Lunedì 20 Maggio 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Ecco quando pagano le pensioni di marzo 2024. Attenzione agli importi e la “sorpresa” Irpef

I soldi saranno accreditati in banca o si potranno ritirare all’ufficio postale. Sul sito dell’Inps si può controllare il cedolino

Roma, 26 febbraio 2024 – Fra pochi giorni saranno in pagamento le pensioni di marzo 2024. Ma quando saranno versate e si potranno ritirare in Posta? E gli importi? Ci saranno aumenti? Andiamo con ordine.

Uno sportello postale
Uno sportello postale

Quando pagano le pensioni di marzo 2024

Per chi ha l’accredito direttamente sul conto corrente, i soldi saranno versati dall’Inps il “primo giorno bancabile del mese” (cioè il primo giorno non festivo), vale a dire venerdì 1 marzo. Se non si dovesse visualizzare il versamento già venerdì, nessuna preoccupazione, diversi istituti impiegano 1 o 2 giorni a visualizzare l’operazione sull’estratto conto o sulla home banking.

Il ritiro della pensione in Posta

Per quanto riguarda il ritiro della pensione agli sportelli degli uffici postali. Ci si potrà liberamente recare in posta a partire dalla mattina di venerdì 1 marzo. Da gennaio, infatti, non vige più il calendario (con la suddivisione su più giorni) in ordine alfabetico. Il motivo? Il superamento dell’emergenza Covid.  In ogni caso Poste consiglia come sempre “Per evitare assembramenti e tempi di attesa superiori alla media, a tutti i pensionati, ove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi”.

Il cedolino

Come al solito già da diversi giorni il cedolino con gli importi della pensione di marzo 2024 è consultabile sul sito dell’Inps. Per consultarlo basterà collegarsi nella apposita sezione del portale Inps e accedere con le credenziali Spid (identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi, meglio nota come tessera sanitaria).

L’importo della pensione di marzo

L’importo della pensione di marzo 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, sarà rivalutato in base all’inflazione prevista. Alcuni però potranno avere una “cattiva sorpresa”, rispetto alla cifra ricevuta a febbraio, a causa delle addizionali Irpef comunali.

Cattiva sorpresa, per chi?

Alcuni pensionati potranno infatti ricevere una cifra più bassa rispetto alla pensione di febbraio. Questo come detto per effetto dell’Irpef comunale. Una sorpresa (negativa) che non riguarderà tutti. Infatti si troveranno la pensione decurtata solo coloro che abitano nei Comuni che hanno deciso di elevare le aliquote (percentuali di tassazione).

I motivi

Senza entrare troppo in tecnicismi, a marzo, sarà infatti applicato l’acconto dell’addizionale Irpef comunale (una cifra che viene trattenuta, tutti i mesi, nelle pensioni che vanno da marzo a novembre) su pensioni e buste paga. Dove questa è stata aumentata potrebbero esserci cifre più basse.

Tagli diversi da città a città

Come detto non tutti i pensionati riceveranno un assegno più basso di febbraio. Il “taglio” riguarderà chi risiede nei Comuni che hanno deciso di aumentare le aliquote Irpef locali. Fra i grandi Comuni ci sono ad esempio Palermo e Napoli (come riporta il sito di Sky). A Napoli ad esempio l’aliquota Irpef comunale passa dallo 0.9% all’1%. Un aumento che coinciderà con tagli alle pensioni (a seconda degli importi) che vanno fra i 15 e i 50 euro.

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