Sabato 27 Aprile 2024

George Floyd, i funerali a Houston. Biden: è tempo della giustizia razziale

Tra i 500 invitati alle esequie anche i familiari di altre vittime del razzismo e della violenza della polizia.

La famiglia in lacrime ai funerali di George Floyd (Ansa)

La famiglia in lacrime ai funerali di George Floyd (Ansa)

Houston, 9 maggio 2020 - Mentre si moltiplicano i video sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia americana (l'ultimo risale al 28 marzo 2019 ma è stato diffuso solo ora), si sono svolti a Houston i funerali di George Floyd, l'afroamericano soffocato a morte dalla polizia a Minneapolis e divenuto simbolo in tutto il mondo della lotta al razzismo. Sono circa 500 gli invitati alle esequie, che si sono tenute nella chiesa Fountain of Praice di Houston, in Texas, dove ieri c'è stata la camera ardente visitata da oltre 6 mila persone. La scena è molto d'impatto: sono tutti vestiti di bianco o di nero. In bianco sono in prevalenza le donne, compresa la piccola Gianna, la figlia di 6 anni dell'afroamericano ucciso.

Le lacrime, i singhiozzi e i canti gospel che si levano nella Fountain of Praise Church di Houston non sono solo per George, ma per tutte le vittime di una violenza cieca e insensata che spesso ha radici lontane, come sottolineato dal reverendo Al Sharpton a cui è stato affidato l'elogio funebre. 

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Partecipano anche i familiari di altre vittime del razzismo e della violenza degli agenti: ci sono il padre di Michael Brown e la madre di Eric Garner. La cerimonia vuole essere "una celebrazione della vita di Floyd", ha detto uno dei pastori della chiesa, Mia K. Wright. Il sermone è tenuto dal reverendo Al Sharpton, che è entrato in chiesa insieme ai familiari di Floyd mentre il coro intonava "Broken but I'am Healed"

Al cimitero su una carrozza trainata da cavalli

Dopo la cerimonia funebre la bara dorata di George Floyd è stata trasportata da una carrozza trainata da cavalli nell'ultimo miglio verso il cimitero di Pearland, alle porte di Houston, dove è stato sepolto accanto alla madre, morta nel 2018: mamma Larcenia, da George più volte invocata poco prima che le forze lo abbandonassero definitivamente, steso sul selciato e con un ginocchio sul collo che gli ha spezzato il respiro.

Le forze dell'ordine hanno chiuso le strade circostanti il cimitero per consentire il passaggio della carrozza. 

Biden: è tempo della giustizia razziale

Il videomessaggio di Joe Biden (Ansa)

"L'America può fare meglio", "non si può voltare le spalle al problema del razzismo". Cosi' l'ex vice presidente Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, nel suo video messaggio al funerale di George Floyd. "Ora è il momento della giustizia razziale", ha esortato Biden rivolgendosi in particolar modo alla figlia di 6 anni di Floyd, Gianna, e rilanciando le parole della piccola: "Tuo padre ha cambiato il mondo".

"Gli Stati Uniti - ha detto Biden - non possono ancora una volta ignorare quel razzismo che continua a pungere la nostra anima, quell'abuso sistematico che rappresenta ancora una piaga in America". Biden ha quindi ricordato in particolare la figlia di George Floyd, Gianna, 6 anni: "Nessun bambino dovrebbe essere costretto a chiedere perchè il proprio padre se ne è andato. E troppi bambini afroamericani lo hanno dovuto chiedere per generazioni".

Polemiche sul tweet di Trump

Proprio nel giorno del funerale di Floyd, Donald Trump in un tweet ha definito "un provocatore antifa" l'anziano di Buffalo - Martin Gugino - ferito dagli agenti durante una manifestazione antirazzista (VIDEO), suggerendo che abbia accentuato la caduta per creare un caso, e che tutto fosse una "montatura".  Immediato il commento del governatore di New York Andrew Cuomo: "Il presidente twitta teorie complottiste, senza nessuna prova. Era una montatura anche il sangue che usciva dalla testa dell'uomo? Quell'uomo - ha aggiunto Cuomo - è ancora in ospedale e il presidente ne parla in modo dispregiativo. E' crudele e avventato". Critiche al tycoon anche da parte del sindaco di Buffalo, Byron Brown, che ha ribadito come gli agenti coinvolti subiranno un "giusto processo".

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 New York, vie con la scritta 'Black lives matter'

Intanto a New York il sindaco Bill de Blasio ha annunciato che anche le strade più importanti di New York si coloreranno di giallo con le scritte cubitali "Black Lives Matter" che si stanno diffondendo in varie città degli Stati Uniti, da Washington DC (la prima a lanciare questa iniziativa), a Sacramento e Oakland in California, e Raleigh in North Carolina. Il sindaco di New York ha spiegato che le scritte verranno dipinte nelle principali strade dei cinque sobborghi della città.