Mercoledì 24 Aprile 2024

Smart working: cosa è previsto per legge

Che cos'è il lavoro agile e quali sono le normative vigenti che ne regolano lo svolgimento

Un dipendente lavora da casa

Un dipendente lavora da casa

Lo stravolgimento che la tecnologia ha apportato nella vita delle persone negli ultimi anni è senza precedenti. La costante interconnessione dei dispositivi ha permesso a cellulari, elettrodomestici e persino case di diventare smart.

Ma, come qualsiasi sconvolgimento che si rispetti, il suo effetto non si limita all’aspetto quotidiano della vita delle persone, ma influisce anche sull’ambito lavorativo, sulla struttura delle aziende e sul mercato. Così, come i telefoni e le TV, anche il lavoro ha subito una trasformazione, che si può riassumere col termine Smartworking.

Smartworking: cos’è

Lo Smartworking, noto anche come Lavoro Agile, è una vera e propria filosofia manageriale che si basa su una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro dipendente che si allontana dalla concezione classica. È quindi una modalità caratterizzata innanzitutto dall’estrema flessibilità o dall’assenza di vincoli orari e spaziali, ma soprattutto da un’organizzazione del lavoro per fasi, cicli e obiettivi.

Legge sul Lavoro Agile

Dopo un periodo sperimentale, lo Smartworking è divenuto legge nell’ordinamento italiano.

Secondo l’art.18 della legge n.81/2017, il “Lavoro Agile” è inteso come una procedura improntata su tre punti cardine: flessibilità organizzativa, volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo e eventuale utilizzo di strumentazioni tecnologiche.

Oltre a fornire questa importante definizione di Lavoro Agile, la norma disciplina alcuni aspetti legati alla materia come la necessità di un accordo scritto di Smartworking concordato tra datore di lavoro e lavoratore, il quale ha l’obbligo di esplicitare:

  • L’esecuzione della prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali;
  • La durata dell’accordo;
  • Il rispetto dei tempi di riposo e del diritto alla disconnessione;
  • Le modalità di recesso.

La norma garantisce che i lavoratori che decidono di aderire a un accordo di Smartworking sono tutelati in caso di infortuni e malattie professionali.

Altri elementi rilevanti sono:

  • la parità di trattamento economico e normativo;
  • il diritto all’apprendimento permanente;
  • gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza.

Evoluzione normativa

La Legge di Bilancio del 2019 ha definito alcuni criteri di priorità di accesso alle iniziative di Smart Working. Ad esempio, si definiscono e si indica di dare priorità alle lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità e ai lavoratori con figli disabili. O ancora è stata fatta la proposta di alzare il limite minimo di addetti a cui dare la possibilità di adottare forme di lavoro flessibile.

Zero vincoli

Ma cosa significa, quindi, lavorare in Smartworking?

Da non confondere col lavoro telematico o Remote Working, lo Smartworking è un nuovo approccio che si allontana dal classico modo di lavorare e collaborare all'interno di un'organizzazione (profit e no profit).

Concetto che non riguarda il singolo professionista freelance, il quale è da sempre abituato a lavorare in mobilità, con orari flessibili e tramite software e applicazioni che gli consentono di eseguire tutto il lavoro da remoto.

Lo Smartworking pone al centro dell’organizzazione la persona, la quale ora può far convergere con gli obiettivi aziendali quelli personali e professionali in un’unica modalità, capace di migliorare - allo stesso tempo - la produttività aziendale.

Lo scopo del Lavoro Agile è quello di responsabilizzare il singolo lavoratore, rendendolo “proprietario” del proprio lavoro, consapevole dei risultati da raggiungere, cosciente del lavoro in team e autonomo nel definire le modalità e le tempistiche di svolgimento delle attività.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro