Fare un video in quelle condizioni, pallida e calva. Ma non si vergogna? E non sarà che fare pena è diventata una moda? Sono potenti le parole. Strappano sorrisi, la pelle. Svelano quanto di umano resta in noi. Poco, se si pesano quelle indirizzate a una ragazzina sotto chemio e senza capelli. Tantissimo, se quella ragazzina fa sobbalzare anche Mattarella. Sul profilo Instagram del Quirinale il presidente le scrive: "Asia ho visto il tuo video, sei bravissima. Complimenti per la tua forza e auguri!".
Asia, un continente. Tutta la potenza della vita che resiste alla deriva della malattia e alla tentazione di farsi sempre più piccola, di sparire. A 14 anni, con una neoplasia al rene, ha risposto a chi ha avuto il coraggio di offenderla: "Scusa se faccio la chemio per un tumore che non ho deciso io di avere". E intanto ha continuato a suonare il pianoforte. Poi è arrivato l’incoraggiamento dall’alto. Poi toccherebbe a noi qualche domanda: chi si nasconde dietro la trincea di una tastiera e spara senza pietà contro una bambina malata? O per dirla con il post Instagram del Santobono Pausilipon di Nappoli, dove è in cura: "Che mondo stiamo costruendo se lasciamo che accadano cose così aberranti?".
Rossana, la mamma, oltre allo strazio ha dovuto subire l’indignazione e ha deciso di raccontare a Ondanews quello che stava subendo la figlia. Gli insulti, i commenti cattivi: "Pubblicateli per favore". Perché le parole salvano e distruggono. "Grazie per la sua sensibilità – ha risposto al Capo dello stato – Asia spera di incontrala un giorno". E ai tanti che hanno dimostrato solidarietà: "Questo significa che non esiste solo il marcio. Prendete esempio da lei che ha saputo reagire con il suo atteggiamento positivo, senza lasciarsi mai intimidire". Asia, adolescente di Sala Consilina in provincia di Salerno, è ricoverata al Santobono-Pausillipon di Napoli per un cancro. Basterebbe questo per amarla incondizionatamente. Ed è impossibile non diventare un suo fan quando racconta sui social come passa le giornate nel reparto di oncologia dove è in cura, o suona il piano nel filmato pubblicato dall’ospedale. Invece, ecco gli hater, con la loro cattiveria che non fa distinzioni. "Non voglio passi il messaggio di odio – dice la mamma – Voglio invitare chiunque sia vittima di cyberbullismo a non lasciarsi andare. Bisogna proseguire a testa alta, denunciare". In un primo momento la ragazzina era precipitata nello sconforto, poi si è ripresa il suo posto sui social. Davanti a quel pubblico imprevedibile che spesso lascia senza fiato. "Spero che il suo atteggiamento sia un esempio – si augura Rossana - Noi genitori abbiamo il dovere morale non solo di educare i figli ma anche di insegnare loro a essere persone migliori, rispettose verso il prossimo, empatiche e solidali. Una piccola parola o un piccolo gesto possono fare la differenza nella vita di qualcuno. Spero che gli autori di questi messaggi riescano a capire la gravità di ciò che hanno detto, aprano i loro cuori e riconoscano il senso della vita". Scrivono dall’ospedale: "Asia è forte quando affronta la malattia e le cure, così pesanti da essere insopportabili. Ma è ancora più forte quando, nel tentativo di metabolizzare quello che le sta capitando, come tantissimi suoi coetanei, affida il suo sfogo ai social. Comincia a raccontare della sua malattia sperando ed aspettandosi solidarietà e parole di conforto. E invece, incredibilmente, riceve offese e insulti talmente gravi da lasciare tutti noi senza parole. Parole che invece lei usa con il garbo e tutta la forza dei suoi 14 anni".
Stanno male lei, la famiglia, i medici. Tutto il mondo si sente un po’ peggio. E allora un appello: "Asia non ha scelto di essere malata. Potesse, rivorrebbe i suoi capelli lunghi. Ma voi una scelta la avete: scegliete di restare umani. E aiutateci a costruire un mondo migliore di questo. Facciamo la rivoluzione con la forza della gentilezza". Si segnala, per la cronaca, una pioggia torrenziale di like.