Mercoledì 24 Aprile 2024

Un film mediocre

Un senatore di lunghissimo corso ci scherza su: «Si intitola Natale in Senato, è il cinepanettone di quest’anno». Ciak, si gira la corsa per approvare la manovra tra parlamentari bloccati a Palazzo Madama, governo in trincea sul maxi emendamento, voto di fiducia, opposizioni furenti e trolley pronti. Limitiamoci ai numeri. In tempi agri servirebbe una manovra espansiva a sostegno della crescita. Difficile, per un paese incagliato sul grande debito pubblico. Il Dna della legge di bilancio in arrivo alla Camera, però, appare peggio di quel che, forse, avremmo potuto permetterci. Taglio degli investimenti pari a 5,4 miliardi di euro nei prossimi tre anni: dovevano essere 9, sono 3,6. Rincari di tasse un po’ ovunque: dall’ecotassa alla possibilità che aumentino le locali, alla stangata Ires sul no profit, a una webtax strampalata.

Progressivo blocco delle indicizzazioni delle pensioni sopra i 1.521 euro. Se a ciò si aggiungono gli effetti del Decreto dignità denunciati dal mondo delle imprese e i tanti no alle grandi opere, non resta davvero che sperare nel reddito di cittadinanza o in quota 100. Non esattamente un grande balzo in avanti. È un fatto, però, che la manovra corretta in salsa Ue evita la procedura d’infrazione e ha calmato lo spread. Per quanto? «Il quadro di finanza pubblica per il 2019 – scrive per esempio l’Ufficio parlamentare di bilancio – presenta caratteri di transitorietà (per una serie di interventi una tantum) e, soprattutto – come testimoniato dalla creazione di un accantonamento di 2 miliardi a garanzia della tenuta del saldo – di incertezza, in particolare riguardo al disegno effettivo e alla realizzabilità delle misure (ad esempio, dismissioni immobiliari)». E ancora: «Il raggiungimento del rapporto deficit/Pil nel biennio 2020-21, è interamente affidato alle clausole di salvaguardia su Iva e accise... ora ulteriormente aumentate: 23,1 miliardi per il 2020 e 28,8 per il 2021». Tradotto: resa dei conti al prossimo anno e auguri a quanti, tra dodici mesi, prepareranno la manovra 2020. Buone feste anche ai tecnici del ministero dell’Economia: il tiro al piccione è cominciato. Buon Natale a tutti. E buona fortuna.