Donald Trump (Ansa)
Washington, 20 gennaio 2018 - Il presidente Donald Trump celebra il suo primo anno alla Casa Bianca con lo 'shutdown', ovvero con la chiusura degli uffici amministrativi federali per mancanza di fondi in assenza di un compromesso sul bilancio. Al Senato i repubblicani, maggioritari con 51 seggi, non sono riusciti a convincere i democratici per ottenere il minimo dei 60 voti necessari a superare l'ostacolo. Il blocco è scattato alla mezzanotte e un minuto di Washington, le 6 e un minuto in Italia, termine entro il quale il Senato avrebbe dovuto ratificare la legge di bilancio licenziata dalla Camera che per le prossime 4 settimane avrebbe garantito le risorse necessarie al funzionamento del governo.
La misura è stata bocciata con 50 a 49 voti, respinto anche da quattro senatori repubblicani. La Casa Bianca però - e il presidente Trump in persona - punta il dito contro i democratici: "I dem vogliono lo shutdown per sminuire il gran successo dei tagli alle tasse e ciò che comportano per la nostra economia in crescita", aveva twittato il presidente poco prima della scadenza ammettendo subito che "non si mette bene". Poi, a cose ormai fatte e nella consapevolezza che pure per un accordo dell'ultimo minuto non c'era alcuna chance, la portavoce della Casa Bianca ha sottolineato con forza quella posizione, affermando in un comunicato: "Non negozieremo lo status di cittadini illegali mentre i democratici tengono i nostri cittadini ostaggio di richieste incoscienti". E ancora: "Questo è comportamento da ostruzionisti, non da legislatori".
E' il primo shutdown dell'amministrazione Usa dal 2013 quando durò 16 giorni e 850.000 dipendenti pubblici rimasero, temporaneamente, senza stipendio. ( Impossibile ancora prevedere quanto a lungo resteranno chiusi i servizi cosiddetti non essenziali dell'amministrazione federale. Lo shutdown comporterà il licenziamento tecnico di oltre 850.000 impiegati federali considerati "non essenziali" per il funzionamento dell'amministrazione. Impossibile definire quanto a lungo durerà questa situazione, poiché i negoziati tra le due parti dovrebbero riprendere a breve. Ma i democratici hanno detto che accetteranno di votare un testo di compromesso solo se verrà regolarizzata la situazione di 690.000 giovani "dreamers", immigrati con status precario. I primi effetti dello " shutdown" si vedranno lunedì, con molte agenzie federali, dai servizi fiscali a quelli di sicurezza, che funzioneranno a scartamento ridotto. I circa 1,4 milioni di militari statunitensi continueranno le loro operazioni, ma senza essere pagati. Il presidente americano, che avrebbe dovuto raggiungere la sua residenza in Florida per il weekend, è rimasto a Washington.