Giovedì 25 Aprile 2024

Imprese Vincenti anche al tempo del Covid

Una tavola rotonda digitale ha chiuso l’edizione 2020 del programma di Intesa Sanpaolo che punta alla valorizzazione delle Pmi italiane

di Achille Perego

Vincenti anche al tempo del Covid. Sono le 144 imprese (scelte su oltre 4mila candidature e comprese, per questa seconda edizione, anche quelle del Terzo Settore) che hanno partecipato al digital tour di ‘Imprese Vincenti 2020’, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle Pmi, spesso poco note ma fondamentali per la vitalità del sistema produttivo. Capaci di esprimere esempi di eccellenza imprenditoriale e del made in Italy, motore di filiere e distretti produttivi. L’evento di chiusura – pensato come tavola rotonda digitale in cui imprenditori, banche e opinion leader hanno tracciato un bilancio dell’esperienza di ‘Imprese Vincenti’ e della situazione del contesto produttivo italiano – ha visto collegate ieri le 144 Imprese Vincenti 2020 che in oltre due mesi hanno partecipato al digital tour che, in 12 tappe ha percorso tutta la Penisola fermandosi virtualmente a Milano, Firenze, Torino, Napoli, Padova, Brescia, Bari, Bologna, Bergamo, Roma e Cuneo, oltre a dedicare una tappa alle imprese del non profit.

Una partecipazione che, nonostante l’emergenza Coronavirus, ha evidenziato la volontà, la speranza e l’impegno imprenditoriale che il mondo delle Pmi mette in atto quotidianamente per mantenere attivo il tessuto produttivo del Paese. "Il digital tour ha attraversato tutta l’Italia e – nonostante le difficoltà che la crisi pandemica sta determinando – la risposta e la partecipazione delle Pmi è stata totale, a testimonianza che i tratti comuni dell’imprenditoria italiana sono passione, ingegno italiano e determinazione", spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Le imprese "hanno raccontato la loro storia aziendale non sottacendo le difficoltà del momento, che però affrontano grazie ai propri elementi di forza quali il valore del legame con il proprio territorio insieme all’elevato tasso di innovazione, ai rapporti consolidati con l’estero, agli investimenti in ricerca e l’attenzione a capitale umano, ambiente e sostenibilità, fino allo sviluppo di processi produttivi ispirati alla circular economy".

La crisi generata dalla pandemia "deve spingerci nel continuare a valorizzare i talenti delle aziende eccellenti" ma "per noi – conclude Barrese – tutte le imprese che si stanno impegnando nella ripartenza sono comunque vincenti, dobbiamo accompagnarle verso il rilancio e la crescita".

Dal digital tour è emerso come le imprese vincenti abbiano una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti, riuscendo a mantenere una prospettiva a lungo termine e impostando strategie per il futuro. Esempi che riguardano molteplici settori, spesso collegati ai distretti industriali o al sistema delle filiere: abbigliamento, agroalimentare, digital, ICT & electronics, elettronica e meccanica di precisione, energia, ambiente e risorse naturali, food & beverage, industria chimica e metalmeccanica, servizi, medicale e farmaceutica, moda e design, sistema persona, arredamento e design, tessile, trasporti e distribuzione.

Le 144 imprese vincenti selezionate – che saranno inserite in programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale offerti da Intesa Sanpaolo e dai partner dell’iniziativa: Bain & Company, ELITE, Gambero Rosso, insieme a Cerved e Microsoft Italia – nel 2019 hanno generato circa 3,2 miliardi di fatturato (con una crescita 10 volte superiore rispetto alla media italiana negli ultimi 6 anni) e occupato oltre 15.000 dipendenti (con una crescita 8 volte superiore).

Nel corso del digital tour sono state raccolte le testimonianze concrete di imprenditori che, partendo da un posizionamento eccellente, hanno reagito alla situazione di crisi. Le imprese del panel hanno tutte lavorato sulle persone, evidenziando come nel momento della crisi, la formazione e i sistemi di welfare sono stati un fattore critico di successo per guardare oltre la fase della pandemia, mentre una seconda direttrice importante è stata la capacità di proseguire negli investimenti, con un riorientamento verso la digitalizzazione e la sostenibilità.

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