Venerdì 26 Aprile 2024

Pelé e il suo amore per mogli e figli

Marcia Cibele Aoki è la terza coniuge della stella carioca che, da buon brasiliano, amava il pallone e la famiglia

La moglie di Pelé, Marcia Aoki, mentre pone un rosario nella bara di Pelé (Ansa)

La moglie di Pelé, Marcia Aoki, mentre pone un rosario nella bara di Pelé (Ansa)

Santos (Brasile), 2 gennaio 2023 – Le lacrime della terza moglie di O Rey, Marcia Cibele Aoki, di fronte alla bara con il corpo imbalsamato del marito hanno fatto il giro del mondo. Lei e Pelé si erano conosciuti nei tardi anni Ottanta a una festa a New York, ma si erano persi di vista. Si sono ritrovati nel 2008 e poi nel 2010, lui testimone del calcio e dello sport in genere e ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite, lei, brasiliana ma di origine giapponese, importante manager in una azienda biomedicale. Colpo di fulmime nonostante la differenza di età, sei anni di fidanzamento e poi le nozze nel 2016, quando lui ha ormai 76 anni e lei venti di meno. Al suo capezzale fino alla morte, Marcia dividerà l'eredità milionaria del campione con i sei figli avuti da Pelé con altre donne: case, proprietà, partecipazioni azionarie, royalties per libri, film e canzoni per un patrimonio stimato oltre i 100 milioni di dollari nonostante il tricampeao percepisse dallo Stato brasiliano una pensione di circa 600 dollari mensili.

Marcia non ha dato figli a Pelé, ma di certo ha avuto un matrimonio più sereno rispetto alle donne che l'hanno preceduta. O Rey da buon brasiliano aveva un culto particolare la famiglia, i figli e le mogli, ma "non ho mentito a nessuna". Nella intervista per un docufilm ha detto chiaro e tondo: "La mia prima moglie, la mia prima ragazza lo sapeva. In tutta onestà, ho avuto diverse relazioni, alcune delle quali sono finite con dei bambini; ho saputo della loro esistenza solo molto tempo dopo". 

La prima moglie è stata Rosemeri Do Reis Cholbi che era ancora una bambina quando lei e il calciatore si invaghirono. Lui aveva già vinto i mondiali di Svezia e Cile, per lei era il primo amore. Il matrimonio nel 1966 con la famosa luna di miele a Rimini e Riccione. Tre i figli avuti dalla coppia: Kely, 54 anni, Edson Junior, 52, e Jennifer, 43; Edinho ha seguito le orme del papà senza mai sfondare, anzi: alcol e droghe lo hanno portato anche in carcere. Adesso è tecnico del Londrinha. Fra Kely ed Edson c’è una sorellastra, nata nel 1969 dalla relazione con la giornalista inglese Lenita Kurtz: Pelè ha subito riconosciuto Flavia, sfidando l’opinione pubblica che dimenticò presto la scappatella del re del calcio: l’anno dopo Pelé portò il Brasile al terzo titolo mondiale nella finale con l’Italia all’Atzeca di Città del Messico segnando il famoso gol di testa saltando su Burgnich per il quale Jorge Valdano, campione mondiale con l’Argentina di Maradona e poi giornalista e scrittore, coniò la famosa frase: "Non sapremo mai se Pelé saliva dalla terra o scendeva dal cielo per colpire il pallone in piena fronte con il portiere come vittima e la rete come destinazione finale".

Frattanto il matrimonio del craque con Rosemeri si sfilacciava in tradimenti sempre più frequenti fino a quello per il quale la moglie non resistette: Pelé si era perdutamente innamorato, ricambiato, di Maria da Graça Meneghel che allora neppure diciottenne era già per tutti Xuxa, la modella, cantante e presentatrice televisiva più glamour del Brasile (dal 2013 cittadina italiana grazie alla famiglia originaria del Trentino), fra l’altro chiamata la "regina dei piccolini" perché i suoi programmi erano all’inizio dedicati soprattutto ai bambini. La loro relazione sconvolse il Paese durante i circa sette anni in cui durò. Anche in questo caso, terminò per l’esuberanza dell’ormai ex campione. Come accadde per Assiria Lemos Seixas, cantante gospel, che sposò nel 1992 Pelé per separarsi nel 2008. Da lei O Rey ha avuto due gemelli, Joshua e Celeste, oggi venticinquenni. I sei figli sono riuniti tutti a Vila Belmiro a stringersi attorno al padre.

Non ci può essere invece Sandra, che oggi avrebbe 58 anni e sarebbe la primogenita: è morta nel 2006 di cancro, a soli 42 anni, senza avere mai avuto la gioia di incontrare il padre biologico che ha sempre negato la sua esistenza, nonostante la causa intentata dalla madre, Anizia Machado, avesse dimostrato con la prova del Dna che fosse figlia del calciatore, allora ventitreenne. Anizia era la governante di casa Nascimento e non resistette al fascino dell’uomo che aveva già portato due mondiali al Brasile. Forse Sandra – e altri figli e figlie magari restati anonimi – è il peccato più grande di Pelé, che amava donne e pallone alla stessa maniera: "E’ necessario avere un legame quasi sentimentale con la palla. Devi trattarla con delicatezza, quasi fosse una cara amica. E se commetti un errore, non disarmare”. Lui non lo ha mai fatto.