Mercoledì 24 Aprile 2024

"Più aziende e meno stato in portafoglio"

Grazia Orlandini, responsabile Investimenti del Gruppo Bper Banca

Grazia Orlandini, responsabile Investimenti del Gruppo Bper Banca

RIPRESA dell’inflazione e possibile rialzo dei tassi: come è cambiato lo scenario a inizio 2022 per il reddito fisso?

"Le principali banche centrali hanno iniziato l’uscita dalle politiche monetarie di emergenza dovute al Covid-19 – risponde Grazia Orlandini, responsabile Investimenti del Gruppo Bper Banca –. Non è da escludere il protrarsi dell’incertezza sull’evoluzione pandemica, così come le varie tensioni geopolitiche e le riforme politiche in Cina: tutti fattori che, anche quest’anno, rischiano di tenere le obbligazioni sull’ottovolante".

In particolare su quali segmenti del settore obbligazionario è più opportuno posizionarsi in questa fase?

"Il comparto a nostro avviso più attraente è quello delle emissioni societarie con minor merito creditizio (high yield). Il contesto di ripresa economica, i costi di finanziamento ancora bassi e le politiche fiscali espansive, hanno contribuito a contenere i default societari; uno scenario che pensiamo possa permanere anche nel 2022. Le obbligazioni dei Paesi Emergenti potrebbero essere caratterizzate da una maggiore volatilità: i rendimenti sono interessanti e la qualità dei bilanci è nel complesso migliorata, ma il rischio è che si ripetano i fattori negativi del 2021 (dollaro e tassi in rialzo). Per questa ragione preferiamo gli investimenti sulle scadenze più brevi, favorendo le emissioni societarie che dovrebbero cogliere i benefici della ripresa economica. Siamo cauti sulle valute locali, vulnerabili a una possibile ulteriore salita del dollaro. I governativi dei Paesi sviluppati invece presentano spesso rendimenti negativi su vari tratti della curva. Discorso diverso per i Btp, i cui rendimenti appaiono ancora interessanti, soprattutto se il quadro politico dovesse mantenersi stabile".

In che misura un risparmiatore può inserire in un portafoglio diversificato una quota di reddito fisso?

"La quota di reddito fisso varia in base alla propensione al rischio dell’investitore, ma è comunque opportuno sottolineare come la componente obbligazionaria – tipicamente caratterizzata da una minore oscillazione dei prezzi -, favorisca una riduzione del rischio complessivo di portafoglio. Date le attuali condizioni sui tassi di interesse, riteniamo che l’esposizione obbligazionaria, prevalentemente su scadenze brevi, non dovrebbe superare il 70% del patrimonio complessivo".

Più in generale, quali sono le strategie attuali di Bper e i consigli di investimento per la clientela in questo ambito?

"Lo scenario attuale, con rendimenti attesi al rialzo ma complessivamente ancora molto bassi, lascia ancora spazio alla ricerca di rendimento. Il mercato offre diverse tipologie di strumenti obbligazionari, sensibili in maniera differente alle variazioni di tipo macroeconomico e geopolitico: all’interno di una strategia di asset-allocation obbligazionaria comunque prudente e strategicamente con duration contenuta, puntiamo a un’elevata diversificazione geografica e settoriale, includendo la selezione di singole emissioni societarie".

Achille Perego