Venerdì 26 Aprile 2024

IL DIGITALE MIGLIORA I RAPPORTI FRA PAZIENTE E MEDICO

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È STATA fondata otto anni fa in Francia e oggi, diventata leader in Europa nella sanità digitale, sbarca in Italia con un investimento di 250 milioni di euro. Doctolib nel vecchio continente è già un’esperienza condivisa da 60 milioni di pazienti e 300mila professionisti della sanità. La tech company, grazie a software e servizi all’avanguardia, da una parte facilita ai cittadini l’accesso all’assistenza e dall’altra consente ai camici bianchi di risparmiare tempo, migliorare l’organizzazione della gestione dei propri pazienti, essere più efficienti, ottimizzare la propria presenza online, e di conseguenza guadagnare ore da dedicare alla cura delle persone. Meno telefonate, meno carta, meno scartoffie, meno burocrazia, e al posto di tutto questo un servizio online che consenta ad ogni paziente di prenotare istantaneamente un appuntamento e disporre di tutte le informazioni necessarie prima e dopo la visita. Online si chiedono le prescrizioni al proprio medico di famiglia, e sempre online si condividono i referti degli esami in completa privacy e sicurezza.

Attraverso il digitale i rapporti fra paziente e medico sono più semplici, più immediati e più rapidi. E d’altra parte, al giorno d’oggi, un mondo come quello della sanità come si potrebbe rinunciare agli enormi vantaggi del digitale? Dell’arrivo in Italia di Doctolib parliamo con il nuovo Ceo, Nicola Brandolese (nella foto in alto), 50 anni, che vanta 25 anni di esperienza nel settore digitale di grandi aziende.

Come funziona il servizio on line di Doctolib?

"Doctolib è una tech company al servizio della salute con una missione semplice e grande al tempo stesso, quella di migliorare la vita del personale sanitario e migliorare l’accesso alle cure e alla salute di tutti i cittadini. Il paziente col suo smartphone può trovare il medico di cui ha bisogno, può prenotare una visita, può scambiare con il medico ricette e referti e tutte le informazioni relative ad un appuntamento in maniera semplice e sicura, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7".

Quali sono i vantaggi per i medici e i pazienti?

"Al medico viene semplificata la vita, pensi solo che oggi il medico di famiglia dedica circa il 50% del proprio tempo ad attività di tipo puramente amministrativo, il paziente ha un accesso molto più semplice all’assistenza sanitaria. Oggi, con i metodi tradizionali, l’accesso è particolarmente complesso: tempi di attesa lunghissimi, anche di nove o dieci mesi per una visita, metà degli italiani non ha visto un dentista negli ultimi dodici mesi. Noi consentiamo al cittadino di accedere a tutti i medici disponibili, avendo la disponibilità del medico in tempo reale, e di scambiare con lui tutte le informazioni in modo semplice e veloce".

Cosa distingue Doctolib da realtà analoghe?

"Noi offriamo soluzioni utili e accessibili con livelli di esperienza straordinari, più semplicità e immediatezza rispetto ad altri, sicurezza nel trattamento dei dati che è un po’ il nostro mantra, abbiamo un rispetto assoluto delle regole dei vari Paesi nella protezione dei dati personali e a maggior ragione di quelli sanitari che sono i più sensibili. Ogni dato individuale è protetto con gli standard di criptaggio più avanzati. Noi stessi non siamo in grado di accedere alle informazioni individuali del paziente. Noi non utilizziamo i dati a fini commerciali, e questo è un altro pilastro della nostra offerta".

Qual è il costo del servizio per il medico che aderisce?

"I costi dipendono dal tipo di medico, per lo specialista è di 129 euro al mese più Iva".

La pandemia ha modificato il rapporto fra medico e paziente?

"Certo. Ha portato alla luce problemi che già esistevano, ha aumentato in maniera importante la necessità di contatto fra medico e paziente. Prima della pandemia un terzo dei medici di base riceveva i pazienti senza appuntamento. Ora l’approccio è cambiato, la pandemia ha reso ancora più urgente la semplificazione dell’accesso alle cure".

Lei ha lunga esperienza nel settore digitale di grandi aziende. Qual è il suo giudizio sulla crescita digital delle imprese italiane?

"L’Italia è indietro. L’ultimo rapporto della commissione europea che redige ogni anno un indice di digitalizzazione dell’economia e della società posiziona l’Italia al 25esimo posto fra i 28 Stati membri della Ue. Ora stiamo faticosamente recuperando terreno, le iniziative di questo governo vanno nella direzione giusta".