Mercoledì 24 Aprile 2024

Aereo caduto in Etiopia, somiglianze evidenti con l'incidente in Indonesia

Emergerebbe da una prima analisi delle scatole nere. L'indiscrezione: "Il boeing andava troppo veloce prima dello schianto"

I resti del Boeing caduto in Etiopia (LaPresse)

I resti del Boeing caduto in Etiopia (LaPresse)

Addis Abeba, 17 marzo 2019 - Dalle scatole nere dell'aereo caduto in Etiopia emergerebbero "evidenti analogie" con il disastro in Indonesia. Lo afferma il ministro dei Trasporti etiope. I dati contenuti nelle black box sono stati "quasi tutti recuperati", ha fatto sapere ancora Dagmawit Moges. 

Come ormai è noto, il modello di velivolo Lion Air precipitato cinque mesi fa nel mare di Giava (189 le vittime) è lo stesso dell'aeromobile Etiopian Airlines che si è schiantato domenica scorsa con un bilancio di 157 morti, di cui 8 italiani: si tratta di un Boeing 737 Max 8, finito nel mirino per un sospetto malfunzionamento del software (peraltro già stato segnalato proprio dopo l'incidente di ottobre) e momentaneamento messo al bando nei cieli di quasi tutto il mondo

Ora dalle scatole nere, analizzate in Francia, emergono "chiare somiglianze" tra i due episodi e la sensazione è che sarà presto fatta luce su entrambi gli accadimenti. Per avere ulteriori dettagli ci vorrà naturalmente del tempo. Il rapporto preliminare sull'analisi dei file di bordo sarà pubblicato entro 30 giorni: lo rende noto la Bea, l'ente francese responsabile delle inchieste sulla sicurezza dell'aviazione civile, al quale l'Etiopia, che non ha i mezzi tecnici per effettuare gli accertamenti, ha inviato le due scatole. 

Intanto l'agenzia Reuters rivela altri particolari relativi all'incidente del volo 302 dell'Ethiopian, partito da Addis Abeba con destinazione Nairobi, in Kenya. Secondo una fonte, che ha assistito alla registrazione del controllo  del traffico aereo, l'aereo  aveva una velocità insolitamente elevata dopo il decollo, evidente già prima che l'aereo segnalasse problemi alla torre di controllo chiedendo il permesso di prendere quota rapidamente. 

Una voce dalla cabina di pilotaggio del Boeing 737 Max, definita dalla fonte "nervosa", chiede di salire a 14.000 piedi sul livello del mare, circa 6.400 piedi sopra l'aeroporto. Poi la richiesta urgente di poter atterrare. "Diceva che aveva un problema nel controllare l'aereo ed è per questo che ha voluto salire di quota". Il velivolo è poi scomparso dal radar a 10.800 piedi.