Washington, 23 gennaio 2018 - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato la fine dello shutdown, riattivando così le attività federali paralizzate dal blocco dei fondi. La misura approvata dal Congresso assicura al governo un finanziamento fino all'8 febbraio. L'intesa raggiunta con i democratici per Trump è stata una grande vittoria dei repubblicani: "Sono contento che i democratici abbiano deciso di mostrarsi ragionevoli".
Big win for Republicans as Democrats cave on Shutdown. Now I want a big win for everyone, including Republicans, Democrats and DACA, but especially for our Great Military and Border Security. Should be able to get there. See you at the negotiating table!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 23 gennaio 2018
Dopo ore di intense trattative, il Senato ha accettato un testo che assicura il finanziamento allo Stato fino a febbraio. In cambio dell'ok i democratici hanno ottenuto rassicurazioni sul fatto che l'Aula si occuperà di "un accordo globale" che includa anche una soluzione per i quasi 700.000 immigrati, i cosiddetti Dreamers (arrivati da bambini illegalmente e che ora rischiano di essere espulsi perché Trump ha messo fine al programma Daca).
Anche se su questo punto il presidente ha messo dei paletti: "Donald Trump farà un accordo sull'immigrazione solo se sarà buono per il Paese", ha spiegato la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ai giornalisti.
L'accordo scongiura anche il rischio dell'assenza dall'appuntamento di Davos del presidente Trump, che in caso di un protrarsi dello shutdown, sarebbe stato costretto a cancellare il suo viaggio al World Economic Forum.