Giovedì 25 Aprile 2024

"Ciclo negativo verso la fine". Ora i mercati vedono rosa

Maria Paola Toschi, global strategist di J.P. Morgan AM

Maria Paola Toschi, global strategist di J.P. Morgan AM

L’ECONOMIA rallenta, la guerra in Ucraina purtroppo non cessa e la fiammata dell’inflazione preoccupa ancora; eppure, i mercati finanziari sono ormai più vicini alla fine di un ciclo negativo, dopo aver attraversato 5 mesi da dimenticare. È questo lo scenario delineato nei giorni scorsi da J.P. Morgan Asset Management, casa d’investimenti internazionale con un patrimonio in gestione di oltre 2.500 miliardi di dollari. La scorsa settimana, i gestori e gli strategist della società hanno incontrato a Londra la stampa europea, in un meeting da cui sono emerse alcune note di ottimismo, non tanto per lo scenario dell’economia mondiale quanto piuttosto per gli investitori, che certo hanno dovuto masticare amaro nella prima metà del 2022.

Nei primi 5 mesi dell’anno, infatti, sui mercati finanziari si è verificato uno scenario inedito, almeno negli ultimi decenni: sono calati infatti contemporaneamente sia i prezzi delle azioni, zavorrati dalle tensioni internazionali per la guerra in Ucraina, sia quelli delle obbligazioni, a causa delle prospettive di rialzo dei tassi d’interesse che (come da copione) hanno fatto scendere il valore dei titoli a reddito fisso già emessi sul mercato. E così, anche chi ha un classico portafoglio bilanciato (composto per il 60% da azioni e per il 40% da bond) ha dovuto subire negli ultimi mesi perdite non trascurabili.

Ora, però, la situazione sembra vicina a un punto di svolta. Anche se i dati economici peggioreranno, infatti, gli attuali prezzi dei titoli sui mercati scontano già in anticipo molte notizie negative. Ne è convinta Karen Ward (nella foto), che dirige le strategie di investimento di J.P. Morgan AM per l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che sottolinea un aspetto importante sulla politica monetaria: il rallentamento della crescita (che è ormai un fatto assodato) potrebbe portare le banche centrali, e in particolare la Federal Reserve americana, a essere un po’ meno aggressive del previsto nelle manovre di rialzo dei tassi. Un altro fattore positivo riguarda l’Europa ed è stato messo in evidenza da Vincent Juvyns, global market strategist di J.P. Morgan AM. Nel Vecchio Continente, le politiche di spesa e investimento dei governi possono rappresentare un ‘cuscino’ che ammorbidirà gli effetti del rallentamento economico, grazie a misure come il Recovery Plan, l’aumento della spesa per la difesa nella Nato o le nuove politiche energetiche per trovare l’indipendenza dal gas russo. Le politiche di austerity dell’Eurozona, insomma, sembrano essere definitivamente alle spalle. In questo scenario, gli strategist di J.P. Morgan AM suggeriscono di preparare i portafogli a "un mondo in cambiamento" e a mercati finanziari in cui si registra oggi una novità importante: il ritorno dei bond.

"Negli ultimi anni – dice Maria Paola Toschi, global strategist di J.P. Morgan AM – nei portafogli bilanciati è stata la componente investita in azioni a dare un contributo preponderante ai rendimenti". Ora, invece, dopo la discesa dei prezzi, per Toschi i titoli obbligazionari hanno raggiunto valutazioni più interessanti di prima e hanno recuperato il loro tradizionale ruolo di classe d’investimento utile a costruire un portafoglio diversificato, meno esposto alle cadute dei prezzi delle azioni. Infine, una nota di ottimismo anche sulla Cina. Tilmann Galler, altro global market strategy di J.P. Morgan AM ritiene che i trend di crescita di Pechino nel medio e lungo termine restino intatti e che la Cina abbia bisogno comunque di abbandonare la strategia per azzerare completamente i contagi del Covid, dimostratasi insostenibile dal punto di vista economico, per sposare una politica più ragionevole di convivenza con la malattia.

Andrea Telara