Giovedì 25 Aprile 2024

I misteri di Ghanem, morto in circostanze sospette

Il suo corpo riemerse dalle acque del Danubio, a Vienna, il 29 aprile 2012. Secondo la procura di Vienna avrebbe avuto un infarto mentre passeggiava lungo il Danubio, sarebbe caduto in acqua e sarebbe affogato. Ma Ghanem, ex ministro libico del petrolio, era l'uomo che stilò l'appunto in mano agli inquirenti francesi che parlava di finanziamenti occulti libici a Sarkozy per 6.5 milioni di euro

Shukri Ghanem (Afp)

Shukri Ghanem (Afp)

Roma, 20 marzo 2018 - Strana storia quella di Shukri Ghanem. Il suo corpo riemerse dalle acque del Danubio, a Vienna, non lontano dalla sua abitazione, il 29 aprile 2012. Il suo corpo fu visto da un passante alle 8.30 del mattino, non lontano dalla zona di Copa Cagrana. Annegamento, senza cause esterne, disse subito, dopo un sommario esame autoptico, il portavoce della polizia di Vienna. Secondo la procura di Vienna avrebbe avuto un infarto mentre passeggiava lungo il Danubio, sarebbe caduto in acqua e sarebbe affogato. Una serie di circostanze possibili, ma - visto il personaggio - sospette. 

Sarkozy arrestato, l'ex presidente sotto interrogatorio

Ghanem, 69 anni, era uno dei pilastri del regime di Muammar Gheddafi. Studi universitari alla Fletcher School of Law and Diplomacy di Boston, divenne un tecnocrate del comparto petrolifero. Fu dal 1993 al 2001, per conto della Libia, alto funzionario dell'Opec a Vienna, ed era legato sia a Saif al islam Gheddafi che a un altro al potente Mustafà Zarti, amministratore della Lybian Investment Authority. Nei due anni successivi, quando rientrò a Tripoli, fu ministro dell'Economia. Poi, dal 2003 al 2006, primo ministro nel regime di Muammar Gheddafi. Infine, dal 2006 al maggio 2011, capo della compagnia petrolifera nazionale (Noc).

Sarkozy e i soldi di Gheddafi, le tappe e l'inchiesta

Scriveva il 27 settembre 2016 il sito d'infornazione francese Mediapart: "Il giudice istruttore parigino Serge Tournaire e gli agenti di polizia dell'Ufficio Centrale per la Lotta alla Corruzione (OCLCIFF) hanno ottenuto le note manoscritte di un ex dignitario del regime di Gheddafi che riportano una serie di pagamenti occulti all'ex Capo dello Stato francese, per almeno 6,5 milioni di euro, al momento delle elezioni presidenziali del 2007". Quel dignitario era Shukri Ghanem. 

Il 29 aprile 2007, una settimana dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, Ghanem ha redatto il verbale di un incontro tenutosi con Bashir Saleh, capo di stato maggiore di Muammar Gheddafi, e Baghdadi Mahmoudi, primo ministro in carica. Durante questo incontro, Salah ha riferito di aver trasmesso 1,5 milioni di euro a Nicolas Sarkozy. Altri tre milioni sarebbero stati inviati da Saif al-Islam, figlio della "Guida", e altri due milioni dal capo dei servizi segreti interni. Sempre secondo le informazioni raccolte da Mediapar, il taccuino riporta anche "l'impazienza dei destinatari di ricevere materialmente i fondi".

"L'affabile signor Ghanem - ha scritto Le Monde - sembra essere stato al centro di una vasta impresa di corruzione e appropriazione indebita di denaro libico, che ha coinvolto diversi paesi europei. Oltre alle sue amicizie politiche, questo ex ministro del petrolio avrebbe controllato alcuni dei circuiti di denaro sporco che potenzialmente circondavano la firma di massicci contratti d'oro con la Libia di Gheddafi Muammar".  Un mese prima della tragica morte di Ghanem, il 30 marzo, la giustizia svizzera aveva avviato un'indagine contro il figlio Mohamed Ghanem per "riciclaggio di denaro" e "corruzione di pubblici ufficiali". I magistrati hanno bloccato il conto aperto presso UBS da Mohamed, a nome della società Goldent Petal, domiciliata nelle Isole Vergini dei Caraibi. 

Alla vigilia della morte di Choukri Ghanem, il sito francese Mediapart aveva poi pubblicato un documento libico che menzionava un accordo di principio tra le autorità libiche per finanziare la campagna di Nicolas Sarkozy per un importo di 50 milioni di euro. Sarkozy denunciò il sito per diffemazione, ma la denuncia venne archiviata. Molti misteri, tra il regime libico e la Francia. E un sospetto che si rafforza sempre più: Shoukri Ghanem non è morto per cause naturali.