Il crac di Becker: finisce in carcere Tutti i campioni caduti dall’Olimpo

Londra, l’ex fenomeno del tennis condannato a 30 mesi per bancarotta. Da Maradona a Oj Simpson: trionfi e arresti

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di Leo

Turrini

I giudici inglesi hanno deciso: Boris Becker, idolo tedesco del tennis a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, dovrà scontare trenta mesi di detenzione per bancarotta fraudolenta. Metà della pena dietro le sbarre, il resto in regime di semilibertà.

Dalle stelle alle stalle. Dalla gloria dello sport (Becker vinse il suo primo Wimbledon che ancora era minorenne, nel 1985) alla polvere della prigione. Un classico letterario e da film, solo che non di rado è tutto malinconicamente vero.

Le Roi. A giugno inizierà in Svizzera il processo a carico di Michel Platini. Stella della Juventus e della nazionale francese di calcio, poi presidente della Uefa, è accusato di truffa e cose del genere insieme al suo amichetto Joseph Blatter, a lungo potentissimo numero uno della Fifa. Entrambi si sono giocati carriera e reputazione per due milioni di dollari, versati da Blatter a Platini nel 2011 per una presunta "consulenza" prestata dal secondo al primo tra il 1998 e il 2002. Quando arrivarono gli americani del Fbi a indagare, a Le Roi di bianconera memoria non è riuscito il dribbling e adieu.

Stupratore? Clamoroso fu il caso di Mike Tyson, selvaggio campione dei pesi massimi. Un giorno saltò fuori una Miss a dire che il pugile l’aveva violentata. Lei dichiarò di essere salita spontaneamente nella camera d’albergo di Iron Mike, che si difese definendo "consensuale" il rapporto sessuale. Il Tribunale non gli credette, ma per l’ipotesi di reato nemmeno calcò troppo la mano: tre anni di galera, dopo di che nel 1995 Tyson tornò a fare a cazzotti ed ebbe pure il tempo di staccare a morsi un orecchio al rivale Holyfield.

Assassino? Epocale fu la vicenda che ebbe come protagonista O.J. Simpson, asso del football Usa. Popolarissimo negli States (ma anche fuori, faceva pure l’attore a Hollywood), l’afroamericano nel 1994 fu accusato di avere scannato la moglie bianca e del suo presunto amante. Le prove sembravano, anzi, erano schiaccianti. Ma un pregiudizio razziale alla rovescia (il nero cattivo ma perseguitato dai bianchi in malafede) portò a una clamorosa assoluzione. O.J. a ogni modo in galera ci è finito lo stesso: anni dopo fu beccato a tentare di rubare un cimelio che giurava essere suo. Per non sbagliare, un giudice nel 2008 lo condannò a 33 anni di prigione per rapina a mano armata e sequestro di persona. Lo sciagurato è tornato in libertà per buona condotta nel 2021.

La droga. E ancora ci sono le storie da tossicodipendenza, non di rado compagna di tanti Fenomeni dello sport. Diego Armando Maradona finì presto nel vortice della cocaina. Per anni riuscì a tenere nascosti vizi e vizietti, ma il 26 aprile 1991 a Buenos Aires qualcuno disse basta e le manette scattarono ai polsi del Pibe de Oro. Che uscì dal carcere pagando la cauzione due giorni dopo. Ma da quella maledizione non si liberò mai.