Seul, 26 marzo 2025 – Sono saliti a 24 i morti a causa dei violenti incendi che da giorni stanno devastando le zone meridionali della Corea del Sud. Tra loro c’è anche il pilota di un elicottero schierato per combattere il fuoco: il velivolo è precipitato in una zona di montagna nella contea di Uiseong, dove è stato danneggiato tra gli altri un antico tempio buddista risalente al 681 d.C. Un bilancio che potrebbe aggravarsi dato che le fiamme non sono ancora sotto controllo e che, al momento, si registrano anche 12 feriti gravi.

Gli incendi sono divampati la settimana scorsa dalla contea di Sancheong, nella provincia meridionale di Gyeongsang, per poi propagarsi nelle vicine contee di Uiseong, Ulju e Hadon, complice il clima secco e il forte vento che complica il lavoro dei vigili del fuoco. Ma, secondo le autorità, le cause di alcuni di questi roghi sono da attribuirsi a errori umani: quello di Uiseong sarebbe stato appiccato per sbaglio da una persona che stava facendo lavori di pulizia in un cimitero, mentre a Sancheong l'incendio sarebbe partito dalla scintilla provocata da un tosaerba.
Oltre 27mila persone sono state sfollate. In fumo sono già andati 17.520 ettari di boschi, a cui si aggiungono più di 200 strutture distrutte. In un discorso televisivo, il presidente ad interim Han Duck-soo ha affermato che "i danni stanno aumentando" con incendi "mai sperimentati prima. Dobbiamo concentrare tutte le nostre capacità per spegnere le fiamme nel resto della settimana".