
Attentato ad Aleppo, strage di bambini. Nella foto un bus colpito (Lapresse)
Roma, 16 aprile 2017 - Orrore senza fine in Siria: è sempre più tragico il bilancio dell'ennesima strage ad Aleppo. Ci sarebbero almeno 68 bambini e 13 donne tra le vittime dell'attentato terroristico che ieri ha colpito un convoglio di pullman che stava evacuando profughi, in gran parte sciiti, in fuga dalla città siriana. Il dato sono dell'Osservatore siriano per i diritti umani. Il bilancio dell'attentato kamikaze è salito a 126 morti. Le operazioni di evacuazione dei civili sono riprese: almeno 3mila siriani saranno trasferiti da Foua e Kfarya, mentre altri 200, in maggioranza combattenti, saranno evacuati da Zabadani e Madaya.
Le fazioni ribelli siriane siriano hanno negato qualsiasi implicazione nell'attentato. L'Esercito Siriano Libero, che si batte contro il governo di Bashar al-Assad, ha segnalato in un comunicato diffuso oggi via Twitter che "disapprova e condanna categoricamente" l'attacco, attribuendo "al regime e ai suoi soci la responsabilità di questo crimine". Anche il gruppo islamista di impronta salafita Ahrar al-Sham, a sua volta contrario all'attuale governo, ha parlato di un "attacco codardo, contrario ai principi della religione". Sostenendo che l'attentato "serve alle politiche settarie del regime". Per il momento, nessuna organizzazione ha rivendicato l'azione, compiuta attraverso un'autobomba.
Papa Francesco ha condannato con forza, nel suo messaggio di Pasqua, "l'ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti" ad Aleppo. "In questi tempi, in modo particolare il Signore - ha pregato Francesco - sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l'amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte".