Giovedì 25 Aprile 2024

Piano a induzione elettrico: quando sostituirlo e quanto si risparmia

Vantaggi e svantaggi di questo elettrodomestico

Quanto conviene installare un piano ad induzione

Quanto conviene installare un piano ad induzione

Oggi chi rinnova una cucina sceglie spesso il piano a induzione. I motivi sono sia pratici sia estetici.Dal punto di vista estetico il piano a induzione è decisamente più elegante rispetto a un piano di cottura a gas. Non sono poche le abitazioni che hanno la cucina a vista in soggiorno, motivo per cui la linearità di un piano a induzione risulta una scelta migliore in termini di design.Dal punto di vista pratico, quello a induzione è un metodo di cottura più efficiente e sicuro, dato che si evitano dispersioni di calore e si cucina senza fiamma.

Piano a induzione: funzionamento e potenza

Quando si accende un fornello del piano a induzione, l’energia viene trasmessa a una bobina che, alimentata da energia elettrica, genera un campo magnetico che riscalda pentole, tegami e padelle senza bisogno di una fiamma.Per regolare la temperatura dei fornelli si usano pulsanti o manopole.I piani a induzione hanno una potenza massima diversa, compresa all’incirca tra 3 e 7,6 kilowatt. La potenza dipende dal numero dei fuochi.Quando si sceglie il piano da installare è necessario considerare l’eventuale bisogno di aumentare la potenza del contatore per evitare di sovraccaricare l’impianto elettrico e far saltare la corrente.In fase di avvio la cottura a induzione consuma molta energia, fino a 3.600 watt. Durante l’uso, il consumo può scendere fino a 600 watt.Con tutti i fornelli accesi allo stesso tempo potrebbe non essere possibile utilizzare altri elettrodomestici che consumano una discreta o elevata quantità di corrente elettrica, ad esempio la lavatrice, il ferro da stiro, l’asciugacapelli.

Piano a induzione: consumi

Dati i tempi di caro energia, chi sta valutando di passare dalla cottura a gas alla cottura a induzione si chiede se sia conveniente farlo.Il rendimento energetico, cioè il rapporto tra energia in ingresso ed energia in uscita, dei fornelli a induzione è stimato nel 90%. Una percentuale così elevata è sicuramente un elemento di risparmio, se si considera che il rendimento energetico dei fornelli a gas non arriva al 60%, a causa della dispersione di calore nell’ambiente circostante. Utilizzare i fornelli nel modo giusto, evitando il più possibile la cottura al massimo della potenza permette di risparmiare elettricità.Per calcolare i consumi effettivi in termini economici è necessario conoscere il prezzo al kilowattora previsto dal proprio contratto di fornitura di energia elettrica. Come spesso accade su molti temi, i pareri sulla convenienza di questo metodo di cottura sono contrastanti. C’è chi sostiene che il risparmio sia consistente e chi è sicuro che tuttora cuocere a gas sia il metodo meno costoso.Bisogna inoltre considerare che con la tariffa bioraria l’elettricità è più cara dal lunedì al venerdì tra le 8 e le 19.Scegliere un piano a induzione solo per motivi economici non è, in genere, consigliabile, soprattutto se ogni giorno si cucina per ore. Meglio considerare tutti i suoi vantaggi. Nel caso un’abitazione sia alimentata da energia pulita, grazie ad una pompa di calore o a un impianto fotovoltaico, ovviamente l’utilizzo di un piano a induzione è, ovviamente, più che consigliato.

Piano a induzione: i vantaggi

I vantaggi di avere un piano a induzione sono:- La comodità di cuocere alcuni cibi molto più velocemente, data la rapidità con cui l’acqua arriva ad ebollizione. - La possibilità di accorpare i fuochi in un’unica zona di cottura. Questa funzione, il cui nome varia a seconda dell’azienda produttrice, è molto utile se si deve utilizzare pentole, tegami o padelle di grandi dimensioni.- La maggior sicurezza, data l’assenza di fiamme e considerato che il calore è concentrato sotto pentole, tegami e padelle, limitando molto il rischio di scottature. - L’eleganza del design, dato dal piano realizzato in vetroceramica. Se il nero è il colore più diffuso, esistono in commercio anche piani di colore bianco, anche se sono meno diffusi.- La facilità con cui si pulisce. Basta un panno morbido un po’ umido per rimuovere gocce e macchie di cibo. In caso di sporco più ostinato basta usare una piccola quantità di detersivo per i piatti. Il piano si pulisce quando si è raffreddato.- Il minor impatto ambientale rispetto alla cottura a gas.

Piano a induzione: gli svantaggi

I principali svantaggi di un piano a induzione sono:- Il costo elevato del piano e della sua installazione. Rispetto ai fornelli a gas, quelli a induzione costano di più, perciò il costo iniziale è superiore, e può esserlo anche di alcune centinaia di euro. I fuochi di un piano a induzione possono essere a due, tre, quattro, cinque o sei. Il numero dei fornelli incide sul costo del piano e, ovviamente, sulle sue dimensioni.- L’importo dei consumi, dato che non è detto che il maggior rendimento energetico della cottura a induzione comporti un effettivo risparmio economico.- Non poter utilizzare pentole, tegami e padelle di cui si è già in possesso se non sono di materiale ferroso. Alluminio, ceramica, rame e, appunto, ogni tipo di materiale non ferroso non possono essere utilizzati sui fornelli a induzione, perché non conducono il calore del campo magnetico. Le caffettiere di alluminio sono chiaramente incluse. Per continuare a utilizzarle occorre comprare un apposito piattello.

Conclusioni

I piani di cottura a induzione sono sempre più diffusi. Oggi, chi ristruttura una cucina decide spesso di installare un piano a induzione, grazie anche alla possibilità di usufruire del bonus mobili. Questa agevolazione consente di detrarre fino a 5mila euro (per gli anni 2023 e 2024) sull’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici, se si effettuano lavori di ristrutturazione.Esistono anche piani a induzione portatili, decisamente più economici rispetto a quelli da incasso, con cui è possibile integrare l’uso dei fornelli a gas.