Mercoledì 24 Aprile 2024

Ilva, Di Maio: "Gara illegittima ma non annullabile"

Il vicepremier illustra il parere dell'Avvocatura sulla procedura di cessione dell'azienda: "Lo Stato ha compiuto il delitto perfetto". Calenda: "Fesserie". Il sindaco di Taranto attacca: "Da Di Maio irrazionalità e disprezzo"

Luigi Di Maio (Ansa)

Luigi Di Maio (Ansa)

Roma, 23 agosto 2018 - Sull'Ilva è stato "commesso il delitto perfetto". Lo sostiene il vicepremier Luigi Di Maio, illustrando il parere dell'Avvocatura di Stato sulla gara per l'aggiudicazione dell'azienda di Taranto. Gara in cui "c'è pochissimo di regolare", afferma Di Maio. "Secondo noi  - continua il ministro per lo Sviluppo Economico - c'è stato eccesso di potere e l'atto è illegittimo".

In tutta questa vicenda, ArcelorMittal  - capofila della cordata AmInvestco che ha vinto la gara - "è sempre stata in buona fede". L'errore, anzi, "il delitto perfetto lo ha fatto lo Stato creando una procedura piena di vizi e illegittimità". Ma perché "perfetto"?. Perché "non basta l'illegittimità di un atto per annullare la gara", spiega Di Maio ma "occorre dimostrare che non si è fatto fino in fondo l'interesse di Stato e cittadini". Tuttavia Di Maio lascia aperta una porta nel caso in cui si facesse avanti per l'Ilva un nuovo offerente:  "Se un'azienda ci chiedesse di partecipare, ci sarebbero le ragioni di opportunità" e "noi potremmo revocare la gara". 

Il parere dell'Avvocatura è parte essenziale del procedimento amministrativo che serve per verificare se ci siano i presupposti per l'annullamento. Procedimento avviato da Di Maio dopo quanto espresso dall'Anticorruzione un mese fa. 

CALENDA: SE GARA VIZIATA ANNULLALA - Pronta la replica dell'ex ministro Carlo Calenda, chiamato in causa proprio da Di Maio ("Quella gara l'ha gestita proprio lui e dunque ne è politicamente responsabile", diceva giorni fa il vicepremier): "Caro Luigi Di Maio il 'delitto (im)perfettò è il tuo verso la nostra intelligenza - twitta Calenda -. Se la gara è viziata annullala. 'Potremmo se ci fosse qualcuno interessato' e le altre fesserie del genere che ci stai propinando da mesi, dimostrano solo confusione e dilettantismo". 

L'IRA DEL SINDACO DI TARANTO - "Ormai non c'è limite all'imbarazzo nel commentare le dichiarazioni del ministro Di Maio intorno ad Ilva, tali e tanti risultano gli argomenti di irrazionalità e di disprezzo dei bisogni della comunità ionica", afferma il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. "Al suo insediamento - continua - abbiamo mostrato pazienza, garantito leale e costruttiva collaborazione, ma quelli che sembravano solo inesperienza e smarrimento politico si stanno rivelando un calcolo premeditato. E si spiega il suo silenzio ininterrotto davanti alle sollecitazioni degli enti locali, si comprende il teatro delle 62 sigle al Mise".  

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