Giovedì 25 Aprile 2024

Partygate, Johnson si salva e ottiene la fiducia. Ma il partito è diviso

BoJo incassa 211 voti a favore, 148 contrari. La spaccatura lo indebolisce ma lui: ora pensiamo al Paese

Londra, 6 giugno 2022 - Boris Johson ottiene la fiducia: 211 voti a favore, 148 contrari.  Il premier britannico ha strappato il rinnovo nella consultazione a scrutinio segreto sulla sua leadership in seno al Partito Conservatore (da cui dipende la poltrona di primo ministro britannico) innescata dalla rivolta di una parte del gruppo di maggioranza in seguito allo scandalo Partygate.

Il risultato, reso noto dal presidente del Comitato 1922, l’organismo interno incaricato di sovrintendere le rese dei conti in casa Tory, ha sancito 211 voti a favore di BoJo, ma ben 148 contrari: una spaccatura che lo indebolisce e potrebbe non bastare a blindarlo nel prossimo futuro. 

Ma BoJo guarda al futuro. “Quello che vogliamo fare è usare questo momento, che credo sia decisivo e conclusivo, per andare avanti con la nostra agenda”., ha dichiarato mostrando di non avere nessuna preoccupazione per i deputati torie che gli hanno votato contro. Anzi sottolineando che “l’oppportunità di essere uniti, mantenere le nostre promesse e rafforzare la nostra economia”. La conferma della fiducia significa per Johnson che si può chiudere la pagina del Partygate per concentrarci “su quello che dobbiamo fare per aiutare al gente con il costo della vita, per mantenere le strade e le comunità più sicure”. 

Il premier britannico Boris Johnson
Il premier britannico Boris Johnson

Il Partygate

Servivano 180 voti per superare l'azione promossa da 54 deputati conservatori che avevano sottoscritto una lettera in cui si chiedevano le dimissioni di  Johnson dopo gli scandali per il Partygate, le feste a Downing Street durante il lockdown.

L'appello di BoJo

Nell'appello rivolto, in un discorso a porte chiuse, ai Tory poco prima dell'inizio del voto della mozione, Johnson aveva promesso: “Vi guiderò di nuovo alla vittoria”.  Il premier  ha ricevuto il sostegno del 58,8% del partito Conservatore, mentre il 41,2% ha votato contro. Tutti i deputati conservatori hanno espresso il loro voto. Si tratta di un risultato inferiore al 63% ottenuto dalla ex premier Theresa May nel 2018. 

L'attesa del verdetto

I deputati britannici sono rimasti in attesa all’esterno dell’aula del Parlamento dove sono stati chiamati a votare sul futuro del leader del partito conservatore. Tra i politici in fila - le operazioni di voto sono iniziate alle 18 ora britannica (le 19 in Italia) - il segretario del Foreign Office, Liz Truss, il segretario ai Trasporti, Grant Shapps, e il segretario alla Cultura, Nadine Dorries. In 141 avevano annunciato il loro sostegno pubblico a Boris Johnson.  

La sterlina

Sterlina britannica poco mossa dopo il voto di fiducia al premier. Il british pound si scambia a 1,2531 dollari in serata, laddove nel corso della seduta era sceso fin sotto quota 1,25. La sterlina resta lontana dai picchi sopra 1,40 dollari segnati lo scorso anno.