Mercoledì 21 Maggio 2025
Sara Bertolli e Simone Cantarini – Euractiv
Esteri

Trump e Meloni: spiragli per un accordo sui dazi tra USA e UE

Nella visita alla Casa Bianca, la premier italiana ottiene da Trump la promessa di un “accordo equo” e un invito per un futuro incontro in Italia

Trump e Meloni: spiragli per un accordo sui dazi tra USA e UE

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, apre a un possibile accordo con l’Unione europea sui dazi nel suo atteso incontro con la premier italiana, Giorgia Meloni, avvenuto giovedì nello Studio Ovale della Casa Bianca a Washington.

“Certo che ci sarà un accordo commerciale”, ha affermato Trump ai giornalisti prima del pranzo formale con Meloni. Secondo il presidente statunitense gli Europei vogliono stringere un accordo. “Me lo aspetto pienamente e sarà un accordo commerciale equo".

Da parte sua Meloni ha ribadito di essere “sicura” che si possa trovare un accordo per i dazi del 20% sui prodotti UE attualmente “sospesi” per 90 giorni.

“Penso che la cosa migliore sia parlare francamente delle reciproche esigenze e incontrarsi a metà strada”, ha detto Meloni. “Se non lo ritenessi un partner affidabile, non sarei qui”, ha aggiunto.

Meloni ha invitato il presidente degli Stati Uniti a visitare l’Italia e ad avere, finalmente, un incontro anche con i vertici dell’Unione europea, ad oggi completamente snobbati dal tycoon. Parlando con i giornalisti più tardi nello Studio Ovale, Meloni ha detto che Trump ha accettato il suo invito a visitare l’Italia.

Il 2 aprile Trump ha annunciato dazi del 20% sui prodotti europei insieme a “tariffe reciproche” su quasi tutti gli altri partner commerciali degli Stati Uniti. Il presidente statunitense ha poi sospeso i dazi per 90 giorni poche ore dopo la loro entrata in vigore la scorsa settimana, dopo aver affermato che 75 Paesi si erano impegnati a “negoziare una soluzione” con Washington.

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“Certo che ci sarà un accordo commerciale”, ha affermato Trump ai giornalisti prima del pranzo formale con Meloni. Secondo il presidente statunitense gli Europei vogliono stringere un accordo. “Me lo aspetto pienamente e sarà un accordo commerciale equo".

L’inversione a sorpresa di Trump ha spinto l’UE a sospendere fino al 14 luglio i dazi di ritorsione su 21 miliardi di euro di merci statunitensi. Tuttavia, restano in vigore i dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili, oltre a una tariffa generalizzata del 10% su tutte le altre importazioni statunitensi. L’autoproclamato “uomo dei dazi” ha anche ripetutamente minacciato di imporre ulteriori dazi su semiconduttori, legname e prodotti farmaceutici.

L’Unione europea, che la scorsa settimana ha inviato a Washington il suo commissario al Commercio, Maroš Šefčovič, ha offerto agli Stati Uniti un accordo sui dazi “zero per zero” sui beni industriali, ma finora le due parti non hanno fatto alcun passo formale in tal senso. I funzionari dell’UE hanno però escluso la possibilità di modificare le regole del blocco in materia di agroalimentare e servizi digitali, o di eliminare l’aliquota IVA del blocco, tutte misure che sono state ripetutamente condannate dai funzionari statunitensi.

In una recente intervista al quotidiano tedesco Die Zeit, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha sottolineato le tensioni con gli Stati Uniti, definendo i rapporti "complessi", ammettendo di rifiutare la catalogazione "amico o nemico". "Non sono una fan di questo tipo di classificazione". Von der Leyen ha lanciato una frecciata all'inquilino della Casa Bianca, mettendolo in relazione con Vladimir Putin: "L'Europa rimane un progetto di pace. Non abbiamo fratellanze né oligarchi che stabiliscono le regole. Non invadiamo i nostri vicini e non li puniamo. Al contrario, dodici Paesi sono in lista d'attesa per diventare membri dell'Ue, circa 150 milioni di persone".

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Meloni ha invitato iTrump, che ha accettato, a visitare l’Italia e ad avere, finalmente, un incontro anche con i vertici dell’Unione europea, ad oggi completamente snobbati dal tycoon.

Possibili tensioni?

Meloni è la prima leader europea a incontrare Trump dopo l’annuncio dei dazi sull’Unione europea. È anche l’unica premier ad aver partecipato all’insediamento di Trump lo scorso gennaio.

Il presidente statunitense, che aveva già definito Meloni come una “donna fantastica”, ha ribadito la sua ammirazione per la premier prima del pranzo formale. “Mi piace molto”, ha detto. “Penso che sia una grande prima ministra. Penso che stia facendo un lavoro fantastico in Italia. E noi siamo molto orgogliosi di lei. L’ho conosciuta fin dall’inizio. (….) E sapevo che aveva molto talento”.

Dopo l’incontro, Trump ha salutato l’Italia come “uno dei nostri grandi alleati”, non solo in Europa, ma “ovunque”. In un segnale di potenziali tensioni, Trump ha suggerito che l’annuncio dell’Italia di voler raggiungere l’obiettivo di spesa per la difesa del 2% del PIL della NATO quest’anno, come riferito dal ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti giovedì, è inadeguato. Il bilancio della difesa italiano per il 2024 è pari all’1,49% del PIL, uno dei più bassi della NATO. Alla domanda se il 2% fosse effettivamente un obiettivo di spesa non all'altezza, Trump ha risposto: “Non è mai abbastanza”, aggiungendo che si aspetta che la spesa per la difesa di Roma “salga”.