Lunedì 9 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Nature: "La Fossa delle Marianne più inquinata dei fiumi cinesi"

Lo mostra una ricerca che ha analizzato dei micro molluschi e crostacei, spazzini del fondo del mare e cibo di pesci più grandi

I minuscoli crostacei, gli anfipodi lunghi, non più di 20 mm, spazzini fondi oceano (Afp)

Londra, 13 febbraio 2017  - Fossa delle Marianne più inquinate del Fiume Giallo in Cina o del nostro Lambro. Sembra una follia ma gli abissi marini, una volta considerati al sicuro dalle sostanze inquinanti, proprio per la loro natura fisica di fosse anche a 11 km di profondità, si sono rivelati in realta immensi depositi di sostanze tossiche messe al bando, in almeno due casi, dagli anni '70. 

Lo ha reso noto una ricerca pubblicata su 'Nature Ecology and Evolution'. I ricercatori analizzando esemplari di minuscoli crostacei, gli anfipodi lunghi non più di 20 mm, spazzini dei fondi degli oceani ma a loro volta cibo di predatori più grandi e quindi parte della catena alimentare. Il risultato li ha lasciati senza parole:  hanno trovato nei loro corpi 50 volte più sostanze nocive di quelle scoperte nei granchi che vivono nei fiumi più inquinati della Cina, i corsi d'acqua finora usati come pietra di paragone per indicare l'esempio peggiore di ecosistema. 

In particolare sia nella Fossa delle Marianne (-11.033 metri) che in quella meno nota di Kermadec (-10.047 metri) sono stati trovati anfibodi imbottiti di policlorobifenili (Pcb) e bifenili polibromurati (Pbde), usati fino agli anni '70 e poi messi al bando, come isolanti di cavi elettrici e sostanze ritardanti usate per spegnere incendi. La loro presenza negli anfibodi nei punti più profondi del mare aumenta i timori della qualità generale del pescato.