Roma, 17 aprile 2025 – “Storica alleanza, nuova amicizia”. Gli Stati Uniti possono stare tranquilli: l’Italia sarà sempre un’alleata fidata, e in certi casi pure una buona amica. Il laconico virgolettato che salutava l’inizio di una nuova era – personale, più che diplomatica – era di Giuseppe Conte, 8 giugno 2018, G7 in Canada. L’alleato erano ovviamente gli Usa, l’amico il già imprevedibile Donald Trump del primo mandato. Di lì a un anno, il “bravo ragazzo” Conte sarebbe diventato “Giuseppi”, involontario gesto d’affetto del gaffeur Trump. Ma la consonanza c’era, la riscossa dei populismi non aveva minato di una virgola la “storica alleanza”.

La diplomazia degli amici
Anzi. Potremmo chiamarla pure la “diplomazia degli amici”. Ieri Trump ha definito “amica e persona speciale” Giorgia Meloni, e forse qualcuno, in certe cancellerie europee, ha sperato che questo rapporto diretto potesse aiutare nella difficile trattativa commerciale tra Ue e Usa. D’altra parte, la leggenda narra che Angela Merkel avesse chiesto proprio all’Avvocato del popolo Conte, dimissionario nell’agosto 2019 dopo la crisi del governo giallo-verde causata da Matteo Salvini, di parlarci lui con Trump, «perché io ho difficoltà”. Nell’album della diplomazia italo-atlantista, tutto cambia quando c’è di mezzo l’amicizia. Abbracci. Baci. Pollici all’insù. Sorrisi. Facce da meme e ironie social. Certo, è facile quando la si pensa allo stesso modo.
Populisti con populisti
Populisti con populisti. Destre con destre. Ma Meloni, che da Trump era già andata in via informale anche per fare pressioni sul caso di Cecilia Sala e che lui aveva salutato come leader "bravissima”, ha dimostrato che davvero la «storica alleanza» porta con sé una "nuova amicizia”. L’ha fatto con Joe Biden, quanto di più lontano da Trump. E con Biden si sono sprecati gli abbracci e i gesti di vicinanza e affetto.
Al G7 del giugno scorso, in Puglia, i lavori non iniziavano finché non arrivava il ritardatario Joe, che sul tavolo trovava sempre la sua lattina di Coca-Cola. E pochi mesi prima tutto il mondo aveva visto il vecchio Biden alla Casa Bianca dare un bacio sulla fronte alla giovane Giorgia (di bianco vestita come ieri). Amici magari no, ma nemici non troppo.
Storica alleanza?
È strana la categoria dell’amicizia, in diplomazia. Passi il tempo a proclamarti grande amico di qualcuno, tipo Trump, anzi rivendichi che solo grazie a te (e al tuo partito) si possono aprire le porte di Donald e della Casa Bianca, e poi alla fine ci vanno i tuoi “capi“ al posto tuo. Sì, stiamo parlando di Salvini... Perché va bene le amicizie, vecchie o nuove, ma quello che poi conta davvero è la "storica alleanza”. E persino con Trump quella è roba da presidenti del Consiglio. I vice, eventualmente, parlano con i vice. Anche se oggi a Roma JD Vance vedrà di nuovo Meloni. Oltre alla nuova amicizia e alla storica alleanza c’è sempre la vecchia politica.