Mercoledì 24 Aprile 2024

"MA SEI SU DIECI SONO IMPREPARATI"

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"NON PARLO di concetti sofisticati come il rapporto tra rischio e rendimento o quali prodotti scegliere, ai nostri connazionali mancano proprio le conoscenze più elementari dell’alfabetizzazione finanziaria". Ad affermarlo è Luca Lixi (nella foto in basso), co-fondatore di Aegis Scf e Ceo di Lixi Invest, commentando il rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane pubblicato dalla Consob che ha evidenziato un aumento dell’interesse verso i temi finanziari. E così, seppure la Consob certifichi un numero crescente di interesse legato ad argomenti come il trading online e alla criptovalute (in termini di masse negoziate, mostra come si sia passati da 132 a 141 miliardi di euro), Lixi rimane fortemente scettico sulla preparazione degli italiani, nonostante la dilagante presenza sul web di contenuti finanziari. "Purtroppo, la rete – sottolinea – è piena di personaggi ambigui che spacciano per educazione finanziaria corsi sul forex, sulle criptovalute e sul trading. Ciò genera un’enorme confusione su cosa significhi davvero investire e occuparsi delle proprie finanze personali. Il mio consiglio è quello di avvicinarsi ai vari materiali oggi disponibili con uno sano scetticismo, oltre che informarsi sulle competenze, la credibilità e l’esperienza reale di chi propone questi contenuti".

In effetti, sempre la Consob, rileva che solo il 50% degli italiani è in grado di rispondere a 5 domande di base relative a concetti quali la relazione tra rischio e rendimento, il tasso di interesse composto, l’inflazione, il mutuo e la diversificazione. E la percentuale scende al 40% se si considera coloro che potenzialmente potrebbero aver dato risposte casuali. "Fino al 2007 – sottolinea Lixi – non ce n’era bisogno di avere una grande preparazione. O meglio, ci si poteva arrabattare anche senza. Negli anni d’oro della crescita italiana non c’era infatti bisogno di essere investitori sofisticati e non era necessario capire il funzionamento dei mercati azionari. Era sufficiente comprarsi i titoli di Stato (Bot o Bpt, soprattutto) qualche immobile da affittare o da rivendere a un prezzo più alto di quello di acquisto".