
Inés Zorreguieta, sorella della regina d'Olanda (Ansa)
«Sono scioccata e triste» ha commentato, affranta, la regina Maxima. Ha poi annullato tutti i suoi impegni tra cui anche un viaggio nei Paesi baltici, Lettonia, Estonia e Lituania.
Inés è stata trovata senza vita in un appartamento del quartiere di Almagro, a ovest della capitale, intorno alle 5 di mattina, ora italiana. Una vita, la sua, passata a lottare contro problemi mentali evidentemente troppo gravi per spuntarla.
Eppure Inés aveva studiato proprio psicologia e preso una laurea all’Università di Belgrado. Dopo, l’inizio di una carriera brillante come analista di ricerca per le Nazioni Unite a Panama. In quel Paese aveva incontrato un giovane argentino con cui aveva fatto coppia fissa fino al 2012, anno in cui era tornato a Buenos Aires.
E proprio nel 2012 il crollo e il ricovero in una clinica psichiatrica di Buenos Aires, per problemi legati al comportamento alimentare e alla depressione.
Inés era legatissima alla regina Maxima, nonostante i 13 anni di differenza, ed era stata damigella d’onore al suo matrimonio con Willem-Alexander, attualmente re dei Paesi Bassi. La coppia l’aveva voluta anche come madrina della terza figlia dei reali, la principessa Ariane. La sorella maggiore era quella che la capiva meglio perché lei stessa aveva avuto un’adolescenza difficile dal punto di vista della forma fisica, segnata da diete rigide e da un rapporto conflittuale con il cibo.
Un’ossessione, quella per il peso, che, secondo la stampa olandese, non abbandonava mai la giovane Inés, così come la depressione da cui aveva provato più volte a uscire, anche cercando rifugio nella sua passione: la musica. Aveva studiato canto e chitarra nel 2013 e, nel 2014, aveva partecipato al Festival di ‘New Voices’. Per la sorella Maxima, però, alla fine era arrivato il lieto fine e un matrimonio che l’ha trasformata in principessa.
Non è andata così per la giovane morta anche se, negli ultimi anni, un barlume di speranza aveva attraversato la vita di Inès che sembrava essersi stabilizzata dopo che il presidente argentino Mauricio Macri le aveva dato un incarico di coordinamento dei Programmi sociali, nel 2014. Però, nel 2016, la donna era stata oggetto di dure polemiche perché era stata promossa a un alto incarico di responsabilità. Una decisione che aveva suscitato molte critiche da chi ne aveva messo in dubbio le capacità nel ricoprire il ruolo: la promozione era stata interpretata come un trattamento di favore del presidente verso il governo olandese. Un altro dispiacere in una vita tutta in salita. L’anno dopo, in aggiunta, la morte ad 89 anni del padre Jorge Zorreguieta, il discusso ex ministro dell’Agricoltura ed impresario argentino.
Così, alla fine, Inés ha gettato la spugna e ha scritto la parola «fine». La casa reale si è chiusa nel più stretto riserbo. Oltre a Maxima, Inés lascia altri due fratelli, Martin e Juan, e tre sorelle frutto di un primo matrimonio del padre.