Venerdì 20 Giugno 2025
AMALIA APICELLA
Esteri

Quel rapporto perverso tra Russia e Stati Uniti

Il giornalista Mian: “Il popolo percepisce il conflitto come qualcosa di distante. Trump e Putin si capiscono: hanno entrambi ambizioni imperialiste”

Quel rapporto perverso tra Russia e Stati Uniti

Roma, 9 giugno 2025 – Percorrendo i seimila chilometri del Volga, cercava la duša, la misteriosa anima russa. E i russi gli davano il soul, il rock, il blues. Una colonna sonora praticamente solo yankee. Sarà che i russi hanno l’ossessione per l’America? È quello che provocatoriamente Marzio G. Mian, scrittore e giornalista, chiede alla sua guida Vlad. Per arrivare al cuore e all’anima della Russia segue la rotta maestra della sua storia: il fiume Volga. Così si trova a raccontare un altro ‘fronte’ del conflitto in Volga blues. Viaggio nel cuore della Russia (Gramma Feltrinelli), quello di un popolo tenuto insieme dall’antico sogno di una civiltà imperiale, sfociato però nell’aggressione all’Ucraina. L’autore presenta il volume oggi alle 18,30 all’istituto Enciclopedia italiana (Roma).

IMG06-97099935T70A
La parata per la vittoria della Seconda Guerra Mondiale sulla Piazza Rossa

Mian, all’interno del conflitto Trump privilegia Mosca. Come definisce il rapporto tra le due potenze?

“È un rapporto sadomaso quello tra Russia e Stati Uniti, come dice Vlad. Sono due animali alpha. Nel discorso di insediamento Trump ha parlato di ‘eccezionalismo americano’. Ecco, hanno due prepotenze missionarie molto simili. Uno è un paese ancora democratico, nell’altro si rischia la vita se si dissente. Ma entrambi sono assuefatti alla violenza e accettano le guerre come eventi fisiologici”.

Per trattare con la Russia dovremmo arrivare a percepirla come un impero?

“Non è scandaloso parlare di imperi. Non ci si può relazionare con queste realtà come fossero paesi qualsiasi. Gli Usa non hanno mai smesso di difendere le proprie sfere di influenza, soprattutto le amministrazioni democratiche. E con ‘sfera di influenza’ si intende l’intero continente. Oggi Trump vorrebbe addirittura annettere Canada e Groenlandia. E Putin, che capisce l’ambizione imperialista, è stato il primo ad appoggiarlo”.

Racconta del modo in cui i russi percepiscono la guerra: distante, non influente sul quotidiano. Eppure Putin la definisce una “questione esistenziale”…

“Quello del popolo è il tipico distacco ‘alla russa’. Durante i primi mesi erano attoniti, sembrava una situazione lontana. Poi le cose sono cambiate: è passata l’idea di una guerra di difesa dall’attacco occidentale attraverso l’Ucraina, ed è prevalsa una grande stanchezza nei confronti di una guerra non sentita, come poteva essere la grande guerra patriottica”.

Approfondisci:

Gran Bretagna, media: “Starmer non si fida di Putin e ordina i caccia F-35 capaci di trasportare le bombe termonucleari”

Gran Bretagna, media: “Starmer non si fida di Putin e ordina i caccia F-35 capaci di trasportare le bombe termonucleari”

Kiev ha lanciato l’operazione ragnatela, colpendo più di 40 bombardieri strategici di Mosca. La Russia si è rivelata una tigre di carta?

“È un’assurdità pensarlo. Non la si può considerare più debole: ha oltre seimila testate nucleari. Il sistema di deterrenza nucleare, che ha funzionato durante la guerra fredda, quando la bomba era quasi una garanzia di pace eterna, non regge più. I russi sono disposti a saltare in aria. Hanno una sola vera religione: la Russia”.

2024_09_23 FELTRINELLI RITRATTI_LOW-39
Marzio G. Mian, scrittore e giornalista

E l’altra religione che ruolo ricopre? I missili e i soldati diretti in Ucraina vengono spruzzati di acqua santa...

“I pope, i metropoliti, i vladika, ovvero i monaci-vescovi, sono i più fedeli alleati di Putin. Quella ortodossa è una chiesa temporale, politica e nazionalista. Dopo il crollo dell’Urss, l’ortodossia cristiana ha rimpiazzato il comunismo”.

L’Europa è minacciata direttamente?

“La Russia fa paura, è comprensibile. Ma se avesse voluto attaccare l’Europa, lo avrebbe fatto ora che la Ue è disarmata. Per come la vedo, la Nato avrebbe dovuto chiudere bottega con il crollo dell’Unione sovietica. Oggi avremmo un’Europa capace di difendersi”.

Approfondisci:

Al Bano annuncia un concerto in Russia: “Canterò per la pace, con Iva Zanicchi”

Al Bano annuncia un concerto in Russia: “Canterò per la pace, con Iva Zanicchi”