Mercoledì 24 Aprile 2024

Ricerca e sviluppo fiore all’occhiello del gruppo "Investiamo per trovare soluzioni innovative ai bisogni delle persone"

Il 40% dei ricavi realizzato all’estero in oltre 30 paesi Fra i clienti big internazionali come Nestlè, Bayer e Sanofi

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La storia di Labomar ruota attorno all’economia della conoscenza. Partito dalla farmacia di famiglia con l’idea di "fare qualcosa di diverso", il fondatore Walter Bertin (nella foto a destra) ha cominciato negli anni Ottanta a elaborare degli infusi e degli integratori alimentari a base di erbe che hanno avuto un tale successo da portarlo ad allargarsi, creando una struttura produttiva, sempre all’insegna dell’innovazione. Così è nata nel ‘98 l’azienda di Istrana, nella provincia trevigiana, che l’anno scorso ha toccato i 57 milioni di ricavi, con un balzo del 30% rispetto al 2018 e un tasso annuo di crescita del 16% dal 2011 al 2018.

L’idea vincente è stata andare oltre lo stadio della piccola produzione locale di preparati da vendere ad altre farmacie, cercando la collaborazione con le grandi case farmaceutiche. La produzione per conto terzi offre maggiori opportunità di crescita e innovazione: questa è stata la strada scelta da Bertin. Oggi Labomar opera nel campo della ricerca, dello sviluppo e della produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi, fornendo ai propri clienti un servizio completo, dalla selezione delle materie prime alla consegna del prodotto finito. Ogni nuovo prodotto è frutto di un’attività di ricerca e sperimentazione nella quale Labomar è partner, guida e ispirazione.

E’ proprio l’innovazione a caratterizzare la produzione di Labomar, che investe in ricerca e sviluppo tra il 4 e il 5% del proprio fatturato per trovare soluzioni sempre nuove ai bisogni delle persone, con un team multidisciplinare di venti specialisti e 16 brevetti depositati, grazie anche alle collaborazioni con diversi atenei per studi clinici e pubblicazioni scientifiche.

Oggi l’azienda produce per oltre 200 clienti, vendendo i suoi prodotti a società italiane ed europee, compresi colossi come Nestlé, Bayer o Sanofi. Labomar è in grado di realizzare preparati su specifiche richieste di ogni singolo cliente, ma ha anche una produzione propria, con un catalogo di preparati e dispositivi medici pronti per essere immessi sul mercato a marchio del cliente. Questo catalogo è molto apprezzato dai clienti che hanno urgenza di immettere un prodotto in vendita velocemente, in qualsiasi Paese d’Europa.

Molto importante è la quota di export, destinata a crescere ulteriormente grazie al recente ingresso in Nord America tramite l’acquisizione di ImportFab, società canadese con sede a Montréal che opera da trent’anni nel mercato farmaceutico, cosmetico e nutraceutico. L’acquisizione delle attività canadesi è volta all’ampliamento della quota di ricavi realizzati all’estero dal gruppo: nel 2019 circa il 40% dei ricavi consolidati erano già realizzati fuori dei confini nazionali, in oltre 30 diversi Paesi. A questo fine, non è escluso che arrivino anche nuove acquisizioni.

Ma quest’anno sarà soprattutto concentrato sul cantiere per il nuovo stabilimento, che trasformerà la faccia dell’azienda, fisuciosa in un nuovo anno di crescita nonostante l’emergenza sanitaria in corso. Il dinamismo del mercato degli integratori, infatti, sarà difficile da frenare. L’utilizzo degli integratori alimentari coinvolge 32 milioni di italiani, facendo del mercato italiano il primo in Europa, con un fatturato industriale che vale oltre 3,3 miliardi.

Elena Comelli

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