’esclusiva Cena del Montanaro, che si svolge il terzo giovedì del mese di luglio, quest’anno il 20 luglio. Una tavolata lunga oltre 100 metri viene allestita seguendo le linee della montagna così che commensali possano cenare godendosi lo spettacolo della natura. Info. Tel ero 0471 642127 o scrivere a: [email protected]                                      

Si tratta di 24 appuntamenti. Oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. www.isuonidelledolomiti.it Val d’Ega, tutte le facce del Latemar Può la montagna stessa diventare un parco divertimenti, in cui ogni sentiero prende la forma di un’attrazione unica? Forse suonerà impossibile ma in Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, è proprio così: il Latemar, uno dei gruppi montuosi più spettacolari e imponenti dell’Alto Adige, sembra avere una gran voglia di raccontarsi e di raccontare i suoi luoghi, passando la parola – ma soprattutto i fatti – al Latemarium, un regno di emozioni facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, pensato per offrire a bambini e genitori otto sentieri tematici che culminano nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., con una vista mozzafiato sul mondo alpino circostante. Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per le famiglie grazie a dislivelli minimi e stazioni interattive e didattiche, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna. Il LATEMAR.PANORAMA, direttamente sotto le rocce, offre oasi di relax con scorci straordinari ed è impreziosito da informazioni e dettagli sulle peculiarità geologiche di montagna, flora e fauna, sulle leggendarie gure del Latemar e sulla guerra di confine. A proposito di profondi respiri e atmosfere distese, il LATEMAR.RELAX scende aObereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini uno spettacolo unico, mentre i genitori si godono i lettini wellness. Ideale per famiglie con figli piccoli, perché percorribile anche con il passeggino, il sentiero LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi preferiti di mucche, cavalli e pecore al pascolo, con nuove stazioni interattive dedicate alle Dolomiti. Spesso si pensa che chi predilige una vacanza a tema culturale deve recarsi nelle metropoli, ricche di musei e mostre eccezionali. Con un grado di difficoltà medio, il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione davvero straordinaria nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, SandroScalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones. I più sportivi apprezzeranno invece il LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa (2671 m), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Infine, per sciogliere le gambe, il LATEMAR.METEO è un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl. Come una sorta di premio, al Passo Pampeago, “Eye to the Dolomites” è un’installazione artistica a forma di occhio, collocata a oltre 2000 metri, che regala al visitatore un’indimenticabile e meritatissima vista sul Latemar. All’ Alpe di Siusi, a Tires al Catinaccio appuntamento con le Notti dei Montanari, 3 serate di festa sotto il cielo stellato all’insegna dei migliori piatti della tradizione popolare dell’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm, concerti, artigianato e tante curiosità. Primo appuntamento il 14, luglio, poi il 28 luglio e l’11 agosto quando la luce del sole comincerà ad accarezzare le vette dolomitiche (Patrimonio Mondiale UNESCO) sprigionando la magia dei colori dell’enrosadira, alle 24.00. Nel centro di Tires, in un percorso a tappe tra i suggestivi scorci del paese, si potranno assaporare specialità gastronomiche della tradizione, tra cui canederli con ilgulash, ricette a base di selvaggina, dimostrazioni su come si fa il pane, degustazioni di vini. E godersi iconcerti jazz, blues, rock e country, tra balli popolari, perle di artigianato e le danze al chiaro di luna degli Schuhplattler di Collepietra e delle Alpler Plattlergitschen. Un servizio shuttle collegherà Aica di Fié, Tires e S. Cipriano. Tires al Catinaccio si trova nel cuore del Parco Naturale Sciliar – Catinaccio ed è ideale da scoprire a piedi: tanti sono infatti i sentieri per escursioni ad alta quota, ferrate per arrampicate e percorsi tra i paesaggi incantati delle Dolomiti. Come quello che si può ammirare al tramonto sul leggendario alpeggio di Proa, in occasione del Berglertafel, l’esclusiva Cena del Montanaro, che si svolge il terzo giovedì del mese di luglio, quest’anno il 20 luglio. Una tavolata lunga oltre 100 metri viene allestita seguendo le linee della montagna così che commensali possano cenare godendosi lo spettacolo della natura. Info. Tel ero 0471 642127 o scrivere a: [email protected]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Montagna d’estate per trovare un po’ di refrigerio in giornate torride, ma anche per vivere una serie di appuntamenti uno più intrigante dell’altro, fra sport, antiche usanze e i buoni sapori i dei cibi d’alta quota. Occasioni anche per far conoscere ai bambini di città una realtà che sembrerà loro una favola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Antichi mestieri in Carnia:  il taglio del fieno

Come “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”. Sutrio, il paese carnico degli artigiani del legno, invita infatti il 30 luglio grandi e piccoli a salire sul monte Zoncolan, per trascorrere una giornata diversa dal solito, alla scoperta di antichi mestieri e riti della montagna friulana, come la fienagione. Da mattina a sera si susseguiranno le varie fasi della fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne in costume che rastrellano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); la composizione (con l’aiuto di tutti) di altissimi covoni su cui donne e bambini si arrampicano con agilità. Il tutto con il contorno di una serie di attività: passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna, biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno. Un originale percorso gastronomico-naturalistico con tappa negli stavoli (le caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) porterà alla scoperta di cibi dai sapori perduti. In ciascuno di essi, infatti, si degusterà un piatto tradizionale, preparato seguendo le ricette dello  chef Gianni Cosetti: aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale dello Zoncolan. Per conoscere i pacchetti turistici: www.carnia.it - Cell.: 331.7485400 A Castelrotto un tuffo nei sapori del  Medioevo

Restiamo in tema di buoni antichi sapori della montagna e andiamo a Castelrotto, sul Monte Calvario, tra le Dolomiti, dove il 26 luglio ci sarà il Banchetto Krausen, una cena all’aperto tra sapori ed emozioni, nei luoghi in cui vivevano i signori di quella che oggi è l’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm. Torneremo ai tempi dei signori Krausen, che nel Medioevo qui vivevano nel loro castello, per partecipare ad un’esclusiva cena open air che è come un viaggio nella storia. È il Banchetto Krausen, che guida i commensali lungo un sentiero tra sapori e vini delle terre altoatesine per l’aperitivo, per poi giungere nello spazio in cui accomodarsi alle tavole all’aperto e degustare un prelibato menu, mentre suonatori di fanfara risalgono il Colle, per inondare di musica questo posto magico. Oggi sulla collina del castello è rimasto un torrione, che fa parte di una cappella. Si può ammirare attraversando un imponente portone ad arco, in uno scenario verdeggiante, che richiama le antichità del luogo e nei cui spazi viene imbandita la cena. Per partecipare bisogna contattare l’ l’ufficio informazioni di Castelrotto: +39 0471 706 333. L’Alpe di Siusi a misura di bimbo L’Alpe di Siusi è anche il luogo magico dove fiori ed erbe spontanee profumano i pascoli sovrastati dalle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO), gli animali si godono la libertà sotto il sole e i sentieri attraversano boschi e praterie per raggiungere masi e fattorie, dove si produce ancora come una volta. Un universo in fattoria, che i bambini possono vivere e sperimentare con i genitori fino al 27 luglio, trasformandosi in piccoli contadini e contadine. C’è un appuntamento quasi tutti i giorni. Ogni lunedì di luglio, , i bimbi scoprono “tutto intorno ai cavalli”, al maneggio Unterlanzin di Castelrotto.. Martedì, imparano invece a trasformare il latte in formaggio con l’aiuto del contadino Franz della Malga Gostner all’Alpe di Siusi. Per partecipare alla trasformazione del chicco di grano in farina, il mercoledì , al mulino Malenger di Siusi allo Sciliar si macina con il contadino Max. Giovedì invece è il giorno in cui si scopre come passare “dalla farina al pane”. Il programma “Alpe di Siusi un universo in fattoria” è per i bambini da 6 anni in su accompagnati da un adulto. Programma dettagliato: www.seiseralm.it/universoinfattoria

Merano festeggia 700 anni 

L’estate a Merano, è un appuntamento classico fin dai secoli scorsi, quando da tutta Europa si veniva a “passare le acque” nelle storiche terme. Ma la storia della città è ben più antica. Infatti proprio quest’anno Merano celebra il Giubileo per i suoi 700 anni: nel giugno del 1317, infatti, fu dotata per la prima volta di un ordinamento civico. Dopo secoli in cui si rivelò un importante centro di commercio, fu nella prima metà del XIX secolo che assunse anche la connotazione di “città di cura”: per la sua posizione, infatti, è una località dal clima mite e dall’aria salubre. Non è un caso, dunque, se l’Imperatrice Sissi, a metà Ottocento, scelse proprio Merano per curare la salute della figlia Marie Valerie, contribuendo ad aumentare l’attrattiva turistica della città. Oggi naturalmente Merano offre anche molto altro oltre le famosissime Terme, dal movimento nella natura, al mangiare e bere all’insegna della qualità senza dimenticare lo shopping cittadino: la via dei Portici, in centro, è un doppio corridoio ad archi ribassato sorretto da colonne di pietra, ed è una meravigliosa “passeggiata coperta" che ospita negozi, boutique, bar e ristoranti. Molto rilassante, sempre in città, è la passeggiata Lungopassirio, ornata di fiori e piante multicolori, che passa per il Kurhaus, uno degli edifici in stile Liberty più belli di tutta la zona alpina. Sono comunque numerose le passeggiate che partono dalla città o che la attraversano, come la Gilf, che si addentra nella gola scavata dal fiume Passirio nel Monte San Zeno e poi attraversa il fiume collegandosi alla Tappeiner, percorso ideale per le famiglie o per correre, seguendo la quale si cammina al di sopra della città fino a raggiungere il vicino paese di Quarazze.  

Terme e non solo

Per chiunque visiti la città, le Terme di Merano rappresentano senza dubbio una meta irrinunciabile. Oggi, al di là degli aspetti terapeutici, si cerca soprattutto di far rilassare i visitatori e di farli sentire a proprio agio. Inaugurate nel 2005, sono un complesso moderno situato proprio nel centro cittadino e includono un fitness center, un parco e varie strutture dedicate al benessere. Molti hotel della zona offrono aree wellness ben attrezzate e specifici pacchetti orientati al benessere. Per i trattamenti vengono utilizzati prevalentemente ingredienti locali, come la mela, l’uva, il pino mugo, il fieno di montagna, le erbe aromatiche, la lana: la natura e il paesaggio dell’Alto Adige sono sempre protagonisti. Merano è anche una bellissima città-giardino, disseminata da molti piccoli parchi, come il Parco Sissi, che si trova in centro città. Il Parco delle Terme di Merano, invece, è uno dei giardini urbani più grandi d’Europa, ben 51.000 metri quadrati dove crescono varie specie di piante mediterranee e ninfee. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, adagiati sui pendii sottostanti l’omonimo castello, invece, presentando oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta, nel 2013 in Canada si sono persino guadagnati il titolo di “Giardino internazionale dell’anno”. Se viene voglia di una pausa culturale, in città non mancano i musei: il Palais Mamming, il Museo civico, è uno dei più antichi dell’Alto Adige e raccoglie sculture gotiche e dipinti barocchi mentre Merano Arte, come piattaforma per le arti espressive contemporanee, presenta periodicamente mostre di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, nuovi media. Per vivere Merano a 360°, in corso Libertà, fino a metà ottobre, tutti i sabati ha luogo il Mercato Meranese dove si possono acquistare manufatti artigianali, specialità altoatesine e naturali. Il Mercato Contadino invece, offre genuini prodotti freschi del territorio: si svolge sempre il sabato mattina in via Galilei. A Merano 2000

Dalla città si possono programmare tantissime escursioni: in pochi minuti di funivia si possono raggiungere le montagne circostanti, in particolare l’area naturalistica Merano 2000. I sentieri vanno dalle semplici passeggiate di rifugio, percorribili anche con passeggini sportivi, fino alle escursioni più impegnative, dai percorsi circolari o panoramici alle vie ferrate. Novità di quest’anno è l’Outdoor Kids Camp, una nuova area per i bambini presso la stazione a monte della funivia: qui i giovani esploratori, giocando, esercitano equilibrio, forza, velocità ed elevazione mentre i genitori si rilassano sulle sdraio formato famiglia. Gli amanti delle passeggiate potranno sbizzarrirsi anche tra i celebri Sentieri d’Acqua Meranesi, un percorso di 80 km, da percorrere per intero o a tappe: uniscono tra loro undici sentieri delle rogge del territorio meranese sui quali scoprire rifugi e castelli, chiese e meraviglie della natura. Dulcis in fundo, la zona di Merano e dei suoi dintorni per ragioni geografiche, storiche e climatiche, da sempre è caratterizzata da un tipo di cucina molto varia, che risulta dalla fusione di tradizione alpina e mediterranea, contaminando tutti i piatti, dall’antipasto al dolce. L’incontro tra il Nord e il Sud dell’Europa ha dato come risultato un territorio in cui l’offerta gastronomica spazia dallo speck alla pizza, dallo strudel di mele alla torta al limone, dallo sciroppo di sambuco al caffè espresso. La varietà di prodotti che il clima favorevole consente di coltivare, ha favorito la vivacità culinaria di questa zona dell’Alto Adige. Prodotti come il miele, i latticini, le erbe aromatiche, lo speck e gli insaccati, le marmellate possono essere assaggiati nelle malghe o nei ristoranti più raffinati, che propongono piatti in cui i sapori alpini si mescolano a quelli mediterranei. Per ulteriori informazioni e curiosità: www.merano-suedtirol.it.

Courmayeur regina anche d'estate

Courmayeur si conferma anche d’estate regina della mondanità, e Food, Shopping, Sport e Beat sono le quattro dimensioni intorno a cui si sviluppa una stagione ricca di contenuti interessanti ai piedi del Monte Bianco. In prima fila, grandi nomi della cultura, dello spettacolo, dello sport, con appuntamenti che si dipaneranno fra luglio, agosto e settembre .Musica, intrattenimento e cultura: il Beat è il battito, il ritmo fondamentale, trascinante che verrà scandito artisti come L’Aura (30 luglio ore 21.15), in concerto sull’onda del suo ultimo singolo. Il cinema avrà un ruolo molto importante nel raccontare sfide e stili di vita legati all’estremo: direttamente da Cervinia arriveranno quattro tra le migliori pellicole del CineMountain Festival di Cervinia (26 luglio, 2-20-23 agosto ore 21.15). Primo appuntamento con il food, il “Courmayeur Food Market” (25 luglio, 1 - 8 - 14 - 22 agosto dalle ore 8.00 alle 13.00), mercato agricolo settimanale. Originale poi la presentazione del progetto La Cave d'Orgerès (25 luglio), una campagna di scavi archeologici che indaga le origini della produzione casearia nell’area del Monte Bianco.   Moda, arte benessere non possono mancare, dalla presentazione di Antonella Bondi (24 luglio), che mostrerà le fragranze ispirate alla Val Ferret e alla Val Veny, all’’associazione culturale Art Mont Blanc che propone dal 23 luglio al 27 agosto Rivelare-Découvrir: un’operazione di velamento e disvelamento del processo creativo di due figure chiave dell’arte contemporanea, Christo e di Jeanne-Claude. In mostra, una serie di opere e progetti che troveranno casa in località Pra Sec, in due baite lungo la Dora della Valle Ferret. Un luogo incantato, dove si svolgeranno, dal 29 luglio al 27 agosto, sempre nell’ottica di unire dimensione spirituale e montagna, 4 appuntamenti dedicati allo yoga ispirati alla Montagna Sacra, il Monte Bianco, con altrettanti docenti esperti.        

In Val Venosta nasce il Villaggio degli Alpinisti 

Una data importante e speciale sarà quella del 23 luglio per i cittadini di Mazia, frazione di Malles, sito alle pendici della Cima Palla Bianca in Val Venosta che partecipa al progetto transfrontaliero “Villaggio degli Alpinisti”. L’iniziativa è nata 10 anni fa con l’intento di preservare le aree autentiche montane delle Alpi da un turismo di massa sempre più invasivo, sostenendo i paesaggi e le realtà autentiche del territorio e incentivando un turismo ecologico e sostenibile. All’Austria si sono unite anche la Germania, la Slovenia e l’Italia con l’intento di creare una rete di 26 località montane interconnesse che comprendono paesi, regioni e culture differenti. L’Alto Adige è la prima realtà nazionale che si unisce a questo progetto e il paese di Mazia è simbolo di questa collaborazione. Mazia si trova a sud del Brennero ed è situata nel cuore delle alpi venoste. Data la sua posizione, a una altitudine di oltre 1.500 metri accanto al Rio Saldura e con una vista unica su La Palla Bianca, il paese è meta di escursionisti che seguono i sentieri dei vecchi canali di irrigazione chiamati Waale e di quelli che vogliono ammirare i sette Laghi di Saldur. Tra i siti di interesse religioso e storico la chiesa parrocchiale di San Florinus, la cappella di san Martino e i resti del Castel Mazia di Sotto. Curiosità, il passato della valle di Mazia è selvaggio quanto le sue montagne: i famigerati e leggendari cavalieri predoni Matscher Raubritter erano originari di questa zona. Il 23 luglio, in occasione della festa tradizionale del paese, si terrà la cerimonia di consegna della certificazione. Sempre nel mese di luglio anche le altre realtà partner firmeranno la dichiarazione di adesione: alla rete dei Villaggi degli alpinisti tedeschi quest’anno si aggiungono Sachrang e Schleching. Mentre Jezersko nelle Alpi di Kamnik e della Savinja, una perla delle alpi slovene, sarà il primo Villaggio degli alpinisti in Slovenia nel 2018.

I Suoni delle Dolomiti in Trentino

Si tratta di 24 appuntamenti e oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. Info su www.isuonidelledolomiti.it Val d’Ega, tutte le facce del Latemar

Può la montagna stessa diventare un parco divertimenti, in cui ogni sentiero prende la forma di un’attrazione unica? Forse suonerà impossibile ma in Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, è proprio così: il Latemar, uno dei gruppi montuosi più spettacolari e imponenti dell’Alto Adige, sembra avere una gran voglia di raccontarsi e di raccontare i suoi luoghi, passando la parola – ma soprattutto i fatti – al Latemarium, un regno di emozioni facilmente raggiungibile da Obereggen con la seggiovia Oberholz, pensato per offrire a bambini e genitori otto sentieri tematici che culminano nella piattaforma panoramica LATEMAR.360°, grande chiocciola in legno attaccata alla montagna a 2.100 m s.l.m., con una vista mozzafiato sul mondo alpino circostante. Lungo il percorso LATEMAR.NATURA, ideale per le famiglie grazie a dislivelli minimi e stazioni interattive e didattiche, si scoprono tutti i dettagli riguardanti i biotopi del Latemar, come il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna. Il LATEMAR.PANORAMA, direttamente sotto le rocce, offre oasi di relax con scorci straordinari ed è impreziosito da informazioni e dettagli sulle peculiarità geologiche di montagna, flora e fauna, e sulla guerra di confine. A proposito di profondi respiri e atmosfere distese, il LATEMAR.RELAX scende a Obereggen dalla malga Laner Alm attraverso boschi ombreggiati, rigogliosi prati fioriti e verdi prati alpini sui quali gli animali pascolano, offrendo ai bambini uno spettacolo unico, mentre i genitori si godono i lettini wellness. Ideale per famiglie con figli piccoli, perché percorribile anche con il passeggino, il sentiero LATEMAR.ALP è una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi preferiti di mucche, cavalli e pecore al pascolo, con nuove stazioni interattive dedicate alle Dolomiti. Spesso si pensa che chi predilige una vacanza a tema culturale deve recarsi nelle metropoli, ricche di musei e mostre eccezionali. Con un grado di difficoltà medio, il LATEMAR.ART sfata questo luogo comune offrendo agli amanti dell’arte la possibilità di addentrarsi un un’esposizione davvero straordinaria nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, con un itinerario costellato dei lavori di Dick Gordon, SandroScalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones. I più sportivi apprezzeranno invece il LATEMAR.UNESCO, escursione in montagna di difficoltà intermedia che si snoda tra camini e torri, salendo fino al Rifugio Torre di Pisa (2671 m), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Infine, per sciogliere le gambe, il LATEMAR.METEO è un facile percorso di 1 km, senza dislivello che dal Monte Agnello si snoda in direzione della località Tresca e del sentiero geologico del Dos Capèl. Come una sorta di premio, al Passo Pampeago, “Eye to the Dolomites” è un’installazione artistica a forma di occhio, collocata a oltre 2000 metri, che regala al visitatore un’indimenticabile e meritatissima vista sul Latemar.

Le notti dei montanari

All’ Alpe di Siusi, a Tires al Catinaccio appuntamento con le Notti dei Montanari, 3 serate di festa sotto il cielo stellato all’insegna dei migliori piatti della tradizione popolare dell’area vacanze Alpe di Siusi – Seiser Alm, concerti, artigianato e tante curiosità. Primo appuntamento il 14, luglio, poi il 28 luglio e l’11 agosto quando la luce del sole comincerà ad accarezzare le vette dolomitiche (Patrimonio Mondiale UNESCO) sprigionando la magia dei colori dell’enrosadira, alle 24.00. Nel centro di Tires, in un percorso a tappe tra i suggestivi scorci del paese, si potranno assaporare specialità gastronomiche della tradizione, tra cui canederli con ilgulash, ricette a base di selvaggina, dimostrazioni su come si fa il pane, degustazioni di vini. E godersi iconcerti jazz, blues, rock e country, tra balli popolari, perle di artigianato e le danze al chiaro di luna degli Schuhplattler di Collepietra e delle Alpler Plattlergitschen. Un servizio shuttle collegherà Aica di Fié, Tires e S. Cipriano. Tires al Catinaccio si trova nel cuore del Parco Naturale Sciliar – Catinaccio ed è ideale da scoprire a piedi: tanti sono infatti i sentieri per escursioni ad alta quota, ferrate per arrampicate e percorsi tra i paesaggi incantati delle Dolomiti. Come quello che si può ammirare al tramonto sul leggendario alpeggio di Proa, in occasione del Berglertafel, l’esclusiva Cena del Montanaro, che si svolge il terzo giovedì del mese di luglio, quest’anno il 20 luglio. Una tavolata lunga oltre 100 metri viene allestita seguendo le linee della montagna così che commensali possano cenare godendosi lo spettacolo della natura. Info. Tel ero 0471 642127 o scrivere a: [email protected] .

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I suoni delle Dolomiti I suoni delle Dolomiti è l’appuntamento ormai immancabile dell’estate in montagna, che è iniziato il 7 luglio e si protrae fino al 31 agosto. Si tratta di 24 appuntamenti. Oltre ai concerti delle 13, l’edizione 2017 propone 2 concerti all’alba, 1 trekking e un nuovo progetto speciale; un festival nel festival, la Campiglio special week, per animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti internazionali. Da ventitre anni il Trentino organizza e propone un festival di musica in alta quota. Sono prati, conche, palcoscenici naturali che accolgono famosi musicisti provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in ogni genere musicale, dal jazz alla classica, dalla world music alla canzone d'autore. I luoghi dei concerti sono nelle vicinanze di rifugi alpini, malghe e vette così ogni appuntamento diventa anche occasione per godere il piacere di un’intera giornata in quota, provando l’ospitalità delle terre alte, i piatti della gastronomia, o semplicemente cercando il relax e il divertimento con la famiglia e gli amici. L'accesso attraverso sentieri ben segnalati vi permette di raggiungere i concerti in autonomia o con l'accompagnamento delle Guide Alpine del Trentino che vi racconteranno il territorio e vi condurranno attraverso itinerari poco conosciuti in totale sicurezza. Il programma è pensato per offrire mete adatte a tutti: avvicinamenti facili per i più piccoli, accessi affrontabili da persone disabili, così come percorsi che richiedono un po' di fatica in più, ma spesso è possibile usufruire di comodi impianti di risalita. I concerti si svolgono nel primo pomeriggio (ore 13) ma alcuni iniziano al sorgere del sole (ore 6): le Albe delle Dolomiti sono diventate uno degli eventi più attesi dell'estate con la possibilità di raggiungere la vetta ancora immersi nel buio o di pernottare in rifugio. Se volete invece vivere un rapporto ancora più intenso e intimo con la montagna e la musica, il festival propone anche i Trekking: itinerari di più giorni lungo i sentieri di uno dei vari gruppi dolomitici del Trentino, in compagnia delle Guide Alpine e dei musicisti con cui condividerete la quotidianità del cammino e della vita in rifugio. Nell'alternanza di fatica e meraviglia c'è la continua scoperta del paesaggio e della grande musica proposta in situazioni intime, a tu per tu con i musicisti che in quei giorni saranno vostri compagni d'avventura alla conquista delle vette. www.isuonidelledolomiti.it