Venerdì 14 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Ucraina, Zelensky: “Putin cerca di manipolare Trump”. Lo zar pronto a negoziati con il tycoon: “Nessuna guerra se fosse stato lui il presidente”

Lavrov: “Roma contro di noi non può partecipare al processo di pace. Vogliamo garanzie sull’esclusione di Kiev dalla Nato”. Colpite raffineria e centrale elettrica in Russia

Roma, 24 gennaio 2025 – Attacchi aerei russi vicino a Kiev: almeno due morti. Dopo il raid, è scoppiato un incendio in un edificio residenziale, ferendo due persone. È stata la risposta alla pioggia di droni ucraini sulla Russia: abbattuti 121 velivoli in 13 regioni. Colpite una raffineria e una centrale elettrica. “È il più grande attacco dall'inizio dell'anno", fanno sapere dal Cremlino. 

La Russia cercherà garanzie che escludano l'adesione dell'Ucraina dalla Nato, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko. Intanto, il presidente americano Donald Trump ribadisce che imporrà dazi e sanzioni alla Russia se non ci sarà un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina.

Gli edifici colpiti a Kiev (Ansa)
Gli edifici colpiti a Kiev (Ansa)

Le notizie in diretta  

20:12
Zelensky: "Putin cerca di manipolare Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di "manipolare" Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. "Vuole manipolare il desiderio del presidente degli Stati Uniti d'America di raggiungere la pace", ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. "Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo", ha aggiunto.

15:05
Putin pronto a negoziati diretti con Trump

Vladimir Putin ha detto di essere pronto a trattative dirette con Donald Trump sull'Ucraina. "Vediamo dichiarazioni dell'attuale presidente sulla sua disponibilità a lavorare insieme, siamo sempre pronti a questo", ha detto Putin secondo quanto riportano le agenzie Tass, nterfax e Ria Novosti. "La Russia non ha mai rifiutato i contatti con l'amministrazione statunitense. E non è colpa nostra se la precedente amministrazione ha posto fine a questi contatti", ha detto Putin. "Con il presidente attuale degli Usa ho sempre avuto rapporti pragmatici e di fiducia, non posso non concordare che se fosse stato presidente, se nel 2020 non gli avessero rubato le elezioni, forse allora non si sarebbe arrivati alla crisi scoppiata in Ucraina nel 2022", ha aggiunto.

"Chiudiamo questa guerra che, se fossi stato presidente io, non sarebbe mai iniziata. Possiamo farlo nel modo facile o in quello difficile. E quello facile è sempre il migliore. E' il momento di fare un accordo. Non devono essere perse altre vite umane", aveva scritto Trump giovedì, in un post su Truth in cui minacciava l'introduzione di altre sanzioni se Putin non avesse accettato di arrivare presto a un accordo.

Il presidente russo Vladimir Putin durante la visita alla Moscow State University (Ansa)
Il presidente russo Vladimir Putin durante la visita alla Moscow State University (Ansa)
14:00
Lavrov: "Italia anti-Russia, non può partecipare a processo di pace"

 

"Tenendo conto della posizione anti-russa assunta dall'Italia, non la consideriamo nemmeno come un possibile partecipante al processo di pace, tanto meno come una sorta di 'difensore degli interessi della Russia nell'Ue', che nelle condizioni attuali suona francamente ridicolo'', si legge sul sito del ministero degli Esteri che pubblica oggi le risposte alle domande dei media fatte al ministro Sergey Lavrov in una conferenza stampa nei giorni scorsi. In particolare, si sottolinea che se l'Italia vuole contribuire alla soluzione del conflitto deve prima smettere di inviare armi a Kiev. "Questo porta solo ad un'escalation incontrollata del conflitto e ad un aumento del numero delle vittime, anche tra la popolazione civile", si legge nella risposta.

12:46
Mosca: Trump deve essere più realista

Per avviare un processo negoziale sull'Ucraina l'amministrazione americana di Donald Trump dovrà dar prova di "più realismo" rispetto a quanto fatto finora, ha affermato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. "Vorrei innanzitutto capire - ha detto Ryabkov all'agenzia Tass - su quali basi la parte americana si muoverà verso una soluzione. Sulla base dei segnali che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni, ciò non avverrà in 100 giorni, o anche più. Se ci sarà più realismo nell'approccio di Washington, probabilmente inizierà un certo processo, il cui ritmo è difficile da prevedere oggi". Secondo il Wall Street Journal, Trump ha incaricato il suo inviato speciale per l'Ucraina, Keith Kellogg, di trovare una soluzione che metta fine al conflitto entro 100 giorni.

10:52
Incontro Trump-Putin? Cremlino: "Nulla da dire"

Cremlino: incontro Trump-Putin? Nulla di nuovo da dire, fa sapere il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Non c'è nulla da aggiungere a ciò che è stato già detto": così il portavoce ai giornalisti, rispondendo a una domanda su una eventuale reazione del presidente Vladimir Putin alla dichiarazione di Donald Trump che auspica un incontro al più presto con il presidente russo. In precedenza, Yury Ushakov, assistente del leader russo per le questioni diplomatiche, aveva detto che non ci sono al momento contatti tra Mosca e Washington sulla preparazione di un incontro tra i due presidenti.

10:23
Kiev, colpite raffineria e centrale elettrica in Russia

L'esercito ucraino ha confermato che Kiev ha lanciato un attacco notturno con i droni contro la Russia, colpendo una raffineria di petrolio, una centrale elettrica e un impianto di elettronica. Lo Stato Maggiore ha dichiarato che la raffineria e la centrale elettrica sono state colpite nella regione di Ryazan, a sud di Mosca, e che l'impianto di microelettronica danneggiato si trovava nella regione occidentale di Bryansk - un attacco precedentemente riportato da funzionari regionali russi.

10:07
Cremlino a Trump: "La guerra non dipende dai prezzi petrolio"

Il conflitto in Ucraina "non dipende dai prezzi del petrolio". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle parole di Donald Trump, secondo il quale se i prezzi del greggio fossero più bassi, "la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente".

"Questo conflitto avviene a causa della minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa, a causa della minaccia ai russi che vivono nei territori conosciuti, e a causa della riluttanza e del completo rifiuto da parte di americani ed europei di ascoltare le preoccupazioni

09:30
Cremlino: "Zelensky non può negoziare, un suo decreto lo vieta"

"È opportuno, forse, dire una cosa: Zelensky non può essere pronto a fare un accordo, ed è opportuno usare la parola 'accordo' dopotutto, perché per raggiungere un accordo, è necessario che ci siano negoziati. Zelensky stesso ha vietato i negoziati con un suo decreto", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rispondendo a domande su un possibile accordo per porre fine alla guerra in Ucraina e sulla possibilità di riattivare il gruppo di contatto per una soluzione al conflitto.

09:04
Russia: "Necessarie garanzie su non adesione dell'Ucraina alla Nato"

La Russia cercherà garanzie che escludano l'adesione dell'Ucraina alla Nato. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko. "Per noi, questo è uno degli elementi chiave di un possibile accordo sul conflitto in Ucraina, è un elemento legato all'eliminazione delle cause profonde di questo conflitto. Cercheremo non solo garanzie solide di diritto internazionale che escludano l'adesione dell'Ucraina alla Nato in qualsiasi forma, ma insisteremo anche affinché questo diventi la politica stessa dell'alleanza", ha dichiarato Grushko alla rete Rossiya 24.
 

07:58
Orban, sanzioni Russia in vigore solo se Kiev riprende transito gas: "L'Europa ne ha bisogno"

Le sanzioni contro la Russia saranno estese soltanto se l'Ucraina riprenderà il transito del gas, smetterà gli attacchi a TurkStream e cesserà di minacciare il transito del petrolio. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban. "Non è giusto che sosteniamo misure sanzionatorie che aiuteranno l'Ucraina, mentre loro ci stanno ingannando. Ho detto ai miei colleghi [nell'UE] che...se l'Ucraina vuole aiuto, per esempio con le sanzioni contro la Russia, allora per favore facciano riprendere il transito del gas e permettano ai Paesi dell'Europa Centrale, compresa l'Ungheria, di ricevere il gas di cui abbiamo bisogno attraverso di loro", ha dichiarato Orban all'emittente radio Kossuth.

06:26
Trump: "Dazi e sanzioni alla Russia se non finirà la guerra"

In un'intervista all'emittente televisiva Fox, il presidente americano Donald Trump ribadisce che imporrà "dazi e sanzioni alla Russia se non ci sarà un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina". 
 

06:20
Aerei russi vicino a Kiev: due morti e due feriti

Aerei russi vicino a Kiev hanno ucciso due persone e ne hanno ferite almeno altre due. Lo ha riferito un funzionario della regione della capitale ucraina. “Sfortunatamente, due persone sono morte a seguito di un attacco di UAV nemici nella regione di Kiev”, ha detto su Telegram Mykola Kalashnyk, capo ad interim dell'amministrazione militare regionale di Kiev.

Nel raid è scoppiato un incendio di un edificio residenziale, ha spiegato Kalashnyk e ha aggiunto che almeno altre due persone sono rimaste ferite dalle fiamme. “Gli elenchi delle vittime dell'attacco vengono chiariti e viene fornita loro tutta l'assistenza medica necessaria”, ha detto. L'attacco è avvenuto mentre le autorità russe affermavano di aver respinto un attacco di droni ucraini su Mosca.

06:10
Pioggia di droni sulla Russia: "Il più grande attacco dall'inizio dell'anno"

Mosca afferma che le forze di difesa aerea hanno abbattuto stanotte 121 droni ucraini su 13 regioni della Russia. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo che parla del "più grande attacco" sul suo territorio "dall'inizio del 2025". 

"Durante la scorsa notte - si legge in un comunicato del Cremlino - i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 121 veicoli aerei senza pilota ucraini: 37 sul territorio della regione di Bryansk, 20 su quello di Ryazan, 17 sul Kursk, 17 sul Saratov, sette sul Rostov, sei sulla regione di Mosca, sei sul Belgorod, tre sul Voronezh, due sulla regione di Tula, due sull'Oryol, due sul Lipetsk, uno sulla Repubblica di Crimea e uno su Mosca".