Giovedì 25 Aprile 2024

Macchè rifiuti Gli imballaggi valgono quanto un tesoro

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UN MILIARDO e 525 milioni di euro di benefici ambientali. È la cifra generata nel 2021 in Italia dal riciclo e dal recupero degli imballaggi che fa capo a Conai. Ad annunciarla è lo stesso Consorzio Nazionale Imballaggi nel rendere noti in anteprima i dati del suo nuovo Rapporto di sostenibilità che, per la prima volta in assoluto, quantifica in modo completo le ricadute positive del riciclo a livello nazionale. Nel dettaglio, il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo gestito da Conai è di 614 milioni, quello dell’energia prodotta avviando gli imballaggi non riciclabili a recupero energetico di 10 mentre l’indotto economico generato dalla filiera, ammonta a 625 milioni. A questi numeri si aggiunge il valore economico della CO2 non emessa grazie al riciclo, calcolato sulla base di quanto definito dalla Direttiva 200933 del Parlamento Europeo in 276 milioni.

Particolarmente rilevanti, in tempo di caro-bollette, sono i dati del risparmio energetico. Nel 2021 l’attività di Conai ha evitato infatti il consumo di quasi 26 terawattora di energia primaria equivalente al consumo di elettricità per uso domestico medio di circa 7 milioni di famiglie in un anno. Il riciclo si conferma anche un attore importante nella lotta al cambiamento climatico. Grazie all’impegno del sistema consortile, infatti, è stata evitata l’emissione in atmosfera di 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Una quantità pari a quella generata da quasi 11mila tratte aeree Roma-New York andata e ritorno. In un Paese povero di risorse come l’Italia, si rivela sempre più importante anche il quantitativo di materia risparmiata. Nel 2021 i rifiuti di imballaggio avviati a riciclo dal sistema Conai hanno consentito di evitare il consumo di circa 5 milioni di tonnellate di materia vergine, il peso di 339 torri di Pisa. In particolare sono state risparmiate 285mila tonnellate di acciaio, come 739 treni Frecciarossa; 16mila tonnellate di alluminio (circa 1,5 miliardi di lattine); un milione e 318mila di carta, il corrispettivo di 528 milioni di risme di fogli A4; 916mila di legno, l’equivalente di 42 milioni di pallet; 519mila di plastica, che corrispondono a 11 miliardi di flaconi in Pet per detersivi da un litro; 140mila di bioplastica, cioè 28 milioni di sacchi di terriccio da 20 litri e un milione e 796mila tonnellate di vetro, pari a 5 miliardi di bottiglie di vino da 0,75 litri. Il lavoro di gestione dei rifiuti di imballaggio inoltre ogni anno evita il riempimento di circa 8 discariche di medie dimensioni.

"Stiamo parlando di benefici ambientali sempre più importanti per il nostro Paese – spiega il presidente Conai Luca Ruini (nella foto a destra) – Il riciclo permette di risparmiare non solo materia, ma anche energia primaria e CO2. L’Italia, del resto, è già leader a livello europeo in questo settore dell’economia circolare: siamo il primo fra i grandi Paesi per riciclo pro-capite degli imballaggi. Dobbiamo impegnarci sempre di più nel guardare alle nostre città come a vere e proprie miniere urbane che producono risorse, ma anche continuare a incentivare l’ecodesign, per far sì che il nostro tessuto imprenditoriale immetta sul mercato imballaggi sempre più sostenibili e facilmente riciclabili".