Venerdì 17 Maggio 2024

Pasqua, la messa di Papa Francesco in piazza San Pietro

Imponenti misure di sicurezza per la messa e la benedizione 'Urbi et Orbi'. Piazza gremita di fedeli

Papa Francesco in piazza San Pietro (Afp)

Papa Francesco in piazza San Pietro (Afp)

Città del Vaticano, 16 aprile 2017  - In migliaia hanno assistito in piazza San Pietro alla messa di Pasqua celebrata da Papa Francesco. Dopo la liturgia, c'è stato il messaggio e la benedizione 'Urbi et Orbi'. Bergoglio ha ricordato a tutti il miracolo della resurrezione: "Tornate a casa oggi ripetendo nel vostro cuore Cristo è risorto". Il Pontefice ha esortato a non dimenticare le sofferenze dei migranti, di chi fugge alla guerra. Alla fine ha augurato ai fedeli: "Buona Pasqua".

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RITO RISURREXIT - Papa Francesco ha rinnovato in piazza San Pietro, prima dell'inizio della messa di Pasqua, l'antico rito del Resurrexit, l'atto pubblico cioè della testimonianza di fede del Papa di fronte all'icona del Salvatore che si articola nell'annunzio della risurrezione e la venerazione dell'icona acherotipa, ovvero non dipinta da mano umana, aperta poco prima dai diaconi. Nel dodicesimo secolo, secondo un'antica tradizione che risale ai primi secoli cristiani, l'annuncio della Risurrezione veniva dato dal Papa, prima di recarsi a cantare la messa solenne a Santa Maria Maggiore, la basilica stazionale di Pasqua. La tradizione fu interrotta nel periodo avignonese e ripresa da San Giovanni Paolo II nel 2000. 

OMELIA - "Ma se il Signore è risorto come mai succedono disgrazie, malattie, traffico di persone, tratta, guerre, distruzione, mutilazioni, vendette, odio? Ma dove è il Signore quando succede questo?". Nell'omelia improvvisata alla messa di Pasqua in piazza San Pietro, dove non era prevista, Papa Francesco si è posto ad alta voce questa domanda. 

"Ieri ho telefonato a un ragazzo con una malattia grave, è un ragazzo colto, un ingegnere, e parlando per dare un segno di fede, gli ho detto: 'ma non ci sono spiegazioni per quello che succede a te, guarda Gesù in Croce, Dio ha fatto questo col suo Figlio e non c'è altra spiegazione'. E lui mi ha risposto: 'Si ma Dio ha domandato al Figlio se voleva, e il Figlio ha detto di sì. A me non è stato chiesto nulla'". Il Papa riflette: "Questo ci commuove: a nessuno di noi è chiesto se sei disposto a soffrire, ma la Croce va avanti, ma la fede in Gesù va avanti. E oggi la Chiesa continua a dire: 'fermati, Cristo è risorto'. Non è una fantasia, non una festa con tanti fiori, è il mistero della pietra scartata che finisce per essere il fondamento della nostra esistenza". 

"In questa cultura dello scarto dove quello che non serve prende la strada dell'usa e getta, quella pietra scartata è fonte di vita e anche noi sassolini per terra, in questa terra di dolori e tragedie abbiamo un senso: quello di guardare oltre. Non c'è un muro, c'è un orizzonte. La Croce con questa ambivalenza guarda avanti: non chiuderti, hai un senso presso quel masso, quella pietra ". "Cosa ci dice davanti a tante tragedie la pietra scartata?", si è domandato ancora Bergoglio. "Non risulta scartata. i sassolini che credono non vanno scartati, hanno un senso: Cristo è risorto. Quella mattina le donne sono andate col cuore chiuso dalla tristezza di una sconfitta. Il loro Maestro quello che amavano tanto è stato giustiziato è morto e dalla morte non si torna. La strada verso il sepolcro è la strada della sconfitta ma l'angelo dice: 'è risorto'. Il primo annuncio, ma loro (gli apostoli, ndr) se ne restano chiusi tutta la giornata nel Cenacolo per paura che accadesse loro quello che era accaduto a Gesù. La chiesa non cessa di dire alle nostre sconfitte, ai nostri cuori chiusi e timorosi, 'fermati il Signore è risorto'. 

Poi ha esortato rivolto alla folla di fedeli: "Pensiamo alle malattie, alle guerre, alle tragedie umane e semplicemente con voce umile senza fiori davanti a noi, ripetiamo: 'non so come va questo ma sono sicuro che Cristo è risorto. Tornate a casa oggi ripetendo nel vostro cuore Cristo è risorto".

I FIORI IN PIAZZA  - Piazza San Pietro è arricchita oggi da oltre 35.000 fiori e piante arrivate dall'Olanda per l'occasione. Lo riferisce un comunicato ufficiale della Sala Stampa Vaticana. La decorazione floreale, oltre a sottolineare la sacralità della liturgia, è ricca di riferimenti simbolici al messaggio pasquale di Papa Francesco.

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Una preghiera per Benedetto XVI è stata inserita nella liturgia della messa pasquale celebrata da Papa Francesco in piazza San Pietro. 

GIRO TRA I FEDELI - Conclusa la messa pasquale Papa Francesco ha salutato alcuni dei cardinali nelle prime file e poi è salito sulla 'papamobile' scoperta per fare il giro della piazza tra la folla dei fedeli. Salutato dalle ovazioni e dagli applausi delle decine di migliaia di pellegrini presenti alla cerimonia, per un breve momento bagnata anche dalla pioggia, il Papa dispensa gesti di saluto, sorrisi e benedizioni. 

Al termine salirà nell'Aula delle Benedizioni, da dove, affacciandosi dalla loggia centrale di San Pietro, pronuncerà il Messaggio pasquale e impartirà la benedizione Urbi et Orbi. 

BENEDIZIONE URBI ET ORBI  - Il Papa nel messaggio Urbi et Orbi ricorda le sofferenze dei migranti: Il Pastore risorto "si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze"; si fa carico dei bambini e degli adolescenti "sfruttati" e "di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa"; "si fa compagno di strada dei migranti forzati, costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi".

"Il Signore Risorto guidi i passi di chi cerca la giustizia e la pace; e doni ai responsabili delle Nazioni il coraggio di evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi". "In modo particolare sostenga gli sforzi di quanti si adoperano attivamente per portare sollievo e conforto alla popolazione civile in Siria, l'amata e martoriata Siria, vittima di una guerra che non cessa di seminare orrore e morte. È di ieri l'ultimo ignobile attacco ai profughi in fuga che ha provocato numerosi morti e feriti".

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"Doni pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra Santa, come pure in Iraq e nello Yemen", ha detto ancora papa Francesco. "Non manchi la vicinanza del Buon Pastore alle popolazioni del Sud Sudan, del Sudan, della Somalia e della Repubblica Democratica del Congo, che patiscono il perpetuarsi di conflitti, aggravati dalla gravissima carestia che sta colpendo alcune regioni dell'Africa".

"Il Signore risorto, che non cessa di colmare il continente europeo della sua benedizione, doni speranza a quanti attraversano momenti di crisi e difficoltà, specialmente a causa della grande mancanza di lavoro soprattutto per i giovani". Il Pontefice ha anche sottolineato che "quest'anno come cristiani di ogni confessione celebriamo insieme la Pasqua. Risuona così ad una sola voce in ogni parte della terra - ha aggiunto - l'annuncio più bello: 'Il Signore è veramente risorto, come aveva predetto!'. Egli, che ha vinto le tenebre del peccato e della morte, doni pace ai nostri giorni. Buona Pasqua!".