Londra, 12 giugno 2025 - E' caccia allo straniero la terza notte di fila a Ballymena, una cittadina dell'Irlanda del Nord. E gli scontri tra manifestanti anti immigrati e polizia si stanno estendendo anche nelle comunità vicine. Tutto è nato dall'arresto martedì di due quattordicenni di origine romena, accusati dello stupro di una ragazza del posto.

La situazione è molto tesa e la cittadina è stata raggiunta da ingenti forze di polizia. Il bilancio degli agenti contusi o feriti è di 32 nelle prime due notti, mentre si parla di numerosi fermi fin dalla prima notte di tumulti. Il premier britannico Keir Starmer ha condannato in Parlamento la violenza "insensata" nell'Ulster.
Numerosi gli appelli bipartisan alla popolazione da parte di politici locali e da Londra. Ma le violenze si ripetono notte dopo notte in assalti alle forze dell'ordine con lanci di oggetti e barricate date alle fiamme. Una violenza senza controllo animata dall'odio e sfociata nell'episodio più grave a Larne, a una trentina di chilometri da Ballymena, cittadina poco presidiata dalla polizia, dove una cinquantina di mascherati, soprattutto ragazzi, ha preso d’assalto a un centro ricreativo e commerciale, dando alle fiamme l'ingresso. Un raid che ha costretto in ritirata gli agenti presi alla sprovvista, tornati poi all'attacco con uno schieramento rafforzato. Nel centro erano state alloggiate temporaneamente alcune famiglie di stranieri fuggite martedì dai tumulti anti immigrati, le autorità locali hanno fatto sapere che fortunatamente erano già state tutte trasferite altrove.

Intanto tra gli stranieri della zona cresce la paura e alcune famiglie hanno esposto fuori di casa la bandiera del proprio Paese d'origine per distinguersi dai rumeni, vittime di queste rappresaglia. Le proteste contro gli stranieri sono arrivate anche alla periferia di Belfast. A Coleraine i cassonetti della spazzatura sono stati dati alle fiamme e gettati sui binari bloccando i treni tra Belfast e Derry.