Boris Becker in carcere: violenza, droghe e topi. E la cella non è lontana da Wimbledon

L'ex campione di tennis è stato condannato a due anni e mezzo per bancarotta. I media britannici descrivono la struttura carceraria dove è rinchiuso "da incubo"

 Boris Becker il giorno della sentenza (Ansa)

Boris Becker il giorno della sentenza (Ansa)

Londra, 2 maggio 2022 - Non lontano dalla sua cella ci sono i campi di Wimbledon, una beffa a cui Boris Becker, in carcere da tre giorni per bancarotta, avrà pensato. Certo che tra il 'suo' prestigioso Old England Club e il carcere di Wandsworth per "Bum Bum" ci sono più di soli 5 km, infatti l'ex campione di tennis si trova in una struttura descritta dai media come un incubo.

La prigione nel quartiere londinese di Wandsworth, nel sud ovest di Londra, per la stampa britannica non è certo un hotel a 5 stelle, ma quello che dovrebbe essere, cioè una struttura carceraria di categoria B (In Inghilterra le prigioni hanno 4 categorie, la B non richiede la massima sicurezza, ma è comunque molto difficile evadere), con problemi di sovraffollamento (Anche se è una delle più grandi)  di violenza, di droghe, di malattie, e piena di topi. 

Lo squallido edificio vittoriano vecchio di 170 anni, così viene descritto dal tabloid Daily Mail, conta oltre 1.300 detenuti, un numero molto inferiore a quello dei sorci che lo infestano. Inoltre è un luogo violento secondo il rapporto stilato dall'ispettore capo delle prigioni britanniche, Charlie Taylor, dove il personale è chiamato a intervenire quasi quattro volte al giorno, e che nel periodo esaminato ha registrato 1.295 interventi con la forza da parte delle guardie. 

Tutti i campioni caduti dall’Olimpo

Becker è stato condannato venerdì a due anni e mezzo di reclusione per reati fiscali dalla Southwark Crown Court. Il 54enne è già nel penitenziario londinese dell'orrore, ma fortunatamente dovrà resistere solo due settimane e poi sarà spostato in un altro carcere di categoria C, perché non viene considerato un detenuto pericoloso per il reato di bancarotta fraudolenta. Inoltre, scrive sempre il Mail, Becker con ogni probabilità sarà liberato tra 10 mesi, e potrà finire di scontare la pena con un braccialetto elettronico.

Libertà che gli augura l'amico Novak Djokovic, che per lui spera una vita relativamente normale una volta che avrà scontato la sua pena detentiva. Il più giovane campione di singolare maschile in di Wimbledon, vinto a 17 anni nel 1985, è stato allenatore di Djokovic all'inizio della carriera del serbo. Ora il numero uno del mondo del tennis si è detto molto scosso per quanto avvenuto all'ex coach. "Il mio cuore è spezzato per lui", ha detto Nole in una conferenza stampa prima dell'Open di Madrid. "È un amico, un amico di lunga data, è stato un allenatore per tre, quattro anni. Qualcuno che considero vicino nella mia vita, che ha contribuito molto al mio successo nella mia carriera. Ho il cuore spezzato. Non so cosa dire di più. Non voglio entrare nei dettagli del verdetto, perché non sono nella posizione di farlo, ma come suo amico, sono molto triste per lui e non c'è molto da dire". 

Anche Andy Murray, che notoriamente ha poca simpatia per Becker, ha commentato l'arresto. "Mi dispiace che sia in quella situazione, ma mi dispiace anche per le persone che sono state influenzate dalle sue decisioni e per quello che è successo loro", ha detto lo scozzese. "Spero che stia bene e che impari dai suoi errori. Ma non ho avuto una particolare emozione al riguardo".